ALTRO MISTERO. DELL’ORGANISMO
FANNO PARTE 3 CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA NON SCONFESSATI DA SCANZANO RINASCE.
ED È SCONTRO SU TRASPARENZA E LEGALITÀ. COME FINIRA? DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE, CON
DICHIARAZIONI “BOMBA” DI CLAUDIO SCARNATO E DELLO STESSO CARIELLO
SCANZANO JONICO - La commissione di controllo sulle procedure sulla presunta incompatibilità del consigliere donato d’amico è al lavoro in municipio anche se per il sindaco Pasquale Cariello essa è illegittima. Della stessa, tuttavia, fanno parte tre consiglieri (Giusy Altieri, presidente del Consiglio comunale), Donato D’Amico e Stefania Zuccarella, non “sconfessati” dal gruppo di maggioranza. Forse urge un chiarimento profondo in Scanzano rinasce prima di proseguire nell’attività amministrativa. Pena il caos più totale. Così, la commissione stamane era al lavoro, presieduta da Claudio Scarnato, componente di minoranza come Fabio Sgarrino. Ne abbiamo approfittato per rivolgere alcune domande allo stesso Scarnato. Eccovi anche le sue risposte.
Presidente Scarnato, come lavorerà questa commissione?
“Consulterà atti, effettuerà audizioni e redigerà, entro 60 giorni dalla sua nomina, una relazione finale per chiarire alcuni aspetti delle varie vicende esplose nel dopo elezioni inerenti alla eleggibilità del consigliere D’Amico. Preciso che non è previsto alcun gettone di presenza e che tutto avviene per spirito di servizio”
L’organismo si è insediato oggi?
“No. Si era insediato 7 giorni fa ma consigliere eletto Alberto Marzano si è dimesso ed è stato sostituito dal primo dei non eletti nell’organismo, nel Consiglio comunale del 24 agosto scorso Donato D’Amico”.
Che verificherà le vicende che lo hanno riguardato…
“Ma la Commissione non si occuperà della incompatibilità o meno di D’Amico. Su quello il Consiglio ha già votato (bocciando la risoluzione del sindaco Cariello e confermando nel suo ruolo il consigliere citato, ndr) ma cercherà di capire se le procedure sono state congrue e cercherà di chiarire, altresì, se c’era chi sapeva e non ha sollevato problema al primo Consiglio comunale, quello di insediamento”.
Le dimissioni di Marzano, capogruppo di Scanzano Rinasce, e la presenza di Altieri, Zuccarella e D’amico, fanno capire che Cariello e i consiglieri rimasti a lui fedeli mal digeriscono il vostro lavoro.
“In consiglio Cariello ha dichiarato che era a favore ma che chiedeva un rinvio. Marzano poteva rimanere, seguire i lavori e firmare o no le conclusioni della Commissione. La trasparenza e la legalità tanto decantata in giro negli atti non viene sviluppata”.
E QUESTA L’INTERVISTA-REPLICA DI CARIELLO.
Sindaco, in municipio c’è la commissione di controllo sugli atti del “Caso D’Amico” che sta lavorando.
“Per me la delibera di nomina è illegittima perché questa è, di fatto, una commissione di inchiesta non prevista dal Consiglio comunale. Ed è ulteriormente illegittima per come è composta. Ne fanno parte, infatti, la presidente Altieri, che dovrebbe essere superpartes, e lo stesso D’Amico. E l’organismo dovrebbe occuparsi delle procedure sulla vicenda che lo riguardano”.
Della Commissione, tuttavia, fanno parte tre consiglieri di maggioranza da voi, sinora, non sconfessati.
“Noi non sconfessiamo nessuno e riteniamo i 3 componenti di maggioranza anche se non capiamo l’obiettivo che loro vogliono cogliere nei confronti del sindaco”.
Il chiarimento al vostro interno, dunque, ancora non c’è stato?
“No. Ma io vado avanti con gli assessori lavorando H24 per Scanzano Jonico sperando che al più presto queste diatribe abbiano fine”.
Dunque, se lei ritiene la nomina della Commissione illegittima significa che il lavoro che i suoi componenti stanno portando avanti è anch’esso illegittimo.
“Si. Io sto seguendo altre procedure per dimostrare che la delibera di nomina è illegittima”.
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