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sabato 3 dicembre 2022

POLICORO. QUANDO L’ARCHEOLOGIA SI FA ROMANZO. OGGI, PRESENTAZIONE DI “SIRIS”, L’OPERA PRIMA DI MARTINO IANNIBELLI, SALA CONSILIARE DEL MUNICIPIO, DALLE ORE 18. NOSTRO SERVIZIO SULL'EVENTO

ORGANIZZAZIONE DELLA CASA EDITRICE EDIGRAFEMA E DELL'ASSOCIAZIONE CULTURALE I COLORI DELL'ANIMA. MA QUAL È LA TRAMA DI “SIRIS”. DI SEGUITO LA RISPOSTA NELLA NOTIZIA INTEGRALE

MARTINO IANNIBELLI

POLICORO - Sarà presentato oggi, dalle ore 18, nella sala consiliare del municipio, la presentazione del romanzo “Siris”, opera prima di Martino Iannibelli, Edigrafema editore.

Interverranno l’assessore comunale alla cultura, Massimiliano Scarcia, l’editrice Antonella Santarcangelo, e l’ex direttore del Museo archeologico nazionale della Siritide, Savino Gallo. Dialogherà con l’autore il giornalista e docente Pino Suriano.

L’organizzazione dell’evento è dell’associazione culturale I Colori dell'Anima. “Iannibelli – si legge nella presentazione – è un giovane archeologo ed un prezioso collaboratore del progetto "Vivi Heraclea" e di altre attività che interessano Il Museo Archeologico Nazionale della Siritide di Policoro e del Museo Archeologico Nazionale di Metaponto”. Ma ecco la trama di “Siris”:1180 a.C. circa. Troia è caduta. Uno sparuto gruppo di esuli, dopo una lunga traversata nel Mediterraneo, arriva sulla sponda settentrionale del fiume Siris. Qui, proverà a dar vita a una nuova esistenza. 2021 d.C. Un'équipe di studenti di archeologia sta effettuando uno scavo stratigrafico sulla collina del Castello di Policoro, nel parco archeologico di Siris-Herakleia. In un lungo alternarsi di vicende tra un polveroso presente, fatto di ricerca e studi, e l'oscuro passato degli esuli troiani, alle prese con nuove conoscenze e atavici nemici, Siris è la storia delle origini mitico-epiche della colonia fondata sulle coste della Lucania ionica. Siris racconta di amicizie sancite e di speranze, di missioni militari e di battaglie, di episodi di vita vissuta, di guide realizzate all'interno del Museo Archeologico Nazionale della Siritide e di passione per l'archeologia. Pagina dopo pagina, passato e presente tessono un lungo omaggio alla Basilicata e alla poesia epica di Omero e Virgilio”.

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