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venerdì 29 gennaio 2021

SCORIE NUCLEARI IN PUGLIA O BASILICATA? NO DEI SINDACI DEI COMUNI INTERESSATI

LA TAVOLA DELLA CNAPI CON I SITI POTENZIALMENTE IDONEI DI PUGLIA E BASILICATA

UNDICI PRIMI CITTADINI FANNO SCUDO CONTRO L'UBICAZIONE DEL DEPOSITO UNICO NAZIONALE DEI RIFIUTI RADIOATTIVI NEI TERRITORI DEI LORO COMUNI. TRA LORO, ANCHE PIERO MARRESE (MONTALBANO JONICO), DOMENICO RAFFAELE TATARANNO (BERNALDA), VINCENZO ZITO (MONTESCAGLIOSO), DOMENICO BENNARDI (MATERA) E NICOLA MASSIMO MOREA (IRSINA). CHIESTO ALLE REGIONI PUGLIA E BASILICATA UN “TAVOLO PERMANENTE”. 

LA NOTIZIA SULL'INCONTRO DEI SINDACI NO NUKE

NO DEI SINDACI DEI COMUNI INSERITI NELLA CARTA DELLE AREE POTENZIOALMENTE IDONEE AD OSPITARE IL DEPOSITO UNICO NAZIONALE DELLE SCORIE NUCLEARI IN PUGLIA E BASILICATA

Firmato un deliberato inviato ai presidenti delle Giunte regionali di Puglia e Basilicata, ai parlamentari eletti delle due regioni, al Presidente del Consiglio dei Ministri ed ai Ministri all’Ambiente ed allo Sviluppo economico. Firmatari, il sindaco di Gravina in Puglia, Alesio Valente, e i suoi colleghi Rosa Melodia (Altamura), Francesco Frigiola (Laterza), Domenico Bennardi (Matera), Nicola Massimo Morea (Irsina), Viviana Cervellino (Genzano di Lucania), Fernando Teodoro Maria Scattone (Acerenza), Antonia Maria Fidanza (Oppido Lucano), Domenico Raffaele Tataranno (Bernalda), Piero Marrese (Montalbano Jonico), Vincenzo Zito (Montescaglioso).

Nel documento congiunto, che richiama le iniziative istituzionali messe in campo a far data dalla pubblicazione da parte della Sogin, avvenuta il 5 Gennaio scorso, della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee, si ribadiscono le forti perplessità e la sostanziale contrarietà ad una eventualità che, qualora dovesse tradursi in concretezza, andrebbe a pregiudicare lo sviluppo e la crescita di territori legati da una comune vocazione agricola e culturale e sedi di siti di importanza comunitaria (SIC), Zone di protezione speciale (ZPS) e di siti riconosciuti Patrimonio Unesco, di Parchi nazionali e regionali, di zone di grande pregio ambientale, archeologico e agricolo. Da qui la scelta di dar corso ad un’azione sinergica, oltre i confini comunali e regionali. Pure per questo, a sostegno delle diverse, qualificate iniziative istituzionali già intraprese sia in Puglia sia in Basilicata, gli 11 primi cittadini ribadiscono «l’opportunità che, quale segno della massima espressione democratica e partecipativa, venga convocato un incontro alla presenza dei rappresentati di entrambe le Regioni, per l’avvio di un confronto attivo e costante, vista la continuità territoriale», a sostegno delle attività già messe in campo sul piano istituzionale, come ad esempio l’istituzione di una cabina di regia, a cura della Regione Basilicata e della Regione Puglia.

Nella parte finale dell'atto, altresì, i sindaci sollecitano anche i parlamentari eletti di Puglia e Basilicata, ma anche i Ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico e la Presidenza del Consiglio dei Ministri ad adoperarsi perché la proroga richiesta venga accordata in tempi brevi, consumati i necessari passaggi di ordine normativo ed amministrativo.

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