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lunedì 23 marzo 2020

FIDANZATINI DI POLICORO. “NO ALLA MAFIA DELL'INDIFFERENZA”. LIBERA CHIEDE GIUSTIZIA!

Olimpia Fuina, la mamma coraggio di Luca,  pressata da telecamere e cronisti

L'ASSOCIAZIONE ANTIMAFIA A 32 ANNI DALLA MORTE DEI DUE GIOVANI: “ABBIAMO UN DEBITO DI RICONOSCENZA VERSO CHI È STATO UCCISO E PER I FAMILIARI CHE ATTENDONO GIUSTIZIA”

Il testo del comunicato stampa
Trentadue anni fa, la notte tra il 23 e il 24 marzo 1988, Luca Orioli, , di anni 20 e Marirosa Andreotta, di anni 22, comunemente conosciuti come “i fidanzatini di Policoro”, venivano trovati morti nel bagno di casa di lei.
Da allora un percorso giudiziario, non sempre lineare, ha approdato ad un giudizio contestabile.
E’ un caso di una giustizia che si è fatta attendere e che non è mai arrivata del tutto.

L’Associazione Libera si impegna perché “legalità” non resti una parola astratta ma sia lo strumento e il mezzo per raggiungere un obiettivo che si chiama giustizia. Abbiamo un debito di riconoscenza verso chi è stato ucciso e per i familiari che attendono giustizia. La democrazia chiede a ciascuno di noi di fare la propria parte.
La verità non dobbiamo stancarci di cercarla e di chiederla quando viene taciuta, omessa o manipolata. Numerose sono le verità che ci girano intorno non riconosciute ancora come tali, coperte dal velo opaco delle tante, troppe coscienze inerti e addomesticate.
La prima mafia – quella su cui s’innestano tutte le altre – è la mafia dell’indifferenza.

Coordinamento regionale Libera Basilicata

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