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giovedì 2 marzo 2023

ORTOFRUTTA. FRAGOLA IGP (INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA) DI BASILICATA O DEL METAPONTINO? ATTENTI, CARI PRODUTTORI, RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI E CITTADINI: CI STANNO SCIPPANDO LA DENOMINAZIONE DEL NOSTRO “ORO ROSSO”

LA REGIONE INSISTE PER LA DENOMINAZIONE IGP FRAGOLA DI BASILICATA E NON DEL METAPONTINO, L’AREA DI PRODUZIONE. ANZI, OGGI IL CONSIGLIERE REGIONALE PASQUALE CARIELLO RIVENDICA ALLA LEGA QUESTO… SUCCESSO. NOI, CONFERMANDO LA BONTA’ DELL’IGP RIBADIAMO, PERÒ, CHE DEVE CHIAMARSI FRAGOLA IGP DEL METAPONTINO. INTERVENITE, COMMENTATE, CONDIVIDETE. FATE SENTIRE LA VOSTRA VOCE!!! DI SEGUITO IL NOSTRO POST E QUELLO DI CARIELLO 

 

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE, VITO BARDI, CON LE FRAGOLE DEL METAPONTINO

QUANDO LA DENOMINAZIONE DI UN PRODOTTO È ECONOMIA

Già. Leggere il nome della località di produzione di un frutto, un formaggio, un vino, su etichette e confezioni all’estero od anche nella grandi città d’Italia significa come inviare una cartolina a chi sta leggendo. Che, magari, preso dalla curiosità, si mette ad indagare su quella indicazione geografica scoprendone le altre potenzialità, ad esempio, turistiche e storiche. Così, il sottoscritto non può tacere di fronte al fatto che in questi giorni si sta giocando una partita che potrebbe portare ad una sorta di falso… geografico. La nostra fragola, il nostro oro rosso, il prodotto per cui siamo ormai già conosciuti in Italia, in Europa e, addirittura, nel mondo, sta per ottenere, o almeno questa è la richiesta, il marchio Igp, vale a dire di Indicazione geografica protetta. Ma si sta facendo strada l’indicazione di fragola Igp di Basilicata e non del Metapontino, l’areale di produzione. Perché? Perchè la denominazione Basilicata sarebbe più conosciuta di quella Metapontino. Che, così, rimarrà sempre meno conosciuta o, quanto meno, non abbinata al suo prodotto ortofrutticolo leader. La fragola, come ben sanno tutti, è prodotta in 9 comuni dell’arco jonico lucano: Bernalda, Montescaglioso, Pisticci, Tursi, Montalbano Jonico, Scanzano Jonico, Policoro, Rotondella e Nova Siri. Perché chiamarla, allora, di Basilicata? Come si potrà giustificare questa denominazione? Forse che questo frutto viene prodotto anche nel Vulture Melfese o a Potenza o a Lauria e dintorni? Traslando il concetto dovremmo chiamare il fagiolo Igp non di Sarconi ma della Basilicata o il canestrato Igp di Moliterno anch’esso della Basilicata o il vino aglianico del Vulture della Basilicata o così anche il peperone crusco di Senise! E potremmo continuare ancora. E si tratta, per questi ultimi citati, non certo di produzioni leader su scala nazionale. Come nel nostro caso. Allora? Allora invito tutti, istituzioni, organizzazioni professionali, produttori, cittadini, lavoratori, a fare sentire la propria voce. Intervenite, commentate, condividete. NO LLA FRAGOLA IGP DELLA BASILICATA, SI’ ALLA FRAGOLA IGP DEL METAPONTINO. E lo scriviamo oggi dopo aver letto che il consigliere regionale Pasquale Cariello attribuisce al suo partito, La Lega, questo possibile “successo”, Fragola Igp di Basilicata, nel post che riproduciamo integralmente. E no, noi n non ci stiamo: Fragola Igp sia ma del Metapontino! Vale a dire la verità storica, geografica, produttiva del nostro oro rosso. 

FILIPPO MELE

 

FONTE UFFICIO STAMPA CONSIGLIO REGIONALE

CARIELLO: BENE PERCORSO IGP FRAGOLA DELLA BASILICATA

IL CAPOGRUPPO DELLA LEGA EVIDENZIA CHE “SI TRATTA DI UN INDIRIZZO POLITICO VOLUTO DAL NOSTRO PARTITO PER SALVAGUARDARE GLI SFORZI D IMPRENDITORI AGRICOLI DEL METAPONTINO CHE OGGI SEMBRA AVVIARSI VERSO LA GIUSTA CONCLUSIONE”

Il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Pasquale Cariello interviene sul percorso per il riconoscimento IGP Fragola di Basilicata: “Sono felice che il cammino intrapreso dalla Lega, in collaborazione con il dipartimento Agricoltura, stia procedendo a gonfie vele verso il raggiungimento del risultato”.

“Si tratta – evidenzia il consigliere - di un indirizzo politico voluto dal nostro partito per salvaguardare gli sforzi dei tanti imprenditori agricoli del Metapontino che oggi, anche grazie al lavoro dei tecnici, sembra avviarsi verso la giusta conclusione. La fragola è una primizia del nostro territorio che rappresenta da tempo il motore economico trainante di tutta la regione”.

“L’indicazione geografica protetta – conclude Cariello - è il suo giusto e naturale premio”.

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