ALFREDO STIGLIANO È DISPERATO: “FORSE, SALVEREMO LE PIANTE MA IL PRODOTTO 2023 È PERDUTO. LE ISTITUZIONI CI AIUTINO. ESISTE ANCHE IL SUD”. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE
NOVA SIRI – “Aiutateci. Le istituzioni ci aiutino. E’ vero. In Emilia Romagna ci sono stati i morti, gli sfollati, una tragedia. Ma anche al Sud abbiamo avuto danni per le avversità atmosferiche. Esistiamo anche noi. Siamo sull’orlo del fallimento”. E’ disperato Alfredo Stigliano, titolare della società agricola Sole nascente, quando mostra il suo vigneto. Sette ettari di uva da vino. “Guardate. Non c’è un solo chicco. Tutto distrutto, bruciato, rinsecchito. Per due mesi, aprile e maggio, non abbimo potuto entrare nell’impianto per le piogge. Impossibile trattare i vitigni. Così, oggi, sono a rischio anche le piante. Non so se riuscirò a recuperare il 20% del prodotto ma il mio impegno sarà concentrato a tentare di salvare, almeno, le viti. Altrimenti dovrò estirparle. E nelle mie condizioni ci sono tutti i miei colleghi vitivinicoltori che ho ascoltato”. E’ un fiume in piena il nostro interlocutore mentre parla: “Nessuno ci aiuta. Ho chiesto alle organizzazioni professionali agricole e mi hanno risposto che queste perdite non sono indennizzabili con le leggi sulle calamità atmosferiche. Bisognerebbe assicurarsi. Già. Ma con quali soldi? Qui siano sull’orlo del fallimento”. Allora? “Allora – ha concluso Stigliano – faccio due appelli. Il primo è rivolto ai miei colleghi produttori: uniamoci, facciamoci sentire. Vi lascio il mio numero di cellulare, 3348853273, per gli opportuni contatti. Il secondo appello è per le istituzioni. Ci aiutino. Ci serve un risarcimento per poter ripartire. Esiste anche l’agricoltura del Sud. Il settore è stato pesantemente danneggiato. Aiutateci!”
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