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giovedì 3 aprile 2025

SANITÀ. PARLA PASQUALE VENA, IL CHIRURGO DELL’OSPEDALE DI TINCHI A CUI LA ASM NON HA RINNOVATO IL CONTRATTO NONOSTANTE LA CARENZA DI MEDICI. PERCHE? MANCATO RINNOVO ALLA BASE DEL “PESCE DI APRILE” FATTO AI NUMEROSI PAZIENTI IN FILA MARTEDI’ SCORSO CHE HANNO TROVATO TUTTO CHIUSO NONOSTANTE FOSSERO PRENOTATI. PROTESTA ANCHE IL SINDACO DOMENICO ALBANO. COSI’ IL DESTINO DELL’AMBULATORIO DI CHIRURGIA (APERTO 6 GIORNI) DI TINCHI DIVENTA L’EMBLEMA DEL DESTINO (TRISTE) DELL’OSPEDALE DI PISTICCI E DELLA SANITÀ LUCANA. LA BUONA POLITICA PONGA RIMEDIO. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE CON LE DICHIARAZIONI DI VENA E DI ALBANO

IL CHIRURGO PASQUALE VENA

IL SINDACO DOMENICO ALBANO

DA SX: IL DG ASM, MAURIZIO FIORLO; L'ASSESSORE REGIONALE COSIMO LATRONICO

FONTE PASQUALE VENA

Credo che l’attenzione debba essere incentrata non solo sul martedì, giornata di seduta chirurgica nella quale in sala operatoria  trovano spazio lesioni dermatologiche oncologiche ,del tessuto cutaneo e sottocutaneo e lesioni acute in pazienti cronicamente allettati, per intenderci piaghe da decubito destruenti in varie sedi anatomiche, ma sul resto della settimana che va dal lunedì al sabato, dove il chirurgo sino a ieri presente e in assoluta solitudine con il suo team infermieristico altamente specializzato trattava ferite difficili, ulcere flebo statiche ,ulcere neoplastiche ,lesioni ortopediche post operatorie, lesioni dermatologiche destruenti, piede diabetico infetto in pratica tutto ciò che non trova soluzione nei vari reparti medici e chirurgici nei pronto soccorso e che puntualmente viene rimandato a casa senza soluzione lasciando nel limbo della incertezza più totale i pazienti ed i medici curanti entrambi abbandonati senza riferimenti certi . Noi in questi anni abbiamo tentato di fare da collante tra l’ospedale ed il territorio, abbiamo fatto proposte plurime ai vari politicanti e ai loro giannizzeri che di volta in volta venivano posizionati alle direzioni generali e amministrative, tante promesse e giuramenti con la mano sul cuore e sulla Bibbia mai mantenute .Il risultato oggi è  sotto gli occhi di tutti sanità al collasso e visione distorta della realtà ospedaliera fatta da chi nel chiuso di singole stanze ipertecnologiche e sapientemente arredate con comode poltrone e tavoli da riunione immaginano di conoscere i territori e le realtà ospedaliere e giudicare chi in queste realtà ospedaliere tenta di gestire la malattia, la sofferenza della gente. Continueremo ad andarci a curare altrove lasciando alla Basilicata il triste primato della regione in cui si emigra di più per salute. Voglio concludere questa mia disamina che potrebbe ancora continuare per molto con una nota di ottimismo. Chiedendo, se c’è ancora buona politica in giro di non fare sfilate e foto di circostanza ma adoprarsi per ascoltare il territorio e chi il territorio lo conosce abbandonando per una volta, interessi personali e indicazioni di partito e a chi gestisce istituzionalmente questo territorio di alzare la voce per far sentire la voce di sofferenza inascoltata.

FONTE DOMENICO ALBANO

Duole aver constatato personalmente che decine di pazienti, senza preavviso, sono stati costretti a rimandare le cure di cui avevano bisogno. Non si comprende, inoltre, come mai un servizio eccellente, i numeri lo dimostrano, prestato fino al mese scorso, viene interrotto per mancanza di medici e allo stesso tempo al responsabile non viene concessa la proroga per esplicarlo.

Per evitare il verificarsi di tale interruzione ci sono stati, a tempo debito, molteplici incontri nei quali sono state fatte proposte e presentati progetti a cui sono seguite rassicurazioni sulla organizzazione futura. Motivo per cui spiace evidenziare che così non è stato a danno dell'utenza. I motivi del mancato rinnovo ad un professionista (in un momento di insufficienza di medici) dalla nota e longeva competenza, che ha fatto un ottimo lavoro, non mi competono, ma da Sindaco ho l'obbligo di tutelare la comunità e, quindi, al netto dell'autonomia gestionale, la questione va risolta nel più breve tempo ripristinando il servizio con gli standard preesistenti. L' impegno è massimo e l'augurio è che questioni interne non portino disservizi in un ambito di tale rilevanza come quello sanitario.

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