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mercoledì 11 maggio 2022

SANITA' LUCANA. ESPOSTO AI MASSIMI VERTICI DELLO STATO E DELLA REGIONE DI CITTADINANZATTIVA-TRIBUNALE DEI DIRITTI DEL MALATO (TDM)

LA PRESIDENTE REGIONALE DELL'ORGANISMO ASSOCIATIVO, MARIA ANTONIETTA TARSIA: “IL PRESIDENTE MATTARELLA E I PRESIDENTI DELLE CAMERE, FICO E CASELLATI, SE ACCERTERANNO LA TOTALE INSUFFICIENZA DEL SISTEMA SANITARIO LUCANO, E SEGNATAMENTE DI QUELLO DELLA PROVINCIA DI MATERA, COME DA NOI DENUNCIATO, SCIOLGANO IL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA CHE DA 3 ANNI NON RIESCE AD ASSOLVERE ALLE FUNZIONI PIU' ELEMENTARI A TUTELA DELLA SALUTE DEI CITTADINI. LA SITUZIONE E' PESSIMA. LE LISTE DI ATTESA, IN QUALCHE CASO, ARRIVANO AL 2024 E MANCA IL 50% DEL PERSONALE MEDICO E PARAMEDICO”. NELL'ESPOSTO SONO STATE SEGNALATE, IN PARTICOLARE, CARENZE, INEFFICIENZE E INADEMPIENZE NELL'OSPEDALE DI POLICORO E NEL SERVIZIO TERRITORIALE DI PNEUMOLOGIA DI MATERA. DI SEGUITO L'ESPOSTO-DENUNCIA INTEGRALE DI CITTADINAZATTIVA-TDM DI BASILICATA

L'OSPEDALE GIOVANNI PAOLO II DI POLICORO


FONTE CITTADINAZATTIVA-TDM DI BASILICATA


CITTADINANZATTIVA

Sede regionale di Basilicata VIA RESIA 3 – 75025 POLICORO (MT)

Presidente Regionale e-mail matarsia@gmail.com tel. 3922219284

 

Al Ministro della Salute Dott. Roberto Speranza

spm@postacert.sanita.it

Al Presidente della Camera dei Deputati Dott. Roberto Fico

roberto.fico@certcamera.it

Al Presidente del Senato della Repubblica Dott. Maria Elisabetta Alberti Casellati

elisabetta.casellati@pec.senato.it 

Al Presidente della Repubblica Dott. Sergio Mattarella

protocollo.centrale@pec.quirinale.it

e p.c.:

Al Presidente della Giunta Regionale Dott. Vito Bardi

presidente.bardi@regione.basilicata.it

Assessore alla Salute Regionale Avv. Francesco Fanellifrancesco.fanelli@regione.basilicata.it

Policoro 1 maggio 2022


Illustrissimi Signori,

formulo la presente per denunciare, in qualità di Presidente Regionale di Cittadinanattiva-Tribunale dei Diritti del Malato di Basilicata, la gravissima situazione in cui versa la Sanità nella Regione e in particolare nella provincia di Matera.

Da mesi la Stampa locale racconta le inefficienze del Servizio Sanitario e le varie inadempienze, spesso su segnalazione dell’Associazione che io rappresento, altre volte su quella dei cittadini, ormai stufi e trascurati e di altri soggetti sensibili alle sorti della nostra sanità che si sono costituiti in Comitati in difesa di diritti ormai disattesi e lesi.

Sarebbe lunga la lista delle inefficienze che quotidianamente si verificano nei nostri presidi sanitari e tutti riconducibili ad una gestione, a nostro parere pessima, dei dirigenti responsabili.

Cominciamo tuttavia dalle lungaggini delle liste d’attesa che, se durante la pandemia erano da attribuire al Covid-19, ora non avrebbero ragione di esistere man mano che le varie strutture stanno ritornando alla normalità. Addirittura per alcune prestazioni non c’è calendario, per altre, anche di una certa importanza, le date arrivano al 2023 o 2024 e per altre ancora i cittadini sono costretti a recarsi tutti i giorni alle 7,00 del mattino a vedere se si è liberato qualche posto.

Chiedo a voi, è tollerabile tutto questo?

Alle nostre continue sollecitazioni ci viene risposto dagli organi competenti che purtroppo non vi è sufficiente personale sanitario, soprattutto medico.

E allora assumetelo!!!

Vengono emanati i bandi e vanno deserti. Perché?.

Il lavoro presso le nostre strutture è per i medici così poco appetibile che si preferisce non partecipare proprio o se si partecipa e si viene assunti si scappa via dopo poco tempo?

Questo, a nostro avviso, deve essere oggetto di approfondimento sulla natura e condizioni dei bandi.

La carenza dei medici e personale paramedico nella Sanità Lucana è ormai conclamata e generalizzata in tutta la regione, ancor più nella provincia di Matera e spesso raggiunge il 50% dell’organico mancante.

E allora cosa pensano di fare i nostri dirigenti locali e regionali?

Emanano provvedimenti che obbligano il personale medico e non, a svolgere ulteriori ore di lavoro spesso anche per 12 ore al giorno. Ciò, oltre ad essere antisindacale, comporta rischi notevoli per i malati ed espone i pazienti e il personale ad errori dovuti alla stanchezza e allo stresso psicofisico.

Ma corre l’obbligo in questa sede di enunciare alcune di queste inefficienze, a nostro parere, le più eclatanti e che costituiscono inadempienze che non garantiscono il diritto alla salute dei cittadini lucani:

  • A Policoro vi è un solo medico radiologo, mentre prima ve ne erano ben cinque. E’ evidente che in queste condizioni non si possono programmare TAC, RM, Mammografie, ecc.

  • Sempre nell’Ospedale di Policoro non si possono effettuare visite per Ortopedia, Chirurgia, Cardiologia, Oculistica, Urologia, Endocrinologia e Diabetologia, Allergologia e Medicina, prima del 2023. Le prestazioni della Reumatologia si effettuano solo una volta al mese.

  • Il Pronto Soccorso ha solo cinque medici, insufficienti anche gli infermieri e gli OSS che attualmente effettuano circa 100 prestazioni nei tre turni, ma con l’arrivo dell’estate esse saranno molte di più con l’afflusso dei turisti non solo nel luogo dove ha sede l’Ospedale ma lungo tutta la costa ionica lucana e dell’alta Calabria.

  • Il Laboratorio Analisi, necessita di personale medico e tecnico, per evitare prenotazione a lungo tempo e di conseguenza la fuga verso i servizi privati.

  • Sempre a Policoro il Servizio di Gastroscopia e Colonscopia è l’unico servizio che, con un solo medico riesce ad effettuare da solo circa 2500 prestazioni. A lui va di sicuro il nostro plauso, ma anche qui vi è sempre in agguato il rischio di errore.

  • Nel servizio di Pneumologia territoriale di Matera, vi è una stanza adibita alla riabilitazione respiratoria da ben cinque anni, un servizio unico in tutta la regione, ma per l’assenza della figura di un fisioterapista si inviano i pazienti fuori regione con una spesa annua di oltre 200 mila Euro. Crediamo che questo costituisca un grave spreco di denaro pubblico e che possa configurarsi come forma di danno erariale.

  • Le linee telefoniche interne all’ospedale e nei Distretti Sanitari, squillano ma non risponde mai nessuno, per cui è impossibile chiedere informazioni o fare una prenotazione. Le persone esasperate spesso chiamano le Forze dell’Ordine.

Queste sono solo alcune delle inefficienze, ma vi invito a provare a immaginare il disagio che ci viene rappresentato quotidianamente dai cittadini che si rivolgono a noi come associazione di tutela dei diritti.

Ed ora non posso esimermi da un’analisi politica della situazione, legata a quanto fin qui esposto.

Come è noto a tutti, il Sevizio Sanitario è di competenza Regionale, ma per noi rivolgersi all’ autorità regionale è stato del tutto inutile. Più volte per iscritto e tramite gli organi di stampa, abbiamo richiesto e sollecitato incontri con il Presidente e con l’Assessore alla Sanità regionale. Il primo ci ha completamente ignorato e i nostri appelli sono rimasti inascoltati. Il secondo, idem come il primo.

Il Presidente appare del tutto estraneo alle questioni sanitarie, occupato a tenere a galla una Giunta Regionale in continua mutazione. Infatti non più di due mesi fa c’è stato un ‘rimpasto’ di giunta con la rimozione di alcuni assessori, tra i quali quello alla Salute.

Il Presidente della Giunta Regionale e il suo assessore avrebbero dovuto occuparsi di più del territorio, ma da tre anni essi sono rimasti del tutto estranei ai problemi dell’area metapontina. Anzi, parafrasando Carlo Levi, potremmo dire che scendendo da Napoli ha superato Eboli, ma si è fermato a Potenza. Se si fosse degnato di allungare il suo viaggio fino alla Costa Ionica avrebbe avuto buona conoscenza dell’esistenza di un ospedale come quello di Policoro che costituisce, dopo il San Carlo di Potenza e il Madonna delle Grazie di Matera, il terzo polo della sanità lucana e che è chiamato a dare risposte alle esigenze sanitarie non solo della Regione Basilicata, ma anche delle vicine località della Calabria e della Puglia.

Non meno criticabile di quello di Bardi è l’atteggiamento di sostanziale assenza fisica del Direttore Generale dell’ASM di Matera che vivendo a Roma, come riportano i giornali, si degna di svolgere le sue funzioni in presenza, solo pochi giorni alla settimana. Ditemi voi come si possono svolgere funzioni dirigenziali senza lo stretto contatto con i propri collaboratori e con i dipendenti per analizzare e dare direttive e indicazioni sulla gestione dell’azienda sanitaria?

Tanto premesso e quanto fin qui esposto inducono Cittadinanattiva-Tribunale dei Diritti del Malato a richiedere :

  • al Ministro della Sanità ad ordinare e svolgere un’azione ispettiva con la finalità di accertare le inefficienze segnalate ed anche altre, qualora ne dovessero emergere, dannose e divenute insopportabili per la sanità dell’intera regione.

  • Alle Autorità dello Stato in indirizzo, Presidente della Repubblica e Presidenti delle Camere di valutare se, accertata la totale insufficienza del Sistema Sanitario Lucano, non ritengano di assumere le iniziative di cui all’art. 126 della Costituzione per lo scioglimento di un Consiglio regionale che da tre anni non è in grado di assolvere alle funzioni più elementari.

In attesa di riscontro, porgo cordiali saluti

Il Presidente di Cittadinanzattiva Basilicata Maria Antonietta Tarsia

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