RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Gentile dr. Mele, è evidente che molte strutture accreditate con il Sistema sanitario regionale stanno cedendo in silenzio. Da anni.
Anche Bionovas, laboratorio accreditato attivo sul territorio dal 1981, si trova di fronte alla crisi più grave della sua storia.
I tetti di spesa sempre più bassi, i tagli continui e rimborsi che non coprono più i costi reali non stanno solo mettendo a rischio la nostra sopravvivenza economica: stanno distruggendo un progetto umano e professionale costruito in oltre quarant’anni di servizio continuativo alla comunità.
Negli ultimi anni abbiamo scelto di investire in giovani professionisti lucani, rientrati dopo anni di studio fuori regione. Ragazzi competenti, che avevano scelto consapevolmente di tornare a casa. Oggi, a causa dei tagli, rischiamo di non poter più garantire loro stabilità né futuro né, tanto meno, possiamo pensare di continuare ad accrescere la nostra forza lavoro.
E non è tutto.
Bionovas serve quotidianamente un territorio vasto, non limitato a Nova Siri, ma che comprende: Policoro, Scanzano Jonico, Rotondella, Tursi, Montalbano Jonico, Rocca Imperiale, Montegiordano, Trebisacce, Roseto Capo Spulico e molti altri comuni tra Basilicata e Calabria.
D’estate, quando la costa ionica, si riempie di turisti e villeggianti, il carico di lavoro aumenta sensibilmente. Garantiamo continuità, rapidità e sicurezza in un’area che vive di turismo, agricoltura avanzata e un tessuto di servizi che si muove e cresce.
La chiusura o il ridimensionamento di Bionovas significherebbe lasciare senza assistenza migliaia di residenti e visitatori, in un territorio che ogni anno accoglie, produce e crea valore, ma che rischia di essere lasciato senza presidi sanitari adeguati. Questa non è una “crisi aziendale”. È l’indebolimento di un presidio sanitario essenziale.
È la perdita di giovani competenti che avevano deciso di restare. È un territorio intero che rischia di essere abbandonato.
La verità è semplice: senza un intervento immediato, Bionovas non potrà resistere ancora a lungo.
SALVATORE STOIA, DIRETTORE SANITARIO BIONOVAS
Ed a noi non resta che raccogliere questo ennesimo grido di dolore. Nella speranza che l’offerta di servizi sanitari pubblici e privati convenzionati ai pazienti della Basilicata sia all’altezza delle aspettative.
Alla responsabilità politica la capacità di integrare le prestazioni offerte ai cittadini anche nell’intento di ridurre le famigerate liste di attesa.





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