POLICORO - Presentato il Patto civico per la Legalità, la sicurezza e lo sviluppo per la tutela del territorio del Metapontino fondato sul comune convincimento che tutti i fenomeni di illegalità riducono la libertà individuale e collettiva, sono elemento di distorsione dell’economia sana, compromettono il futuro della comunità, dei giovani e delle future generazioni.
Ecco il testo integrale del documento.
PATTO CIVICO PER LA LEGALITÀ, LA SICUREZZA E LO SVILUPPO PER LA TUTELA DEL TERRITORIO DEL METAPONTINO
Lo Spi Cgil di Matera, Libera Basilicata, Cittadinanza Attiva, Anpi Matera, Legambiente Policoro e Circolo Arci di Rotondella, consapevoli che, negli ultimi anni, la criminalità organizzata in Basilicata:
ha subito una metamorfosi passando dagli interessi legati all’accumulo della ricchezza al tentativo di controllo del potere, portando la Regione in posizioni di “tutto rispetto” nel panorama nazionale dei fenomeni criminali;
è passata da un residuale controllo capillare del territorio in grado di condizionare la vita economica e sociale ad una dimensione politica con un sistema di regole e di norme, un apparato in grado di farle rispettare, una dimensione territoriale, la coercizione fisica;
è stata favorita dalla sindrome dell’isola felice che ha indebolito la lotta alla mafia in Basilicata;
come confermato dalle operazioni della DDA e della DIA, il Metapontino è diventata terra di collegamento tra le organizzazioni criminali radicate nella vicina Calabria e quella Pugliese ed in particolare quella Foggiana;
ha determinato l’instaurarsi di un fenomeno sociale invasivo che oltre a favorire forme schiavizzanti dei braccianti, condiziona e distorce negativamente lo sviluppo economico.
condividono e sottoscrivono il Patto civico per la Legalità, la sicurezza e lo sviluppo per la tutela del territorio del Metapontino fondato sul comune convincimento che tutti i fenomeni di illegalità riducono la libertà individuale e collettiva, sono elemento di distorsione dell’economia sana, compromettono il futuro della comunità, dei giovani e delle future generazioni.
Si impegnano a:
realizzare azioni di sensibilizzazione al tema della legalità, anche attraverso l’organizzazione di eventi e convegni, per promuovere l’affermazione di un’economia legale, volta a realizzare relazioni socio-economiche improntate alla coesione, alla giustizia e alla libertà della persona;
- esercitare nei confronti delle Istituzioni Locali e Territoriali un’azione affinché esse svolgano:
a) un controllo efficace del rispetto della legalità nell’economia locale;
b) un’azione di protezione e salvaguardia delle imprese che operano nel rispetto della legge;
c) una corretta adozione di procedure di appalto a tutela delle imprese regolari;
d) una costante azione di contrasto al lavoro irregolare nelle sue diverse forme ;
- sensibilizzare, attraverso il presente Patto, gli Istituti Bancari locali affinché venga contrastato il fenomeno del riciclaggio e favorito il credito alle imprese rispettose delle leggi;
- attivare confronti con le forze dell’ordine utili alla gestione di particolari criticità;
- realizzare, in collaborazione con le Amministrazioni locali e le Istituzioni scolastiche, specifici interventi educativi presso le scuole sul rispetto delle regole, sulla legalità e la cittadinanza responsabile;
- organizzare, in collaborazione con le Associazioni Economiche e Sociali, specifiche occasioni di informazione e formazione sul tema della legalità;
- interagire con la società civile per contrastare forme di criminalità organizzata che dovessero infettare il tessuto economico e sociale;
OBIETTIVI CONCRETI
1) Applicazione condivisa della Legge n. 310 del 1993 che obbliga i segretari comunali e i notai a segnalare al Questore i passaggi di proprietà degli esercizi commerciali che avvengono su questo territorio in modo da monitorare sistematicamente le possibili attività di riciclaggio;
2) Avviare d’intesa con le Organizzazioni di rappresentanza del commercio, dell’artigianato, della pesca, dell’agricoltura e delle piccole e medie imprese un piano di impegno per aggredire i fenomeni delle estorsioni e dell’usura. Chiediamo pertanto agli Enti Locali supportati economicamente dalla Regione di prevedere degli incentivi potenti con sgravi consistenti sulle tasse comunali per gli operatori e i cittadini che denunciano le mafie;
3) Inserimento delle clausole di gradimento nei bandi pubblici. Chiediamo ai Comuni di inserire nei bandi di gara per tutte le opere pubbliche e per le concessioni, compreso quello dei lidi e delle licenze di pesca “le clausole di gradimento”, che prevedono l’istituto della “rescissione in danno” o della “revoca” nei confronti delle aziende e delle attività commerciali che non hanno denunciato le richieste estorsive e corruttive;
4) Fare proprie a livello Comunale le norme regolamentari previste dalla “Carta di Pisa” previste da Avviso Pubblico. Nella Carta è prevista tutta una serie di strumenti per rendere le giunte e i consigli attori della promozione del valore della legalità sostanziale dando l’esempio con la costituzione di parte civile nei processi di mafia;
5) Realizzare con il coinvolgimento dell’Agenzia dei Beni Confiscati, del Comune e della Regione una sistematica riqualificazione e uso trasparente sociale e produttivo dei beni confiscati, prevedendo dei sostegni e economici per l’avvio delle attività e utilizzando i modelli positivi già sperimentati e sparsi per il Paese;
6) Mettere in rete il lavoro educativo delle scuole per dare continuità ai percorsi di educazione alla libertà e alla legalità, contemporaneamente avviare una sistematica riqualificazione edilizia e tecnologica degli edifici scolastici per renderli accoglienti, moderni e sostenibili;
7) Riqualificazione di tutti gli edifici pubblici, quelli di competenza comunale e regionale, sotto il versante sia edilizio sia ambientale, sociale e di infrastrutturazione dei servizi sportivi ed educativi;
8) Sostegno con erogazioni finanziarie e con la messa a disposizione di sedi il ruolo del Volontariato e dei soggetti sociali del Terzo Settore che operano sul versante sia antimafia sia culturale e sociale, con il supporto logistico e in attività;
9) Sollecitare il Ministero dell’Interno a potenziare la presenza delle forze dell’ordine da allocare in strutture idonee e da attrezzare con le migliori tecnologie investigative e di controllo del territorio;
10) Definire un programma pilota di superamento delle condizioni di degrado e povertà attraverso una articolata strategia di sostegno al reddito, all’inserimento lavorativo, al contrasto al lavoro nero, alla promozione dell’accesso ai servizi pubblici e alla scuola in particolare.
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