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domenica 22 maggio 2022

POTENZA. REGIONE. DOMANI LO SBLOCCO DELLA CITTÀ DELLA PACE DI SCANZANO JONICO?

 PIETRO SIMONETTI, DEL TAVOLO ANTICAPORALATO DEL MINISTERO DEL LAVORO: “MI AUGURO DI SI. I TEMPI SONO MATURI”. L’OCCASIONE POTREBBE ESSERE LA VISITA NELLA SEDE DELLA REGIONE DEL PREMIO NOBEL JODY WILLIAMS PER INSEDIARSI COME PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE CITTA DELLA PACE IN BASILICATA. MARTEDÌ LA STESSA WILLIAMS SARÀ A SCANZANO JONICO E SANT’ARCANGELO. DI SEGUITO L’ARTICOLO INTEGRALE 

SCANZANO JONICO. ABITAZIONE, A DX, E CITTA' DELLA PACE, A SX

ABITAZIONE DELLA PACE

CITTA' DELLA PACE

Sarà la volta buona, domani, perché la delibera di completamento della Città della pace, a Terzo Cavone di Scanzano Jonico, per farne un avanzatissimo centro di accoglienza, formazione e integrazione per migranti, profughi di guerra e giovani connazionali, possa essere approvata dalla Giunta regionale presieduta da Vito Bardi? “Mi auguro di sì – ha risposto Pietro Simonetti, del Tavolo anticaporalato del ministero del lavoro, colui che da tempo si batte per il completamento dell’opera. I tempi sono maturi”. Ma perché proprio domani? Perchè domani Jody Williams, la professoressa e attivista americana che ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 1997 per aver fondato e coordinato la Campagna Internazionale Contro le Mine Antiuomo, neopresidente della Fondazione Città della pace Basilicata sarà a Potenza, nel palazzo della regione, per insediarsi nel ruolo e per incontrare il governatore lucano. Il giorno dopo la stessa Williams, succeduta all’altro Nobel, Betty Williams, fondatrice della Città per la pace e scomparsa nel marzo 2020, sarà a Scanzano Jonico, in località Terzo Cavone, per partecipare alla cerimonia di inaugurazione della “Abitazione per la pace”, prima di recarsi a Sant’Arcangelo. Ma “Abitazione” e “Città” sono la stessa cosa? No. L’ “Abitazione”, tre moduli abitativi costruiti con materiali ecocompatibili, è stata progettata, gratuitamente, dal famoso architetto Mario Cucinella, e realizzata con fondi degli imprenditori Nicola Benedetto e Pasquale Natuzzi. E la “Città”? La “Città” è il progetto originario di Betty Williams, costruito lì dove il Governo Berlusconi terzo, nel 2003, voleva ubicare il cimitero atomico d’Italia. La costruzione è stata completata al 75% ed situata a pochi metri dalla “Abitazione”. Da anni, però, il cantiere è fermo. “Anche se – spiega Simonetti - ci sono i fondi, 2 miloni di euro garantiti da 2 anni dal Ministero dell’interno per il Pon (Piano operativo nazionale) legalità per farne un centro di accoglienza, formazione professionale, ricerca, attività culturali e sportive, per migranti, profughi di guerra, giovani lavoratori connazionali, e imprenditori, compreso un ufficio distaccato del Centro per l’impego di Policoro. Sarà il primo del genere finanziato dalla Unione Europea che permetterà una attività di alto livello per l’inclusione di lavoratori migranti e non ma anche di imprese che vogliono superare il caporalato. Potranno accedere a questa struttura, infatti, anche persone che si trovano in condizioni di fortissima emergenza come quella della guerra in Ucraina. Si tratta di un progetto unico in Italia predisposto dal Comune di Scanzano Jonico, dalla Regione Basilicata e dal Ministero dell’interno sin dal 2018. Posso assicurare che, al momento, non ha uguali in Italia. Non sarà assolutamente un ghetto. Anzi. La frequenza ai corsi di formazione e alle strutture del tempo libero (mediateca, biblioteca, impianti sportivi) sarà possibile anche per giovani e lavoratori italiani al fine di favorire la massima inclusione. I tempi per il confronto serio e corretto tra le varie etnie sono maturi in Basilicata. Ad esempio: ci sono 700 giovani africani, albanesi e di altre nazionalità che vivono da noi, lavorano e che giocano al calcio nelle nostre formazioni dilettantistiche e non solo. Mi auguro, pertanto, che già domani il presidente Bardi dia l’annuncio per l’avvio del completamento della Città della pace di  Terzo Cavone di Scanzano Jonico”.

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