LE ACCUSE: ASSOCIAZIONE A
DELINQUERE, TRUFFA AGGRAVATA, ABUSIVISMO FINANZIARIO, AUTORICICLAGGIO E
RICICLAGGIO. AVREBBERO VENDUTO POLIZZE ASSICURATIVE DORMIENTI FALSE. DI COSA SI
TRATTA? LA RISPOSTA E’ NELLA SEGUENTE NOTIZIA INTEGRALE
FONTE ANSA.IT
GUARDIA DI FINANZA SCOPRE UNA TRUFFA SULLE 'POLIZZE DORMIENTI'. GIRO D'AFFARI DA TRE MILIONI DI EURO TRA BARI, MATERA E MILANO
BARI, 03 GENNAIO 2024
I militari della guardia di finanza di Altamura (Bari) hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di oltre 300mila euro a carico di alcune persone residenti nelle province di Bari, Matera e Milano, accusate di associazione a delinquere, truffa aggravata, abusivismo finanziario, autoriciclaggio e riciclaggio.
Gli indagati, secondo la ricostruzione delle fiamme gialle, avrebbero raggirato ignari sottoscrittori facendo versare loro denaro per l'acquisto di 'polizze assicurative dormienti' (ovvero non riscosse dai beneficiari e giacenti prima di prescriversi), risultate poi false, per un valore complessivo di oltre tre milioni di euro.
Il provvedimento giunge a
conclusione di un'attività investigativa, delegata dalla Procura di Bari, che
ha già portato, ad aprile scorso, al sequestro di due polizze vita del valore
di oltre 115mila euro. Secondo l'ipotesi accusatoria, un'associazione a
delinquere avrebbe operato in tutta Italia, dal 2016 al 2021, raggirando
persone che, rassicurate sulla genuinità dell'investimento con la garanzia del
riscatto alla scadenza e l'aspettativa di ottenere lauti guadagni, subentravano
al contraente originario delle polizze in scadenza convinti che, nell'arco di pochi
mesi, avrebbero potuto ottenere il vantaggio economico prospettato. Nonostante
il tempo trascorso dal versamento del denaro (in alcuni casi più di 5 anni), i
truffati non solo hanno visto svanire l'aspettativa del profitto ma non hanno
nemmeno ottenuto la restituzione del capitale, nonostante le ripetute
richieste.
Gli indagati si sarebbero serviti di società che fingevano
di avere autorizzazioni rilasciate da compagnie assicurative di livello
internazionale. Queste ultime, però, sono risultate del tutto ignare e hanno
disconosciuto l'esistenza delle polizze e qualunque rapporto con i presunti
responsabili.
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