“MIA FIGLIA BENEDETTA, 16
ANNI, HA SCRITTO UN LIBRO, “COME LA FENICE”, PUBBLICATO DA ERICKSON. VORREI CHE
ANCHE NELLA MIA TERRA SI CONOSCESSE IL SUO LAVORO”. OKAY, SIGNORA FILOMENA!
FOTO ILGIORNO.IT |
Quando si dice amore per la propria terra. E’ quello che ha spinto la signora Filomena Spadafora, di professione family coach (consulente familiare), trasferitasi da Tursi a Gessate (Milano) da 30 anni ma sempre con la Città di Pierro nel cuore. E quando la figlia, Benedetta Roberta Pellicani, 16 anni, ha pubblicato il libro “Come la fenice. Dal diario di una ragazza con Dsa”, con la prestigiosa casa editrice Erickson, è scattata la… molla. E mi ha scritto su Messanger: “Ho letto diversi suoi articoli sui social e mi chiedevo se poteva essere di suo interesse scrivere del libro pubblicato da Erickson edizioni scritto da mia figlia Benedetta, 16 anni. Già diverse testate hanno recensito del volume qui a Milano (tra cui Il giorno e Il corriere della sera) ma sarebbe interessante che anche la mia terra di origine potesse parlare di lei”. Come dire no a Filomena, la mia follower da Milano? Così, di seguito pubblichiamo la presentazione di “Come la fenice” da parte dell’editore e condividiamo l’articolo da ilgiorno.it. Un omaggio ai tanti tursitani e lucani sparsi per l’Italia e per il mondo ed ai successi ottenuti da loro o dai loro familiari. Come nel caso di Filomena e di Benedetta.
FONTE EDIZIONI ERICKSON
COME LA FENICE
DAL DIARIO DI UNA RAGAZZA CON DSA
BENEDETTA ROBERTA PELLICANI
«Le
pagine di questo piccolo diario confortano…
E il fatto che Benedetta abbia voluto condividerlo con i suoi potenziali
lettori ci ricorda un’elementare verità: siamo fatti per camminare insieme».
(Dalla Prefazione di Nando Sanvito)
«Ciao, mi
chiamo Benedetta, frequento il terzo anno di liceo e sono dislessica (DSA). Che
parola strana! Non lo credi anche tu? Sembra il nome di una malattia rara, in
realtà è semplicemente un disturbo specifico dell’apprendimento».
Con la spontaneità dei suoi 16 anni, Benedetta racconta il suo rapporto con la
dislessia: le difficoltà a scuola, la vergogna, la paura, ma anche la tenacia e
l’orgoglio. Perché, spiega Benedetta, il suo è solo un modo diverso di ragionare.
Un tratto, tra gli altri, che la rende unica.
Un libro che andrebbe letto da genitori, educatori e insegnanti. Prima ancora
che un tema per esperti, infatti, la dislessia è, per ragazze e ragazzi come
Benedetta, un vissuto. È lacrime e schiarite.
FONTE ILGIORNO.IT
"IO, DALL’UMILIAZIONE AL SUCCESSO" BENEDETTA RACCONTA LA SUA RINASCITA
LA SEDICENNE DI GESSATE, CHE FREQUENTA LA TERZA LICEO DI SCIENZE UMANE, HA SCRITTO “COME LA FENICE“. UNA TESTIMONIANZA DELLE DIFFICOLTÀ DOVUTE ALLA DISLESSIA: "SPERO POSSA AIUTARE ALTRI RAGAZZI COME ME...".
11 LUGLIO 2023
DI BARBARA CALDEROLA
"Come la fenice", il diario sulla convivenza con la dislessia di Benedetta Pellicani diventa un libro "per dare una mano a tutti i ragazzi come me". Dalla diagnosi in prima media al liceo, il percorso "duro verso l’autonomia" di una sedicenne, nata e cresciuta in provincia, a Gessate, con il sogno di diventare psicologa-pilota di aerei. "Dopo l’università vorrei entrare all’Accademia aeronautica", racconta con gli occhi che brillano. E c’è da scommettere che ci riuscirà: è determinata, tenace.
La decisione di scrivere e condividere la sua storia con il pubblico arriva a fine 2022 dopo un’interrogazione di matematica critica: "Mi sentivo umiliata. Avevo studiato tanto e non riuscivo a risolvere il problema. Quando la prof mi ha scritto la formula sulla lavagna è scattato qualcosa dentro di me". Torna a casa angosciata per l’ennesima montagna da scalare. Un altro conto aperto con il "Dsa", il disturbo dell’apprendimento, una categoria che diventa etichetta e che "spinge la gente a guardarti con poca benevolenza anche senza sapere bene di cosa si tratti".
"Ora sono rinata – dice –. Prima per compensare la mia diversità studiavo e basta, poi ho capito che non si può rinunciare ad avere rapporti con gli altri. Sono il sale della vita". Fra gli ingredienti del successo, prima personale e ora anche editoriale, "c’è lo sport, un toccasana, perché le sfide che devi vincere in palestra sono le stesse di quelle dell’esistenza: i valori che contano, lealtà, coraggio, fanno la differenza anche fuori". Nel volumetto, 75 pagine di pura vita, ci sono le difficoltà quotidiane di una giovane donna che sboccia e che ha avuto uno choc "quando ho saputo qual era il problema", ma che non si è mai fatta piegare, "né dalle difficoltà sui libri, né dal pregiudizio".
Al suo fianco in ogni battaglia c’è mamma Filomena. È lei che ha spedito il manoscritto alle case editrici ed Erickson "ha risposto subito". E oggi la vicenda della figlia è anche un audiolibro. L’avventura letteraria è stata un fulmine, "sei mesi dalla scrittura di getto al ‘visto si stampi’. Spero – conclude l’autrice – che la mia esperienza serva ad accendere un faro su questo tipo di diversità andando alla sostanza delle cose, senza fermarsi alle apparenze". Lei, alla sua età, ha imparato da un pezzo. Lo racconta il titolo, "la fenice è la capacità di rialzarsi dopo un fallimento".
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