AGENZIA STAMPA GIUNTA REGIONALE
GARANTITE IRRIGAZIONI IN AUTUNNO NONOSTANTE SCARSITÀ IDRICA.
L'ASSESSORE REGIONALE CARMINE CICALA E IL PRESIDENTE VITO BARDI ACCOLGONO CON FAVORE L'APERTURA, DA PARTE DEL CONSORZIO DI BONIFICA, DELLE PRENOTAZIONI IRRIGUE PER LE COLTURE AUTUNNO-VERNINE NEI COMPRENSORI DELLO SCHEMA AGRI, SCHEMA SINNI E SCHEMA SAN GIULIANO
L’assessore regionale alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Carmine Cicala, e il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, accolgono con favore la comunicazione del Presidente del Consorzio di Bonifica della Basilicata sull’apertura delle prenotazioni irrigue per le colture autunno-vernine nei comprensori dello Schema Agri, dello Schema Sinni e dello Schema San Giuliano.
Nonostante il perdurare di una situazione idrica complessa, grazie a una programmazione attenta e a un’azione sinergica tra Regione e Consorzio di Bonifica sarà possibile garantire un utilizzo razionale delle risorse disponibili. Le assegnazioni idriche, infatti, saranno ammesse nella misura del 70% delle superfici prenotate nello stesso periodo del 2024, con esclusione delle colture di mais, sorgo e altre foraggere. Le prenotazioni saranno aperte dal 25 luglio all’8 agosto, senza possibilità di proroga.
“Con il Presidente Bardi e il Consorzio di Bonifica – dichiara l’Assessore Cicala – abbiamo lavorato in stretto raccordo per conciliare la salvaguardia delle risorse idriche con le esigenze delle aziende agricole. Si tratta di un risultato importante, frutto di dialogo costante con le organizzazioni di categoria e di una pianificazione rigorosa della stagione irrigua. Il nostro obiettivo è dare risposte concrete agli agricoltori lucani, che rappresentano il pilastro fondamentale dell’economia regionale”.
Il Dipartimento Politiche Agricole, d’intesa con il Consorzio di Bonifica, continuerà a monitorare l’andamento delle disponibilità idriche per valutare eventuali misure aggiuntive.
“Se le condizioni lo permetteranno – conclude Cicala – non escludiamo di ampliare ulteriormente la disponibilità d’acqua, a tutela del comparto agricolo e del suo ruolo strategico per il futuro della Basilicata”.
CONFAGRICOLTURA BASILICATA SU GESTIONE ACQUA: ANCORA INCERTEZZA PER LE COLTIVAZIONI E ZOOTECNIA CONDANNATA
Confagricoltura Basilicata esprime nuovamente forte preoccupazione e disappunto per la gestione della crisi idrica che sta mettendo a rischio la campagna agricola in Basilicata. Le recenti modalità di comunicazione relative all'apertura delle domande per la prenotazione dell'acqua irrigua hanno generato confusione e incertezza tra gli agricoltori.
Risulta anomalo che una comunicazione di tale importanza non provenga direttamente dal Consorzio di Bonifica o dall'Assessore regionale competente, ma sia stata prima diffusa attraverso canali meno ufficiali. Questa modalità mina la fiducia e la trasparenza, creando disorientamento in un momento cruciale per l'agricoltura lucana.
Confagricoltura denuncia che le indicazioni fornite all' ultimo Tavolo Verde, prima del Consiglio regionale dove tra l’altro il Presidente Bardi annunciava la volontà di chiedere lo stato di emergenza, sono state disattese. Tale incoerenza tra quanto annunciato e quanto poi attuato compromette seriamente la capacità degli agricoltori di pianificare le proprie attività.
La mancanza di programmazione è evidente: senza la certezza di poter disporre dell'acqua necessaria, gli agricoltori si trovano nell'impossibilità di portare avanti le colture programmate, per le quali dovranno sostenere ingenti investimenti. La riuscita della campagna agricola resta, di fatto, legata esclusivamente all'incognita delle precipitazioni. Non si può sperare che piova per arrivare alla certezza della produzione!
Gravissima è l’ennesima l'esclusione del settore zootecnico dove tra l’altro non si parla più di misure di supporto così come annunciato: un comparto strategico per l'economia regionale che necessita anch'esso di garanzie sull'approvvigionamento idrico.
Infine, si evidenzia come parte della Basilicata - vulture/melfese o il lagronegrese - sia stata esclusa dalla possibilità di programmare colture autunnali/invernali, un'ulteriore limitazione che penalizza ulteriormente gli agricoltori e compromette la diversificazione delle produzioni così come grave escludere chi, anche nel rispetto delle norme comunitarie, l'anno scorso non ha fatto la prenotazione.
Confagricoltura Basilicata chiede con urgenza un intervento risolutivo da parte delle istituzioni regionali per ristabilire chiarezza, garantire l'accesso all'acqua per tutti i settori e territori interessati e definire una programmazione seria e trasparente che possa salvaguardare il futuro dell'agricoltura lucana.
TAVOLO VERDE PUGLIA E BASILICATA E COMITATI PER IL METAPONTINO
BARDI, CICALA, MUSACCHIO E COLDIRETTI:I BECCHINI DELL'AGRICOLTURA METAPONTINA
La nuova disposizione Prenotazione irrigua colture autunno -vernine del 25 luglio a firma di Musacchio, che impone la riduzione del 30x cento delle superfici per le colture autunno-vernine irrigue che si somma al 50x cento delle primaverili-estive rappresenta un ulteriore colpo alla capacità produttiva del Metapontino, ovvero una ulteriore limitazione di investimenti e di produzioni di beni agro alimentari destinati ai mercati nazionali ed europei. Di fatto viene impedito ai produttori agricoli di produrre e di organizzarsi e concorrere a creare ricchezza e occupazione e a svolgere quella funzione sociale propria dell'impresa agricola all' interno della Regione Basilicata. La ragione va ricercata nella incapacità della classe politica e governativa regionale e nella classe dirigente del Consorzio di Bonifica che non hanno saputo o voluto governare, gestire e distribuire la fondamentale risorsa idrica ad uso irriguo, non perché non v'è né sia a sufficienza, ma perché non l'hanno saputo governare così come si conviene per un bene limitato, ma Comune e di interesse pubblico.
Colpa gravissima ed imperdonabile per un Paese e per una Regione che si vantano essere dei riferimenti Europei.
Cosa fare di fronte a tanta colpevole miopia e a cotanto sfasciume politico e morale?
Le forze sane della società dovrebbero rimuovere in tempi brevi almeno Cicala e i vertici del Consorzio di Bonifica; in secondo luogo procedere alla nomina di un Commissario ad acta per la gestione delle acque lucane in alternativa chiedere alla Meloni e a Salvini l’intervento della PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE: IL Metapontino si può ancora salvare, la Basilicata può Ancor essere salvata basta allontanare gli incapaci e i pregiudicati senza ulteriori indugi.
PROF F.M. MALVASI
COMITATO AGRI – SINNI MONTALBANO JONICO
BARDI (FORZA ITALIA) AGISCA E DICHIARI LO STATO DI EMERGENZA PER IL METAPONTINO E LA PROVINCIA DI MATERA
La Coldiretti di Mattia, Cicala, Caiata & co, tutti nemici del Metapontino, frenano Bardi per interessi. Marrese, Verri, Cifarelli, Mancini, difendano il proprio territorio.
I sindaci crumiri del metapontino si palesino e siano visibili.
Il Presidente Pittella sia da arbitro.
ENZO DEVINCENZIS





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