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| FRANCESCO DIMONA |
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| COSIMO LATRONICO, SEDUTO, E MAURIZIO FRIOLO |
“Pazzesco! Ci chiedono dì restituire ancora dopo sei anni delle somme per turni di pronta disponibilità feriale e notturna effettuati negli anni 2009 - 2019 regolarmente autorizzati dalla Direzione Sanitaria! Ad un mio collega, primario, hanno chiesto 42mila euro!”. E’ lo sfogo di un medico ospedaliero già in servizio in un ospedale della Asm quando ha ricevuto l’intimazione al pagamento di migliaia di euro per detti turni di reperibilità entro 15 giorni. Notifica arrivata, risulta, a moltissimi altri suoi colleghi. Tanto che sono scesi in campo a loro difesa la Cgil Funzione pubblica e lo stesso Ordine dei medici.
Il sindacato, in una nota inviata alla Azienda, ha fatto rilevare che “le pretese della Asm sono prive di fondamento in quanto le prestazioni di cui trattasi sono state dettate da grave carenza di personale e dal conseguente obbligo dei dirigenti sanitari di ottemperare al turno di lavoro richiesto dalla Azienda per garantire esigenze di servizio pubblico e non certamente per motivi personali. Alla luce di quanto sopra – hanno scritto Oronzo Scarciolla (Cgil FP medici) e Massimo Cristallo (segretario generale Fp Cgil) - si diffida l’Azienda a ritirare con immediatezza la richiesta avanzata attesa che la stessa era stata già inoltrata nel 2019 e poi successivamente sospesa dalla Asm nel mese di gennaio 2020 in esecuzione dell’ordine del direttore generale del dipartimento politiche della persona della Regione Basilicata in attesa degli approfondimenti regionali che non risulta siano stati effettuati ad tutt’oggi”. Conclusione di… rito: “In mancanza di tempestivo intervento saremo costretti ad attivare ogni azione sindacale e giudiziaria a tutela dei lavoratori”.
Oggi pomeriggio, invece, incontro sul tema nella sede dell’Ordine dei medici, a Matera, convocata dal presidente Francesco Dimona: “E’ prevista la presenza di un legale esperto in medicina del lavoro”. Si andrà verso una sorta di class action?
Intanto, la questione è una brutta gatta da pelare per la direzione generale della Asm e per l’assessorato regionale alla salute.
Si tratta, altresì, di un brutto biglietto da visita che la stessa azienda presenta agli eventuali nuovi medici che dovrebbero prendere servizio, essenziali come il pane, negli ospedali di Matera e provincia!
E domenica e lunedì si vota a Matera!




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