Una nostra lettrice. Lucia Montagna, di Nova Siri, ci ha esternato tutti i problemi che una figlia deve affrontare per assistere a domicilio la madre, gravemente ammalata, allettata, in stato vegetativo. La nostra follower ci ha inviato una lettera aperta indirizzata al suo concittadino, assessore regionale alla salute della Basilicata, Cosimo Latronico, ed una successiva integrazione. Pubblichiamo entrambe in maniera integrale essendo, a nostro giudizio fortemente esaustive delle grandi difficoltà che si debbono affrontare in questa Regione per assistere a casa un proprio caro.
LA LETTERA APERTA DI LUCIA MONTAGNA ALL’ASSESSORE COSIMO LATRONICO
OGGETTO: RICHIESTA DI ATTENZIONE AI SERVIZI DOMICILIARI PER I MALATI IN BASILICATA
Gentile Assessore,
mi permetto di scriverle questa lettera aperta per esprimere la mia profonda preoccupazione riguardo ai servizi domiciliari per le persone malate nella nostra Regione. È ormai evidente che il supporto per le famiglie che si trovano ad affrontare la gestione di un ammalato a casa è insufficiente e, in molti casi, inadeguato.
La possibilità di ricevere assistenza domiciliare non dovrebbe essere un privilegio, ma un diritto garantito a tutti coloro che ne hanno bisogno. Tuttavia, le attuali risorse e i servizi offerti sembrano non tenere conto delle reali esigenze delle famiglie, costringendo molte persone a fare i conti con una situazione insostenibile.
La gestione della malattia a casa non è solo una questione di scelta personale, ma rappresenta un vero e proprio atto d'amore e responsabilità nei confronti dei propri cari. Tuttavia, senza un adeguato sostegno, questo diventa un compito gravoso e, a volte, impossibile da sostenere.
Chiedo quindi un intervento concreto per migliorare i servizi domiciliari, affinché tutte le famiglie possano avere accesso a un'assistenza adeguata e professionale. Investire in questi servizi non solo allevierebbe il carico sulle famiglie, ma contribuirebbe anche a una migliore qualità della vita per i malati, permettendo loro di rimanere nel proprio ambiente familiare.
Confido in un suo intervento e in una presa di coscienza della situazione, affinché si possano adottare misure efficaci a sostegno di chi si trova in difficoltà.
La ringrazio per l'attenzione e resto a disposizione per un eventuale confronto. La ringrazio per l'attenzione e resto a disposizione per un eventuale confronto.
CORDIALI SALUTI LUCIA MONTAGNA
L’INTEGRAZIONE ALLA PRECEDENTE NOTA
Caro Dott. Mele, le invio una integrazione riguardo alla lettera aperta che ho inviato all'assessore Latronico per l'assistenza domiciliare. Mi sto facendo portavoce anche di altre situazioni poiché avevo richiesto un supporto per aiutare la badante a lavare mia madre, considerando che lavoro e sono monoreddito. Purtroppo, mi sono stati concessi solo due giorni alla settimana di assistenza. Fino a circa 15-20 giorni fa la badante riusciva a lavare mia madre da sola ma ora la situazione è peggiorata e necessita di ulteriore aiuto. Sono andata al distretto sanitario, dove mi hanno detto di contattare una responsabile; ho provato a telefonarle, ma non ho mai ricevuto risposta per verificare se potesse integrare gli altri giorni come richiesto dal medico curante. Ho dovuto quindi assumere una signora per aiutare la badante.
Inoltre, ogni quattro mesi è necessario rinnovare il piano dalla nutrizionista per alcuni alimenti integrativi prescritti da specialisti. Nel caso occorre andare a Matera poiché la dietologa non viene più all’ospedale di Policoro come in passato. Per questo debbo affrontare viaggi e lunghe attese. È come se mia madre avesse una malattia che guarisce dopo quattro mesi e non ha più bisogno di assistenza. Mia madre ha demenza vascolare e non riconosce più nessuno, trovandosi in uno stato vegetativo.
LUCIA MONTAGNA


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