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lunedì 30 giugno 2025

domenica 29 giugno 2025

POLICORO (MT). IL GRANCHIO BLU! LO HANNO AVVISTATO ALCUNI BAGNINI. MA NON È LA PRIMA VOLTA CHE ESSO VIENE SEGNALATO NELLO JONIO DI BASILICATA. UNA SCHEDA DEI TECNICI DELL’OASI WWF BOSCO PANTANO. IL VIDEO

 

FOTO GIANLUCA CIRELLI

POLICORO (MT) – Avvistamento del granchio blu nel mare antistante Policoro. E’ stato l’assistente ai bagnanti Giovanni Torchio ad inviarci il breve video a corredo del pezzo. Ma non è la prima volta, tuttavia, che viene avvistato il Callinectes sapidus, una specie aliena (perché è originaria dell’oceano Atlantico occidentale e del Golfo del Messico, ndr) invasiva, nello Ionio lucano. La sua presenza è stata già segnalata in passato in particolare nella zona della foce del fiume Agri. La sua presenza, inizialmente nell'alto Adriatico, si è diffusa nel Mediterraneo e, di conseguenza, anche nello Ionio.

Un progetto specifico è stato portato avanti proprio dalla regione Basilicata negli anni scorsi per tentare di trasformare la presenza del granchio blu da pericolo a risorsa.

LA SCHEDA DEI TECNICI DELL’OASI WWF BOSCO PANTANO DI POLICORO

La specie alloctona invasiva Callinectes sapidus Rathbun, 1896 (granchio blu atlantico) è un granchio alloctono di origine atlantico-americana, molto adattabile, mobile e resistente ormai diffuso in molte coste italiane. Estremamente vorace, onnivoro ed aggressivo, svolge il ciclo biologico fra le zone umide d’acqua dolce, i tratti estuariali ed il litorale marino rappresentando un pericoloso driver di perdita di biodiversità sia animale che vegetale in tutti gli ambienti che colonizza. La prima segnalazione della specie lungo le coste italiane risale al 1949 nell’alto Adriatico e negli ultimi anni è stato osservato un incremento marcato delle popolazioni di granchio blu su gran parte del territorio nazionale e, in alcuni siti, sono stati osservati gravi impatti su ecosistemi, biodiversità ed attività economiche (e.g. impianti di molluschicoltura, piccola pesca costiera artigianale professionale).

La Regione Basilicata è stata una delle prime Regioni d’Italia a sperimentare tra il 2018 e il 2022 un progetto di lotta integrata al granchio blu atlantico grazie al PO-FEAMP 2014-2020 che ha finanziato le attività di contrasto e studio della specie ad una partnership mista pubblico-privata guidata dal Comune di Policoro (capofila), Oasi WWF Policoro Herakleia, CEA Bernalda Metaponto e Hydrosynergy Soc. Coop. Questo progetto innovativo ha interessato il territorio costiero compreso tra le foci dei fiumi Agri e Sinni, rientranti in Siti della Rete Natura 2000. Le attività svolte hanno rappresentato un primo studio relativo al contrasto della specie alloctona Callinectes sapidus lungo la costa jonica lucana. Attraverso 4 azioni principali (1- controllo sperimentale di C. sapidus; 2- valutazione preliminare di filiere potenziali; 3-monitoraggio delle biocenosi acquatiche; 4-divulgazione e sensibilizzazione rivolte ad amministrazioni, cittadinanza, pescatori e ristoratori), il progetto ha previsto un approccio sperimentale atto a raccogliere informazioni su tecniche di cattura selettiva e diffusione spazio-temporale della specie target. Parallelamente è stata svolta un’indagine preliminare relativa alla fattibilità di filiere basate sul granchio blu (nei paesi di origine viene infatti pescato a fini commerciali, poiché considerato una prelibatezza, con un’efficacia tale da ridurne sensibilmente le densità), studiando con Università, ASL e Start-Up, il potenziale ruolo della specie nella catena alimentare e nella realizzazione di Biopolimeri. Oggi, grazie alle experties maturate dall’OA WWF Costa ionica lucana, l’idea progettuale è stata candidata nel bando promosso dalla Regione Calabria nell’ambito del Piano di Azione 2.7.1 "Azioni di tutela, conservazione valorizzazione e fruizione del sistema delle aree protette, della Rete Natura 2000 e delle infrastrutture verdi " – LINEA STRATEGICA LS1 .3 "CONSERVARE, RIPRISTINARE E TUTELARE GLI HABITAT E LE SPECIE DELLA RN 2000. Si attende anche la nuova programmazione PO-FEAMPA 2021-2027 della Regione Basilicata per poter estendere l’area di studio ad altre foci lungo la costa metapontina. Sono, infatti, aumentate le segnalazioni da parte di pescatori e diportisti che si ritrovano la specie nelle reti o nei guadini e non sanno come gestirla. Sono state segnalate, inoltre, altre specie simili al granchio blu, ma di origine diversa. E’ importante ricordare che i cambiamenti climatici e le attività antropiche (acque di zavorra delle navi ad esempio) hanno favorito negli anni l’intrusione di specie aliene provenienti dall’Oceano Atlantico e dall’Oceano Indiano. Molte di esse sono considerate IAS (Invasive Alien Species) ovvero specie esotica la cui introduzione e diffusione causa impatti negativi alla biodiversità e ai servizi ecosistemici collegati (cioè, i servizi che gli ecosistemi assicurano all’uomo come l’acqua e l’aria pulite, il legname o l’impollinazione, poiché molte sono terrestri, animali e vegetali). Anche se la definizione di specie esotica invasiva si riferisce solo ai danni ambientali, molte specie invasive causano impatti anche sulla salute umana e sull’economia. Non tutte le specie esotiche sono invasive, cioè dannose, e anzi di norma solo una piccola percentuale delle specie esotiche che arrivano su un dato territorio creano problemi (per esempio delle 12.000 specie esotiche registrate in Europa, il 10-15% è ritenuto invasivo-fonte ISPRA).

Per rendere efficace il controllo di una specie invasiva, è necessario che tale controllo sia continuativo; per tale motivo, la filosofia del progetto “Granchio Blu” è stata quella di gettare le basi conoscitive utili ad innescare un sistema di economia circolare in grado di autosostenersi, generando introiti tramite la creazione di un mercato basato su C. sapidus. Considerato che l’eradicazione totale di una o più specie alloctone già ampiamente diffuse è un obiettivo utopistico che richiederebbe uno sforzo operativo ed economico insostenibile, la finalità delle filiere locali è quella di contenere le popolazioni entro densità che ne limitino gli impatti sugli ecosistemi. In Emilia-Romagna, ad esempio, è in atto una sperimentazione per contrastare la diffusione del Granchio Blu attraverso il miglioramento della presenza e riproduzione del polpo comune (Octopus vulgaris), predatore della specie e importante ricchezza dei nostri mari, oggi minacciato a causa della pesca intensiva e dei cambiamenti climatici. Per quanto riguarda la Basilicata, con il progetto Granchio Blu è stato osservato un incremento della presenza della Spigola (Dicentrarchus labrax, Linnaeus, 1758) altro predatore degli stadi giovanili del Granchio Blu. Allo stesso modo è stato osservato nelle vasche di recupero del CRTM WWF Italia a Policoro come le Tartarughe marine siano un nemico naturale di questo “alieno dei nostri mari”.

IL VIDEO DI GIOVANNI TORCHIO


TRAGEDIA NELLE CAMPAGNE DI ACERENZA (PZ). UNA DONNA DI 77 ANNI, VITTORIA LIPORI, È MORTA SOFFOCATA DAL FUMO DELL’INCENDIO DI ALCUNE STERPAGLIE

FOTO RAINEWS.IT

Una donna di 77 anni, Vittoria Lipori, è morta stamani ad Acerenza (Potenza) soffocata dal fumo di un incendio di sterpaglie che era divampato nei pressi di un terreno di sua proprietà.

Il cadavere della donna - morta, quasi sicuramente, prima di essere raggiunta dalle fiamme - è stato trovato dai Vigli del fuoco.

Indagini sono in corso da parte dei Carabinieri.

 "La comunità acheruntina tutta - ha scritto sui social il sindaco Fernando Scattone - si stringe intorno al dolore che ha colpito la famiglia della cara signora Vittoria, oggi vittima del fuoco. Noi tutti addolorati per la grave perdita", ha concluso il primo cittadino.

TUTELA DELL’AMBIENTE E DELLA SALUTE. L’ORDINANZA CHE FARÀ DISCUTERE. A CASTELLANETA (TA) DIVIETO DI FUMARE SU TUTTE LE SPIAGGE. MULTE SINO A 500 EURO PER I TRASGRESSORI. IL SINDACO DI PIPPA: “UN ATTO DI CIVILTA’”. E SCARPATO (GRUPPO GPA DI NOVA SIRI): “TUTTI I COMUNI DEL METAPONTINO ADOTTINO UN PROVVEDIMENTO SIMILE”





A partire dal 1° luglio e fino al 30 settembre 2025 sarà vietato fumare su tutte le spiagge del territorio comunale di Castellaneta. Lo ha stabilito con ordinanza il sindaco Giambattista Di Pippa. “E’ un atto concreto di civiltà e rispetto verso l’ambiente e la salute dei cittadini – ha detto il primo cittadino. Vogliamo che le spiagge di Castellaneta Marina siano un luogo pulito, sicuro e fruibile per tutti”.

Ma ecco le nuove regole: vietato fumare: su tutte le spiagge del territorio comunale; nelle acque fino a 20 metri dalla battigia; nei casi in cui non siano presenti aree appositamente attrezzate per fumatori, sarà possibile fumare solo al di fuori dell’area balneare. Viene ribadito, altresì, il divieto assoluto di abbandonare mozziconi e altri rifiuti da fumo sulla sabbia o in mare.

I trasgressori rischiano sanzioni amministrative che vanno da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro, oltre alle pene già previste dal regolamento comunale in materia di igiene urbana.
L’Amministrazione comunale, attraverso l’Ufficio Ambiente, provvederà a installare apposita segnaletica nelle aree interessate e a intensificare i controlli sul rispetto del divieto, affidati alla Polizia Locale e alle forze dell’ordine competenti.

La misura punta a promuovere stili di vita sani, contrastare il tabagismo nei luoghi pubblici, salvaguardare l’ambiente costiero e ridurre l’abbandono di mozziconi di sigarette, altamente inquinanti e non biodegradabili.

Una decisione valutata con entusiasmo dal Gruppo pro ambiente (Gpa) di Nova Siri, da anni impegnato con apposite campagne nella notta contro la dispersione nella natura di mozziconi di sigarette. “Auspichiamo – ha detto il suo portavoce, Salvatore Scarpato – che una ordinanza simile venga adottata da tutti i Comuni d’Italia ed in particolare da quelli del Metapontino. Si, siamo d’accordo col sindaco Di Pippa: si tratta di una scelta di civiltà e di rispetto per l’ambiente e la salute dei cittadini”.

BASILICATA. LA GRANDE STORIA. IL RITORNO DEL CAPORAL MAGGIORE ANTONIO GARAGUSO, AD ACCETTURA (MT), DOPO 81 ANNI DALLA FINE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE! ERA STATO SEPOLTO A BIELANY, VARSAVIA

 




ACCETTURA (MT) – Il caporal maggiore Antonio Garaguso, nato ad Accettura il 29 novembre 1911e morto a Gorlitz, fronte tedesco, l’1 giugno del 1944, è tornato a casa. Le sue spoglie sono nella camera ardente. A breve ci sarà la cerimonia ufficiale, pubblica, per il suo ritorno a casa. Antonio, così, dopo 81 anni dalla fine della seconda guerra mondiale, riposa in Basilicata dopo essere stato sepolto nel cimitero militare italiano di Bielany, a Varsavia, in Polonia.

Così, ora, i suoi familiari hanno una tomba su cui piangere. Quella dove sono anche gli altri sue militari accetturesi tornati in Basilicata, il 1 marzo scorso: Donato Belmonte e Nicola Loscalzo. I loro corpi erano sepolti in due cimiteri tedeschi.

E’ stata una squadra dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi), guidata da Giuseppe Chiarillo, originario del centro lucano ma poi sindaco di Galliera (BO), componente del direttivo Anpi di Matera, a cercare i resti dei tre soldati accetturesi. E, una volta ritrovati, a lavorare per riportarli qui. Di concerto con le istituzioni interessate. E ci sono riusciti.  Antonio, Donato e Nicola riposano nella loro terra, ricca di castagni, cerri ed agrifogli. Non saranno più soli.

Chiarillo, tuttavia, annuncia altre missioni per ritrovare e riportare nei loro centri di nascita i tanti militari eroi, vittime della barbarie nazi-fascista,  sepolti nei tanti cimiteri militari d’Europa. Un modo per onorare il loro sacrificio per il Paese.

PER APPROFONDIRE

FILIPPOMELE.BLOGSPOT.COM - SABATO 1 MARZO 2025

ACCETTURA (MT). COMMOZIONE PER IL RITORNO, DOPO 81 ANNI, DEI SOLDATI EROI DONATO BELMONTE E NICOLA LOSCALZO, MORTI NEI LAGER NAZISTI DOPO AVER DETTO NO ALLA REPUBBLICA DI SALÒ. ORA RIPOSANO SOTTO I CASTAGNI, CERRI E GLI AGRIFOGLI DELLA BASILICATA. MISSIONE ANPI RIUSCITA! https://filippomele.blogspot.com/2025/03/accettura-commozione-per-il-ritorno.html

FILIPPOMELE.BLOGSPOT.COM - 26 FEBBRAIO 2025

UNA GRANDE STORIA. DOPO 81 ANNI RIENTRERANNO AD ACCETTURA (MT), SABATO 1 MARZO, LE SPOGLIE DEI SOLDATI DONATO BELMONTE, DA BERLINO, E NICOLA LOSCALZO, DA AMBURGO, MORTI NEI LAGER NAZISTI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE. E’ IL RISULTATO DELLA MISSIONE IN TERRA TEDESCA DI UNA SQUADRA DELL’ANPI GUIDATA DA GIUSEPPE CHIARILLO. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE https://filippomele.blogspot.com/2025/02/la-grande-storia-dopo-81-anni-rientrano.html

FILIPPOMELE.BLOGSPOT.COM - VENERDÌ 9 DICEMBRE 2022

DALLA BASILICATA IN GERMANIA E POLONIA ALLA RICERCA DELLE TOMBE DI DONATO BELMONTE, NICOLA LOSCALZO, ANTONIO GARAGUSO. SI TRATTA DI TRE GIOVANI DI ACCETTURA CADUTI NEI LAGER NAZISTI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE. LE TOMBE SONO STATE RITROVATE. E GIUSEPPE CHIARILLO, DELL’ANPI DI MATERA MA GIÀ SINDACO DI GALLIERA (BO), L’ORGANIZZATORE DELLA MISSIONE CONDOTTA INSIEME AD ALTRI 4 VOLONTARI, HA POTUTO DEPORRE UN MAZZO DI FIORI COME OMAGGIO A QUEI MARTIRI DELLA LIBERTÀ. ASSUMENDO IL SOLENNE IMPEGNO DI RIPORTARLI TRA I CERRI E GLI AGRIFOGLI DI ACCETTURA. DI SEGUITO IL RESOCONTO DEL VIAGGIO, CON AMPIA FOTOGALLERY https://filippomele.blogspot.com/2022/12/dalla-basilicata-in-germania-e-polonia.html.

POLICORO (MT). LA MICCIA. UN FOLLOWER: “LA PINETA COSTIERA LATERALE A VIA CATONE È PIENA DI RIFIUTI ED ALBERI SECCHI, POTENZIALI PERICOLO DI INCENDIO. E CI SONO CENTINAIA DI ABITAZIONI DI FRONTE ALLA STESSA STRADA”. MA LA SITUAZIONE DENUNCIATA INTERESSA GRAN PARTE DEL BOSCO LITORANEO DEL METAPONTINO. PERCHE’ I SINDACI NON EMANANO ORDINANZE DI BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA NEI CONFRONTI DELL’ALSIA E DELLE ALTRE PROPRIETA’ DEI TRATTI DEGRADATI? IL VIDEO

 


POLICORO (MT) – Nota inviataci via Wathsapp, corredata da video e foto, da un nostro follower: “Egregio dottore, eccovi la situazione lungo via Catone (nella zona di espansione dell’area Lido, ndr). Il marciapiede della pista ciclabile in molti tratti non e praticabile a causa di pavimentazione assente o rotta. Ma il fatto più importante è che la pineta adiacente alla pista è piena di rifiuti abbandonati ed alberi secchi caduti tra cui molti risultano forse già tagliati ma comunque lasciati lì da anni. Il tutto crea un potenziale pericolo in caso di incendio. E sull’altro lato di via Catone, di fronte alla fascia boscata, vi sono centinaia di abitazioni”.

Sin qui la nota del nostro lettore. Di nostro aggiungiamo che la situazione denunciata, purtroppo, riguarda molti tratti della pineta costiera del Metapontino, divenuti discariche di rifiuti e con alberi secchi o caduti per le intemperie o bruciati nelle aree percorse dal fuoco negli anni scorsi.

Insomma il tratto antistante via Catone non è il solo a versare in condizioni pietose e pericolose.

E i Comuni non possono intervenire per una questione di proprietà, con il bosco artificiale intestato in gran parte all’Alsia (Agenzia lucana di sviluppo e innovazione in agricoltura), ente strumentale della Regione Basilicata, e per una questione di impegno economico. In passato, nel 2019, è stato proprio l’Alsia a bonificare alcuni tratti pineta di Policoro dopo una devastante tromba d’aria. Ma non di Scanzano Jonico. Come si evince dall’articolo allegato per approfondimento. Ma perché i Comuni, a questo punto, non emanano ordinanze nei confronti della o delle proprietà di messa in sicurezza e bonifica dei tratti interessati? L’Alsia è un ente pubblico, gestisce soldi di derivazione regionale: intervenga! Prima che “la miccia” possa, pericolosamente, prendere fuoco. Sarebbe un danno irreparabile.

PER APPROFONDIMENTO

FILIPPOMELE.BLOGSPOT.COM - VENERDÌ 23 APRILE 2021

PINETA COSTIERA. A POLICORO LA BONIFICA, A SCANZANO JONICO IL DEGRADO. L'ALSIA, COL DIRETTORE ANIELLO CRESCENZI, HA ANNUNCIATO IERI, CON L'ASSESSORE REGIONALE ALL'AGRICOLTURA FRANCESCO FANELLI, UN PIANO DI INTERVENTO PER LA PINETA DI POLICORO DOPO L'EVENTO CALAMITOSO DEL 12 NOVEMBRE 2019. NEANCHE UN RIGO PER QUELLA DI SCANZANO JONICO. EPPURE LA TROMBA D'ARIA DANNEGGIÒ FORTEMENTE ANCHE IL SUO BOSCO. SENZA CONTARE CHE CENTINAIA DI ALBERI ANDARONO IN FIAMME PER L'INCENDIO DOLOSO DEL 14 SETTEMBRE 2019. INSOMMA LA PINETA DI SCANZANO JONICO È LA PIÙ DEGRADATA DELL'INTERA COSTA. MA, NULLA. DUE PESI E ALLE DUE MISURE DA PARTE DI ALSIA E REGIONE PER POLICORO E SCANZANO. E QUI C'È L'AGGRAVANTE CHE QUEL CHE RESTA DELLA POLITICA LOCALE TACE E SUBISCE IN SILENZIO. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE https://filippomele.blogspot.com/2021/04/pineta-costiera-policoro-la-bonifica.html   

 IL VIDEO

sabato 28 giugno 2025

SCANZANO JONICO (MT). IL SERVIZIO REDAZIONALE A PAGAMENTO DEL COMUNE SULL’INSERTO SUD DE IL SOLE 24 ORE. IL CAPOGRUPPO DI MAGGIORANZA ALBERTO MARZANO REPLICA ALLA CONSIGLIERA DI OPPOSIZIONE FELICETTA SALERNO SU “PROGETTI EREDITATI, COSTI DELLA COMUNICAZIONE, LUNGOMARE E PROMOZIONE DEL TERRITORIO, STRATEGIE E... MEDAGLIE”

 

✋️✋️✋️PICCOLA PRECISAZIONE...

GENTILE CONSIGLIERA FELICETTA SALERNO,

ancora una volta leggiamo il Suo intervento animato più dal desiderio di sminuire che da una reale volontà di contribuire al bene della nostra comunità. È legittimo e, persino doveroso, esercitare il ruolo di opposizione, ma è altrettanto importante farlo con onestà intellettuale e senso di responsabilità.

✅Sui progetti “ereditati”: Ogni amministrazione eredita e porta avanti opere e iniziative da chi l’ha preceduta. La differenza la fa la capacità di completarli, migliorarli, dare loro senso e continuità. Se oggi quei progetti sono realtà visibili, è perché questa amministrazione li ha messi a terra con impegno e competenza, superando ostacoli burocratici e tempi lunghi. Non è “autocelebrazione”, è rendicontazione verso i cittadini.

💶Sui costi della comunicazione: La spesa di 671 euro, regolarmente rendicontata, ha permesso di dare visibilità a quanto è stato fatto, perché i cittadini hanno diritto a conoscere i risultati amministrativi. Non si è trattato di una “pubblicità”, ma di una scelta precisa: informare in modo chiaro e diretto. Se poi la Consigliera conosce agenzie locali in grado di offrire un servizio equivalente a condizioni migliori, ci stupisce non ne abbia fatto menzione nelle sedi opportune.

🌊Sul lungomare e sulla promozione del territorio: Concordiamo su un punto, il nostro territorio merita di più. E proprio per questo stiamo lavorando, con programmazione e visione, per valorizzare le nostre risorse costiere, ambientali e turistiche. Ma è curioso che, chi oggi critica il “lungomare trascurato”, non ricordi che i problemi nascono da anni di immobilismo – compreso quello di chi oggi siede nei banchi dell’opposizione.

🎯Sul concetto di strategia: La promozione di un territorio richiede tempo, visione e una narrazione coerente. La nostra linea è chiara: costruire una reputazione solida e positiva per attrarre investimenti e turismo. Non bastano gli slogan: servono contenuti, coerenza e lavoro quotidiano.

Infine, un invito: le “medaglie” che qualcuno si diverte a contare stanno a cuore solo a chi vive la politica come una gara personale. Noi, invece, lavoriamo per il risultato collettivo, convinti che il miglior riconoscimento sia quello dei cittadini, non degli articoli polemici.

CON RISPETTO ISTITUZIONALE, IL CAPOGRUPPO DI MAGGIORANZA ALBERTO MARZANO 

 

PER APPROFONDIRE

FILIPPOMELE.BLOGSPOT.COM – 27 GIUGNO 2025

SCANZANO JONICO (MT). IL COMUNE SPENDE 671 EURO PER UN SERVIZIO PUBBLICITARIO NEL “RAPPORTO ECONOMIA BASILICATA 2025” SULL’INSERTO SUD DEL SOLE24ORE. MA LA CONSIGLIERA SALERNO NON CI STA: “A COSA SERVE? AUTOCOMPIACIMENTO A PAGAMENTO PER PROGETTO REALIZZATI CON FONDI LASCIATI DA ALTRI. SAREBBE STATO OPPORTUNO PUNTARE SULLA VALORIZZAZIONE DEL NOSTRO MARE. MA LO STATO DEL LUNGOMARE È SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI!”. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE https://filippomele.blogspot.com/2025/06/scanzano-jonico-mt-il-comune-spende-671.html

POLICORO (MT). IL COMMISSARIO CAPO SALVATORE CATAPANO NUOVO DIRIGENTE DEL COMMISSARIATO DELLA POLIZIA DI STATO. IL PREDECESSORE, CARMINE PLACINO, HA ASSUNTO L’INCARICO DI DIRIGENTE DELLA SQUADRA MOBILE DI MATERA. ASSEGNATE ALLA QUESTURA ANCHE ALTRE DUE FUNZIONARIE: IL COMMISSARIO SABINA DI STASI ED IL COMMISSARIO MARIA GRAZIA CORCELLI

 

SALVATORE CATAPANO

CARMINE PLACINO

Nei giorni scorsi, sono stati trasferiti a Matera 3 nuovi Funzionari della Polizia di Stato, il Commissario Capo Dr. Salvatore Catapano, proveniente dalla Questura di Savona, il Commissario Dr.ssa Sabina Di Stasi ed il Commissario Dr.ssa Maria Grazia Corcelli, entrambe provenienti dalla Scuola Superiore di Polizia, a conclusione del corso di formazione. Il Dr. Catapano ha assunto l’incarico di Dirigente del Commissariato distaccato di P.S. di Policoro, mentre la Dr.ssa Di Stasi è stata assegnata all’Ufficio di Gabinetto della Questura. La Dr.ssa Maria Grazia Corcelli, invece, è stata assegnata alla Sezione di Polizia Stradale di Matera, quale Funzionario addetto.

A tutti loro vanno gli auguri del Questore Emma Ivagnes, dei Funzionari e dei collaboratori tutti della Polizia di Stato della Provincia di Matera.

IL COMMISSARIO CAPO DR. CARMINE PLACINO, già Dirigente del Commissariato distaccato di P.S. di Policoro, ha assunto l’incarico di Dirigente della Squadra Mobile di Matera.

Il Dr. Placino, nato a Napoli nel 1996, ha conseguito, nell’ottobre del 2020, la laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, con la votazione di 110/110 e lode. Nel 2021, ha svolto il tirocinio ex art. 73 DL. 69/2013 alla Procura Generale presso la Corte di Appello di Napoli e ottenuto l’abilitazione alla professione forense.

Ha ricoperto, tra il 2022 e il 2023, l’incarico di Funzionario Esperto in Gestione Rendicontazione e Controllo sui finanziamenti Pnrr e PNC.

Vincitore del concorso per Commissari della Polizia di Stato, ha frequentato il 112º corso di formazione presso la Scuola Superiore di Polizia, conseguendo il Master di II livello in Diritto, Gestione e Organizzazione della Sicurezza.

IL COMMISSARIO CAPO DR. SALVATORE CATAPANO, nato a Napoli nel 1985, si è laureato in Giurisprudenza nel 2015 presso l’Università degli Studi di Napoli Parthenope e diplomato in Specializzazione per le professioni legali nel 2017, presso l’Università degli Studi di Milano.

Dopo aver frequentato, nel 2008, il 172° corso Allievi Agenti, è stato assegnato, nell’ottobre del 2009, alla Questura di Milano. Dal luglio 2011 al luglio 2020, ha prestato servizio presso il III Reparto Mobile di Milano; dal luglio 2020 al febbraio 2022, ha prestato servizio presso la Sezione di P.G. della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata (NA).

Dopo aver frequentato, sempre nel 2022, il 15° corso per Vice Ispettori della Polizia di Stato, ha prestato servizio, fino 2022 all’aprile 2023, è stato trasferito al Commissariato Sezionale di P.S. del Vomero, con incarico di addetto all’Ufficio Controllo del territorio e poi alla Squadra investigativa.

Al termine del 112° corso Commissari della Polizia di Stato, nel 2024, è stato assegnato alla Questura di Savona, dove ha ricoperto l’incarico di Funzionario Addetto dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.

CITTA’ DI POLICORO

𝐒𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨 𝐁𝐢𝐚𝐧𝐜𝐨: “𝐁𝐞𝐧𝐯𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 𝐚𝐥 𝐝𝐨𝐭𝐭𝐨𝐫 𝐒𝐚𝐥𝐯𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐂𝐚𝐭𝐚𝐩𝐚𝐧𝐨 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐃𝐢𝐫𝐢𝐠𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐦𝐢𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐏𝐨𝐥𝐢𝐳𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐏𝐨𝐥𝐢𝐜𝐨𝐫𝐨

Il Sindaco Enrico Bianco, a nome di tutta la l’Amministrazione Comunale, dà il benvenuto al dottor Salvatore Catapano che da ieri è ufficialmente il nuovo Dirigente del Commissariato di Polizia di Policoro.

Nel congratularsi e augurare buon lavoro al nuovo Dirigente Catapano, il primo cittadino ha altresì ringraziato per l’impegno il dottor Carmine Placino che dopo la direzione del Commissariato di Policoro ha assunto l’incarico di Dirigente della Squadra Mobile di Matera.

PISTICCI (MT). LO STUPRO DI GRUPPO AI DANNI DI 2 MINORENNI INGLESI DEL 7 NOVEMBRE 2020. LA CASSAZIONE HA ANNULLATO CON RINVIO LA SENTENZA DI CONDANNA PER UNO DEGLI IMPUTATI

 

La Cassazione, su ricorso dell’avvocato Giandomenico Di Pisa del Foro di Matera, difensore di fiducia di Michele Falotico di Pisticci (Matera), ha annullato con rinvio alla Corte di Appello di Salerno, la sentenza di condanna alla pena di 6 anni di reclusione, più pene accessorie, risarcimento del danno e spese legali, emessa nei confronti del suo assistito accusato di violenza sessuale di gruppo ai danni di due minorenni di nazionalità inglese.

Il verdetto di secondo grado era stato emesso dalla Corte di Appello di Potenza il 9 ottobre 2024, e a carico di Falotico - che ha scelto il rito abbreviato - era stata confermata la condanna del Gup di Matera pronunciata il 19 luglio 2022. Lo ha reso noto lo stesso difensore.

Le ragioni dell’annullamento con rinvio saranno rese note al momento del deposito della sentenza. Falotico era stato arrestato dalla Polizia di Stato insieme ad altri sette ragazzi, con l’accusa di violenza sessuale su due ragazze minorenni inglesi, che si sarebbe verificata a Marconia di Pisticci (Matera) nella notte del 7 settembre 2020, in una villa, nel corso di una festa di compleanno.

Il giovane, al contrario di altri, per i quali è in corso il giudizio davanti al Tribunale di Matera, aveva scelto il rito abbreviato portando avanti la tesi difensiva - afferma l'avvocato Di Pisa - per cui «lui era sì alla festa, ma non aveva mai saputo nulla dei rapporti tra co-indagati e ragazze e comunque non aveva mai avuto rapporti con le medesime né le aveva mai toccate».
Il ricorso per Cassazione, dopo la conferma in appello del giudizio di primo grado, era stato motivato - spiega l’avvocato Di Pisa - sostenendo, tra l’altro, la nullità della sentenza per omessa valutazione complessiva delle prove, per violazione del principio in «dubbio pro reo», per la violazione dei principi inerenti la valutazione della prova, per omesso esame a causa della ritenuta inammissibilità dei motivi di appello. Nel ricorso la difesa lamentava anche la mancata concessione delle attenuanti.

 FONTE LAGAZZZETTADELMEZZOGIORNO.IT