PUGNI
NELLO STOMACO IL MAGAZZINO-RUDERE DA ANNI, IL GABBIOTTO DOVE È STATO TROVATO IL
CORPO IN AVANZATO STATO DI DECOMPOSIZIONE DI UN UOMO, I BAGNI E LA SALA DI
ASPETTO CHIUSI, I PENDOLARI AL FREDDO E AL GELO. DAI CARIELLO, DATTI DA FARE! DI SEGUITO IL NOSTRO ARTICOLO ODIERNO E QUELLI DEL 24.11.2014, DEL 7.12.2017 E
DEL 3.11.2022
LA "CARTOLINA" DI SCANZANO JONICO PER CHI PASSA IN TRENO |
BAGNI PUBBLICI CHIUSI |
SALA DI ATTESA SERRATA CON LUCCHETTO |
SCANZANO JONICO – Della serie: riuscirà il sindaco Pasquale Cariello dove non sono riusciti tutti i suoi predecessori? In cosa? Nel realizzare un vecchio sogno del sottoscritto fatto proprio da tutti i suoi predecessori. Che, però, non sono mai riusciti a realizzarlo. Di cosa si tratta? Si tratta di realizzare un terminal travel nella stazione ferroviaria. Cos’è un terminal travel? E’ il superamento del terminal bus. A Scanzano ci sono le condizioni per far arrivare nella stessa struttura treni, quei pochi che vi si fermano, bus di linea e non e scolastici, taxi e altri mezzi pubblici. Bus che ora fermano in più siti, senza pensiline, pericolosi, senza sale adi attesa o, men che meno, bagni pubblici. Stessa situazione per il trasporto scolastico sparso dappertutto coi nostri ragazzi in attesa al freddo e al gelo. Allora? Ci pensate ad una stazione ferroviaria con sala di attesa e bagni aperti, con un servizio pubblico (bar, edicola, sala tabacchi) e magari una agenzia di viaggio da affidare a privati? E ci pensate ad un piazzale rimesso a nuovo trasformato in parcheggio anche per i bus scolastici oggi parcheggiati dappertutto? Dopo aver demolito quel pugno nello stomaco (che cartolina diamo di Scanzano Jonico ai viaggiatori delle ferrovie dello Stato!) del vecchio deposito incendiato alcuni anni fa, degradato, pericoloso. CI PENSI SINDACO CARIELLO AD UN TERMINAL TRAVEL CUORE PULSANTE DI ARRIVI E PARTENZA DA E PER SCANZANO JONICO?
Se l’idea ti va, come andò a Mario Altieri, Salvatore Iacobellis, ed altri amministratori a cui la proposi, datti da fare. Convoca la proprietà della Stazione e delle aree circostanti. Chiedi l’abbattimento urgente del deposito-rudere e la costruzione di un parcheggio, la concessione (se il Comune non ce l’ha) dei locali al piano terra per farne servizi pubblici! Dai, non aspettare oltre. E se servono un po' di soldi “bussa” ai tuoi amici alla Regione!
RIUSCIRA’ PASQUALE CARIELLO A REALIZZARE A SCANZANO JONICO IL TERMINAL TRAVEL?
FONTE
FILIPPOMELE.BLOGSPOT.COM 24.11.2014
STUDENTI E PENDOLARI CHIEDONO UN VERO TERMINAL PER I BUS
SCANZANO JONICO. SONO IN CENTINAIA CHE, OGNI GIORNO, DEVONO ASPETTARE I MEZZI SOTTO OGNI TEMPO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 24.11.14
SCANZANO JONICO - “Con quest'acqua e questo vento”, cantava una vecchia canzone. Che potrebbe adattarsi alla situazione a cui d'estate e d'inverno sono costretti quanti si spostano in pulman. Sotto il sole cocente o la pioggia battente od il freddo pungente nell'attesa del “bus dei desideri”. Il fatto è che da anni si parla, invano, di un terminal travel da ubicare nella cadente stazione ferroviaria occupata, per di più, da abusivi. La faccenda riguarda centinaia di viaggiatori. A cominciare dagli studenti che si recano ogni giorno a Montalbano Jonico o Marconia o Policoro o Nova Siri Marina per frequentare le scuole superiori. Ne abbiamo incontrati gruppi in piazza Zancanaro in attesa della “corriera” per Policoro ed altri nello spazio antistante la scuola media che aspettavano l'autobus per Montalbano Jonico. Ma non si tratta solo degli studenti pendolari. A rivendicare una sala di attesa, una biglietteria, la possibilità di servizi igienici decorosi, magari di un bar per un caffè, sono anche quanti utilizzano i pochi treni che ancora fermano qui o i pulman di grande percorrenza. Ed ecco una discrepanza. I mezzi che viaggiano per le citta del Nord, ad esempio della Inter Sai, si fermano, da qualche mese, nello spiazzo antistante il campo sportivo. Troppo pericoloso fermarsi davanti alla stazione di servizio Eni lungo la complanare sulla 106 Jonica. In quel sito, però, continua a fermarsi la navetta della Provincia che dal Metapontino raggiunge l'aeroporto di Bari Palese. Il pericolo non vale per tutti? Ma a prescindere dal posto dell'attesa il problema è l'assenza di una parvenza, almeno, di pensilina. Possibile che al Comune nessuno abbia pensato a questo problema? Problema già all'attenzione delle Giunte guidate da Mario Altieri e poi delle ultime guidate dal sindaco in carica Salvatore Iacobellis. Una speranza per il terminal travel nella stazione ferroviaria l'aveva fatta balenare l'ex assessore Antonio Ceruzzo, che circa 7 anni fa, fece redigere un progetto che fu presentato alla Regione. “Ma la Regione – ha spiegato Ceruzzo – ci chiese la titolarità o almeno un atto di comodato gratuito dello stabile rilasciatoci dalle Ferrovie dello Stato. Che non è arrivato. Il Comune ha in fitto la stazione. Un fitto improduttivo visto che la struttura, dopo essere stata utilizzata come uffici della società di riscossione Arit, ora è occupata da abusivi”.
IL SINDACO IACOBELLIS
“VEDO DUE SOLUZIONI PER RISOLVERE TUTTO”
SCANZANO JONICO - “Abbiamo due ipotesi di risoluzione del problema dell'attesa all'aria aperta dei pulman da parte di viaggiatori e studenti”. Lo ha detto il sindaco Salvatore Iacobellis dopo che gli abbiamo fatto vedere le foto dei ragazzi in piedi e delle signore sedute sui marciapiedi ad aspettare autobus. “Con le nuove norme dovremmo ottenere gratuitamente la proprietà della stazione ferroviaria. Che potremmo utilizzare per i treni e per i pulman a breve percorrenza. Per quelli a lunga percorrenza, invece, siamo in trattative col titolare di un'area adiacente alla Jonica per realizzare lì una struttura di attesa”. Ovviamente, è stato difficile per il primo cittadino dare dei tempi.
FONTE FILIPPOMELE.BLOGSPOT.COM 07.12.2017
SCANZANO JONICO. UN RUDERE IL MAGAZZINO DELLE FERROVIE DELLO STATO. E LA STAZIONE RISTRUTTURATA E' SENZA BAGNI NE' SALA DI ATTESA
VIAGGIATORI AL FREDDO ED AL GELO SOTTO UNA PENSILINA
SCANZANO JONICO – E' un rudere, da oltre sei anni, il magazzino delle Ferrovie dello Stato ubicato nei pressi della stazione ferroviaria di piazza Verdi. Stazione recentemente ristrutturata ma off limits per il pubblico senza sala di attesa né bagni per eventuali bisogni fisiologici. Così i pochi che ancora si avventurano a viaggiare in treno sono costretti ad attendere sotto a due pensiline, una esterna, una nei pressi dei binari. Questa è la situazione che abbiamo trovato nel nostro ennesimo “sopralluogo” ad una struttura che ha avuto una storia “sfortunata”. Eppure nel 1902 vi arrivò, addirittura, un presidente della Repubblica, Giuseppe Zanardelli. Poi, la “Scanzano Jonico-Montalbano Jonico” ha vissuto la sua vita sino a quando, negli anni '90, l'amministrazione guidata da Mario Altieri, sulla scorta di una convenzione con le FFSS, l'adibì ad uffici della concessionaria dei tributi locali Ritrimat. Sino al trasferimento, anni dopo, in altri ambienti di questa società mista poi chiusa. Stazione e spazi annessi entrarono nel loro periodo più “buio”: sede della ditta vincitrice dell'appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani. Il piazzale diventò parcheggio per i mezzi della Tradeco di Altanura con il magazzino a far da corollario. Compattatori, cassonetti, lavacassonetti facevano bella mostra di se a quanti si affacciavano ai finestrini dei pochi treni che circolavano e circolano sulla tratta Metaponto-Sibari. E vi risparmiamo gli “olezzi”. Allora? Allora accadde che nella notte del 6 marzo 2011 un incendio distrusse un camion e una spazzolatrice, acquistati di recente dalla ditta, custoditi all’interno del magazzino. Il tetto del deposito, con travi in legno, fu arso dalle fiamme e buona parte della struttura, quando i lavori di spegnimento erano ancora in corso, crollò. Insomma, si trattò anche in quel caso di uno dei tanti incendi, fortemente indiziati di dolo, che qualcuno definì “fuocherelli”. Incendio su cui indagò la Polizia di Stato. Da quella notte il magazzino-rudere è ancora lì, in bella evidenza. E pensare che a pochi metri, di fronte, passa la via Pietro Nenni per il mare e che vi sono edifici abitati ed anche accorsati esercizi ed uffici pubblici. Evidentemente il “pugno nello stomaco” di quella visione, a forte pericolo crollo, senza alcuna recinzione di protezione anche per gli addetti alle Ferrovie che spesso lavorano nel piazzale, non dà fastidio a nessuno. Come non dà fastidio a nessuno il fatto che una stazione ferroviaria sia completamente chiusa all'uso pubblico. Inferriate, infatti, impediscono l'accesso al locale dove una volta c'erano i servizi igienici. Ed inferriate chiudono i locali dove una volta c'erano la biglietteria e la sala di aspetto. Vecchi tempi che furono. Zanardelli si rivolterà nella sua tomba.
IL SOGNO DEL TERMINAL TRAVEL
SCANZANO JONICO – La Gazzetta, a più riprese, ha affrontato il problema della mancanza di un terminal bus. I viaggiatori, sia su pullman a lunga percorrenza, sia pendolari per i centri vicini, sia del servizio di trasporto locale, sono costretti ad attendere all'aperto, al sole cocente od al freddo ed al gelo. Alcuni proposero: perchè non realizzare nella stazione ferroviaria un “terminal travel”? Una struttura, cioè, terminale non solo agli autobus ma anche ai treni. Con locali per servizi pubblici (bar, biglietteria, edicola, e quant'altro) e sala di attesa. Il piazzale adiacente, poi, come parcheggio e manovra. Alcune Giunte comunali degli ultimi 20 anni ci hanno tentato. Senza riuscirci. Chissà che quella in carica, guidata da Raffaello Ripoli, non voglia riprendere in considerazione l'idea. |
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FONTE FILIPPOMELE.BLOGSPOT.COM 03.11.2022
GIOVEDÌ 3 NOVEMBRE 2022
ULTIMORA. SCANZANO JONICO. RITROVATO CADAVERE DI UN UOMO NELLA STAZIONE FERROVIARIA
SUL POSTO UOMINI E MEZZI DELLA POLIZIA DI STATO. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE
Il cadavere di un uomo è stato rinvenuto negli ambienti della stazione ferroviaria Scanzano Jonico-Montalbano Jonico. L’allarme è stato dato attorno alle ore 15. Sul posto uomini e mezzi della Polizia di Stato del Commissariato di Policoro. Dai primi accertamenti di tratterebbe del corpo senza vita di uno straniero, forse un bracciante agricolo. La salma sarebbe stata trovata in un gabbiotto annesso alla stazione ferroviaria.
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