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| GIUSEPPE MUSACCHIO (FOTO LE CRONACHE LUCANE) |
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| LUCA PASQUARETTA (FOTO ANSA.IT) |
E’ caduta l’accusa di peculato per il giornalista Luca Pasquaretta, nato a Forenza (PZ) ma trasferitosi anni addietro a Torino, già portavoce di Chiara Appendino ai tempi in cui l'esponente del M5s, era sindaca del capoluogo piemontese. Accusa relativa ad una "consulenza per la realizzazione dell'ufficio comunicazione istituzionale" affidatagli, il 6 dicembre 2018 a Matera, dal Consorzio di bonifica della Basilicata. Nello stesso procedimento, altresì, anche la posizione dell’attuale presidente dell’ente, giuseppe Musacchio, allora amminsitratore unico, è stata archiviata.
Il Gip del Tribunale di
Matera, Roberto Scillitani, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto
per decreto l'archiviazione del procedimento perché "il fatto non
costituisce reato".
Il procedimento era stato trasmesso a Matera dai giudici di
Torino che, nell'ambito delle inchieste su Pasquaretta, avevano ravvisato nella
consulenza elementi di responsabilità penale.
Nella sua richiesta di archiviazione, il sostituto
procuratore Maria Christina De Tommasi, ha sottolineato che la consulenza
"non è mai stata una procedura di gara", ma "un affidamento
diretto" su scelta dell'amministratore unico Giuseppe Musacchio, che
secondo l'accusa aveva procurato l'incarico a Pasquaretta ottenendo in cambio
la possibilità di incontrare esponenti politici e di governo.
Contatti che per il sostituto procuratore De Tommasi, erano "del tutto compatibili con l'incarico affidato".



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