BASILICATA. LE NOTTI INSONNI DI SALVATORE A SCACCIARE I CINGHIALI DAL SUO PESCHETO, AD ARMENTO (PZ), AL LIMITARE DEL PARCO APPENNINO LUCANO – VAL D’AGRI - LAGONEGRESE. MA INVANO. “MI HANNO DISTRUTTO 3 ETTARI DI ALBERI E NON HO RACCOLTO UN SOLO FRUTTO. TRENTAMILA EURO DI DANNI. OGNI NOTTE ARRIVANO IN 20 – 30. ED ORA C’È ANCHE IL PERICOLO CORVI. E PER GLI INDENNIZZI, EVENTUALI, OCCORRERÀ ASPETTARE IL 2026. SONO DISPERATO”. IL VIDEO

 

TURSI (MT) – “Mi chiamo Salvatore Liguori, ho 50 anni e sono imprenditore agricolo. Ho una azienda ad Armento (PZ), al confine con il Parco dell’Appennino Lucano – Val D’Agri – Lagonegrese, una ad Aliano (MT) ed una a Roseto Capo Spulico (CS). Ho due figli da mantenere e 10 dipendenti che, a seconda dei lavori, diventano 20. E sono disperato. Muoio dal sonno”. Perché? “Perché ho il grossissimo problema dei cinghiali nel pescheto di Armento. Per una decina di notti ho girato tra le piante per scacciare gli ungulati. Arrivano in 20 – 30. Li cacciavo da una parte e andavano dall’altra. Non è servito a nulla. Il video che vi ho mandato testimonia che mi hanno distrutto tutte le piante giovani, con i rami teneri, circa 3 ettari. Perciò da stanotte dormirò a casa. Ad un altro pescheto, con piante di 5 anni, hanno mangiato frutti e rami. E le poche pesche rimaste le hanno beccate i corvi. Insomma, nel Parco possono entrare solo i cacciatori selettori per abbattere i cinghiali o si possono usare le gabbie per catturarli. Per favore, lo si faccia, altrimenti l’agricoltura circostante morirà. Come sta morendo la mia azienda. Trentamila euro di danni. Chi mi rimborserà? I diritti, Inps, tasse, costi, vengono chiesti subito. Gli indennizzi, eventuali, verranno erogati nel 2026 e a seconda delle disponibilità della Regione Basilicata. Si può andare avanti così? E vi assicuro che non servono le reti elettriche, dissuasori acustici e tutte le altre attrezzature del caso. I cinghiali della Basilicata superano tutto. Distruggono tutto. Distruggeranno anche la nostra speranza? Per favore, chi può, ci aiuti a lavorare e produrre per noi, la nostra famiglia, l’economia lucana”. 

IL VIDEO