GIORNALISMO E SANITÀ. IL MIO VIDEO CON I PAZIENTI DIALIZZATI IN CATENE HA PROVOCATO LA REAZIONE DELLA ASM. IN UN COMUNICATO L’AZIENDA ESPRIME LE SUE POSIZIONI SULLA VICENDA SM2 E ANNUNCIA L’IMMINENTE APERTURA DI POSTI DIALISI NELL’OSPEDALE DI POLICORO (MT)

 

“La ASM disapprova fermamente il video fuorviante del giornalista Filippo Mele sul centro dialisi SM2 di Policoro”. Inizia così il comunicato stampa dell’Azienda sanitaria in merito al video postato sulla pagina Facebook Filippo Mele giornalista dal titolo “POLICORO (MT). PAZIENTI INCATENATI AL LORO POSTO DIALISI PER DIFENDERE IL CENTRO SM2 IN CUI EFFETTUANO LA TERAPIA SALVAVITA. LA STRUTTURA, PRIVATA MA CONVENZIONATA CON IL SISTEMA SANITARIO, E' A RISCHIO CHIUSURA PER EFFETTO DEI TETTI DI SPESA STABILITI DALLA REGIONE BASILICATA. IN STATO DI AGITAZIONE ANCHE I DIPENDENTI. NEL NOSTRO VIDEO LA VOCE DI ALCUNI DIALIZZATI, DI UN INFERMIERE E DI ENZO BASENTINI, TITOLARE DI SM2”. Video visionabile cliccando sul seguente link https://www.facebook.com/share/v/17crEjhvot/.

Nel caso sono stato regolarmente invitato, come altri organi di informazione, dagli organizzatori della manifestazione di protesta, gli stessi pazienti. Stante la rilevanza pubblica della protesta ho riportato fedelmente sui miei canali social (Facebook e Youtube) quanto stava accadendo con immagini e dichiarazioni dei manifestanti. Così come avvenuto nella manifestazione pubblica del 28 novembre scorso davanti alla sede della stessa struttura, con gli stessi pazienti presenti e protagonisti. Allora la difesa del centro Sm2 fu portata avanti anche da Cittadinanzattiva, dal Tribunale del malato, dai sindaci di Policoro e Tursi, e da altri cittadini e imprenditori. Nel servizio in questione mi sono limitato a riferire i fatti così come rilevati ed esposti dai manifestanti senza considerazioni personali riguardo alla vicenda. Pertanto non si ritengono fondati, anche di natura deontologica, mossi dalla Asm nei miei confronti. Si riporta, sempre per rispetto al dovere di cronaca ed informazione, si riporta integralmente il comunicato diffusa dall’Azienda sanitaria di Matera alla stampa in merito alla evidenza lasciando ai lettori ogni considerazione.

FONTE ASM MATERA

L’ASM DISAPPROVA FERMAMENTE IL VIDEO FUORVIANTE DEL GIORNALISTA FILIPPO MELE SUL CENTRO DIALISI SM2 DI POLICORO

L’Azienda Sanitaria Locale di Matera condanna fermamente le strumentalizzazioni apparse, questa mattina, in un video ad opera di Filippo Mele pubblicato sul proprio profilo Facebook e realizzato nella struttura accreditata SM2 di Policoro. Nel video girato in un luogo di cura si strumentalizza la malattia attraverso la protesta dei pazienti dializzati che manifestano contro una presunta chiusura del centro dialisi di Policoro. Occorre riportare i fatti nel perimetro della verità poiché quanto documentato dal giornalista è “costruito” in maniera del tutto fuorviante. L’ASM garantisce ai cittadini l’erogazione dei servizi sanitari, come in questo caso la dialisi. La Regione Basilicata non intende penalizzare nessun centro accreditato ma deve fare i conti con le risorse disponibili e distribuirle a tutti i centri che ne hanno diritto, in maniera proporzionale. Se un centro privato convenzionato non ha convenienza economica a fornire un servizio, è libero di rinunciare all’accreditamento.

Nel caso specifico l’ASM è in grado di soddisfare tutte le richieste di sedute dialitiche presso il Presidio Ospedaliero di Tinchi e negli altri presidi abilitati del territorio. Per venire incontro alle esigenze dei pazienti residenti sulla fascia jonica, l’ASM sta predisponendo anche l’apertura di ulteriori posti dialisi nell’Ospedale di Policoro che dovrebbero essere operativi a brevissimo.

Non appare corretto creare confusione tra i cittadini mettendo sullo stesso piano questioni di convenienza economica attinenti il privato con l’erogazione di servizi salvavita come la dialisi. Il risalto dato ad una protesta incentrata su presupposti sbagliati, strumentalizzando, senza alcuna sensibilità per la condizione di malattia dei pazienti in dialisi e omettendo di raccontare i fatti nella loro completezza, è un modo poco trasparente di fare giornalismo. Una modalità che viola, non solo le regole basilari dell’informazione, ma anche la deontologia professionale che ogni giornalista deve rispettare, soprattutto quando si parla di temi delicati legati alla sfera personale come la malattia.

 

ENZO BASENTINI