Da Matera ad Irsina a Tricarico. Questa la seconda giornata lucan di don Benoni Ambarus, don Ben, il nuovo vescovo delle diocesi di Marea – Irsina e di Tricarico. Dopo la concelebrazione nella Concattedrale di Irsina, infatti, il nuovo vescovo si è spostato nella diocesi di Tricarico dove ha ripercorso lo stesso schema di Matera: prima la visita alla casa per anziani, poi in piazza Garibaldi per il saluto alle autorità e, infine, in cattedrale per la solenne celebrazione eucaristica che ha segnato l’inizio ufficiale del suo Ministero Episcopale.
Per la chiesa Materana si è trattato di un evento di grande significato spirituale e comunitario. L’arrivo di Mons. Ambarus, nominato da Papa Francesco, rappresenta un nuovo inizio pastorale all’insegna della vicinanza, dell’ascolto e del servizio.
IL SALUTO ALLE AUTORITÀ
Egregio sindaco di Tricarico Paolo Paradiso, gentili sindaci dei comuni del territorio della Diocesi, distinte autorità civili e militari qui convenute!
Ringrazio per l’accoglienza ed il saluto che mi avete voluto riservare oggi, giorno dell’inizio ufficiale del mio ministero episcopale. Voi siete rappresentanti ed amministratori del bene comune, e venite definiti e presentati giustamente, come persone che spendono la loro vita al servizio dei cittadini. Coloro quindi che giorno per giorno sono chiamati ad essere sentinella, supporto, accompagnamento per ogni forma di necessità; facilitatori del convivere umano.
Senza pretendere di sostituirsi a voi, anche la Chiesa, comunità dei credenti, ha la stessa finalità. Lo dico con le parole di S. Paolo VI: “La Chiesa è immersa nella società umana, la quale, esistenzialmente parlando, la precede, la condiziona, la alimenta; e ciò costituisce, a ben osservare, un rapporto degnissimo e fecondissimo fra la Chiesa e il mondo. Sarà sul filo di questo rapporto che la Chiesa tesserà la sua prima trama col mondo; ella non sarà mai antisociale, antistatale, anticulturale e, aggiungiamo pure, antimoderna; la Chiesa non sarà mai forestiera là dove metterà radice, perché la Chiesa sorge dall’umanità; è l’umanità stessa elevata ad un grado superiore di vita nuova”.
Ecco, permettetemi di aggiungere poche parole a questo pensiero ricco di Paolo VI. Siamo inseriti nella società, siamo collaboratori del bene comune, e non desideriamo vivere nessun atteggiamento “anti”: antisociale, antistatale, anticulturale o antimoderna. Crediamo nell’umanità bella e ricca, crediamo fortemente nella grandezza di ogni essere umano e non siamo disposti a rinunciare a nessuna persona, a partire dalle categorie che a volte potrebbero essere “gli scarti” della società.
Nel Salmo ottavo preghiamo: “Oh Signore, se guardo il tuo cielo, opera delle tue mani, che cosa è l’uomo perché te ne curi, il figlio dell’uomo perché te ne dia pensiero? Eppure lo hai fatto poco meno degli angeli”. Ecco, nella fede cristiana non crediamo che l’uomo non è poco meno degli angeli, ma più degli angeli; è figlio di Dio! Ed è per questo che come Chiesa siamo esperti nell’umanità e facilitatori della vita e del senso della vita. Perché ogni persona umana ha origini divine ed in ogni ambiente e dinamica del convivere umano desideriamo immettere la vita divina, cioè un senso più ampio di vita.
E su questo sfondo d’impostazione di pensiero, assicuro a voi amministratori, che saremo collaboratori leali per il bene comune, perseguendo sempre più il tutto con criteri di giustizia e non di elemosina, di uguaglianza e non di prepotenza, di attenzione e non di distrazione, né tantomeno di interessi personali. Ma è altrettanto ovvio, e sono sicuro che su questo siamo d’accordo, che la collaborazione è e rimane anche sul registro della franchezza e della vigilanza profetica.
Grazie per quello che fate nel vostro servizio quotidiano, per la generosità del vostro lavoro, tante volte poco riconosciuto e gratificato. Vi assicuro che al Signore non sfugge nessun vostro gesto di bene e di umanità autentica. E più i gesti sono piccoli e sconosciuti, più al Signore sono preziosi!
+ BENONI AMBARUS
ARCIVESCOVO ELETTO DI MATERA-IRSINA
VESCOVO ELETTO DI TRICARICO

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