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mercoledì 4 settembre 2024

REGIONE BASILICATA. LE VERGOGNOSE LEGGI CON I SOLDI PER I CONSIGLIERI SONO DUE! UNA, QUELLA GIÀ NOTA, PER 455MILA EURO, L’ALTRA PER 135MILA! E FANNO 590MILA EURO L’ANNO IN PIÙ PER LA CASTA!!!

MA CHI HA PROPOSTO LA LEGGE DA 135MILA EURO? CHI L’HA VOTATA IN CONSIGLIO REGIONALE? LEGGI LA SEGUENTE NOTIZIA INTEGRALE (CON LE RISPOSTE ALLE DUE DOMANDE ED I TEST DELLE 2 LEGGI VERGOGNA)


FONTE ILGIORNALEMIO.IT

IL 2 AGOSTO FU APPROVATA UN’ALTRA LEGGE, CON ALTRI 135 MILA EURO PER I CONSIGLIERI REGIONALI DI BASILICATA

DI VITO BUBBICO

4 SETTEMBRE 2024

Occorre rifare i conti. In quella famigerata riunione del 2 agosto scorso, furono due (non una) le leggi approvate che aumentano la spesa per i consiglieri regionali di Basilicata. Una, la n.23/2024 (trasformata per una errata corridge in 22, ndr) che conosciamo tutti oramai, con 455 mila euro di maggiore spesa. L’altra è la LR n.22/2024 (divenuta n. 21, ndr), che prevede a sua volta una maggiore spesa di 135 mila euro. In totale fanno: 590 mila euro! Sarà il caldo, ma come non ripensare a quella vecchia réclame di una famosa marca di gelati. Quella in cui uno Stefano Accorsi alle prime armi proferiva il famoso: “two is meglio che one“? Spulciando il verbale della seduta consiliare risulta che le due leggi sono state approvate in sequenza, una dopo l’altra. Infatti, un attimo prima della legge n.22/2024 con cui si è aumentata -a partire da questo mese di settembre- la spesa per i consiglieri regionali di 455 mila euro (Il testo è in questa stessa pagina, ndr), con la stessa velocità e la medesima totale assenza di dibattito, è stata approvata la legge n.21/2024 (Leggi in pagina, ndr) con cui si è aumentata la medesima spesa di altri 135 mila euro l’anno. Insomma, un bel “uno-due”, come si direbbe su un ring di boxe. Anche per questo provvedimento (come per quello gemello) il resoconto riferisce che non vi è stato un solo consigliere di maggioranza o di opposizione che abbia sentito il bisogno (e magari il dovere) di darne conto agli elettori. Spiegarne le ragioni. Né prima, né durante e né dopo. E, purtroppo, nemmeno a seguito dell’indignazione che ne è seguita per i soli 455 mila euro. Tutto indurrebbe a quel “pensare male” di andreottiana memoria e che anche questo provvedimento sia stato volutamente tenuto sotto traccia. In effetti poteva passare inosservato, avendo un titolo quasi identico. Infatti, l’oggetto di questa LR n.21/2024 è: “Modifica alla legge regionale 29 ottobre 2002, n. 38 (Testo unico in materia di indennità di carica, di funzione, di rimborso spese, di missione, di fine mandato e di assegno vitalizio spettanti ai Consiglieri regionali della Regione Basilicata)“; quello della legge n.22/2024 è “Modifica alla legge regionale legge regionale 29 ottobre 2002, n. 38 (Testo unico in materia di indennità di carica, di funzione, di rimborso spese, di missione, di fine mandato e di assegno vitalizio spettanti ai Consiglieri regionali della Regione Basilicata)”: insomma, due provvedimenti gemelli! Uno più povero e l’altro più ricco. Tre articoli per ognuno. Gemelli persino nella genesi. Infatti, anche in questo caso la proposta di legge (la n.2) è stata “di iniziativa dei Consiglieri Marcello Pittella, Maddalena Fazzari, Viviana Verri e Gianuario Aliandro.” Nella riunione della prima commissione del 31 luglio 2024, in questo caso il parere favorevole (PDL 2 MODIFICA L.R. 38_2002) è stato espresso all’unanimità dei presenti (maggioranza e opposizione): nessun ripensamento, nessuna astensione. Una unanimità infine confermata anche in aula il 2 agosto quando è stata approvata definitivamente con: 19 voti a favore, 2 assenti e nessun contrario! Questi i fatti! Ma perchè si è ritenuto necessario adottare questo provvedimento? Nella “Relazione illustrativa” che accompagna la proposta si legge che: “si ritiene opportuno adeguatamente integrare il primo comma dell’articolo 8 della legge regionale n. 38 del 2002 al fine di esplicitare che i consiglieri regionali con funzioni assessorili transitoriamente sospesi di diritto siano di fatto consiglieri regionali.” Bene il chiarimento, se proprio ce ne fosse stato bisogno. Ma è anche chiaro che gli stessi quando sono assessori ricevono compenso e rimborsi spesa all’uopo già previsti. A che scopo creare una nuova maggiore posta annua di 135 mila euro? Un punto dolente della questione che avrebbe meritato e meriterebbe un poco di chiarezza.

 



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