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mercoledì 13 marzo 2024

CONSORZIO DI BONIFICA DI BASILICATA. SCONTRO DURISSIMO SULLA RICONFERMA DI MUSACCHIO AD AMMINISTRATORE UNICO. PESSOLANI (COLDIRETTI) RESPINGE IL “SILURO” CONTRO L’ATTUALE NUMERO 1 DELL’ENTE LANCIATO NEI GIORNI SCORSI DAI SINDACI DI POLICORO, BIANCO, E FRANCAVILLA IN SINNI, CUPPARO: “MALDESTRO TENTATIVO DI CONDIZIONAMENTO ED INGERENZA POLITICA”

MA BIANCO ATTACCA ANCORA SULLA POSSIBILE RICONFERMA DI MUSACCHIO: “L’AMMINISTRATORE UNICO VENGA SCELTO ALL’INTERNO DELL’ASSEMBLEA. SERVE UNA NUOVA GOVERNANCE DEL CONSORZIO”. DI SEGUITO LA RISPOSTA DELLA COLDIRETTI AL BIANCO E CUPPARO E IL COMUNICATO DEL SINDACO DI POLICORO  



 
ROMANO CUPPARO

ENRICO BIANCO

GIUSEPPE MUSACCHIO

ANTONIO PESSOLANI
FONTE CONTIVATORI DIRETTI BASILICATA

PROT. N. 05 /2024 DEL 13-03-2024

 

NOTA INVIATA DAL PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI BASILICATA

ING. ANTONIO PESSOLANI A

-         SINDACI DI POLICORO, ENRICO BIANCO; DI FRANCAVILLA IN SINNI, ROMANO CUPPARO;

-         AL PRESIDENTE DELLA REGIONE VITO BARDI; E A MICHELE BUSCIOLANO, COMPONENTE ASSEMBLEA DESIGNATO DAL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE;

-         ALLE ORGANIZZAZIONI PROFESSIONALI AGRICOLE;

-         AI SINDACI DEI COMUNI CONSORZIATI;

-         AI COMPONENTI DELL’ASSEMBLEA CONSORTILE.

OGGETTO: NOTA DATATA 7.3.2024 DEI SIGG. SINDACI DEL COMUNE DI FRANCAVILLA IN SINNI E DEL COMUNE DI POLICORO AD OGGETTO “ART. 20 L.R. 1/2017 E ART. 28 STATUTO CONSORZIO DI BONIFICA DI BRADANO E METAPONTO – ASSEMBLEA CONSORTILE – ELEZIONE NUOVO ORGANO AMMINISTRATIVO”. (DA NOI PUBBLICATA IL 9 MARZO SCORSO E LEGGIBILE CLICCANDO SUL LINK https://filippomele.blogspot.com/2024/03/consorzio-di-bonifica-della-basilicata.html, NDR)

RISCONTRO.

Con nota di cui all’oggetto dobbiamo constatare un ennesimo tentativo di condizionamento ed ingerenza politica nelle vicende del Consorzio di Bonifica, questa volta per mano dei Sindaci dei comuni di Policoro e (del solito!) Francavilla sul Sinni.

Dopo tante vicende registrate, negli ultimi anni, sfociate in tentativi di gettare discredito su una struttura fondamentale per la vita della Regione Basilicata e per l’intera agricoltura, oggi è arrivato il momento di fare ulteriormente chiarezza.

Non possiamo consentire nessuna “invasione di campo” e sentiamo la responsabilità e l’obbligo di difendere sia l’autonomia dell’Assemblea - i cui componenti, per la stragrande maggioranza appartenenti alla nostra Organizzazione, non avranno faticato a costatare con immediatezza l’assoluta inopportunità ed illegittimità sia dell’iniziativa in se e sia dei principi giuridici (i giuristi ci scuseranno) espressi nella nota in commento - e sia dei principi informatori della riforma del 2017 con la quale, finalmente ed anche grazie al contributo determinante della Coldiretti, si è voluto affermare un principio chiarissimo, ovvero che l’amministrazione di un ente come il Consorzio di Bonifica, con le importantissime competenze affidate dalla stessa legge 1/2017, possa essere affidata anche a manager e/o professionisti non consorziati e/o appartenenti alle amministrazioni locali.

Andando nel merito delle “argomentazioni” riportate nella nota che si riscontra (chiaramente finalizzata ed altrettanto chiaramente e malamente ispirata da qualche consigliere fraudolento) si osserva quanto segue.

Con la nota in oggetto indicata i sindaci di Policoro e Francavilla in Sinni offrono un’interpretazione degli art. 20 della L.R. n. 1/2017 e 28 dello Statuto del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto del tutto soggettiva e palesemente violativa sia del dettato letterale della normativa e sia, si ripete, dello stesso spirito della legge 1/2017, tesa ad affermare il principio secondo il quale “l’organo amministrativo (Amministratore Unico o Consiglio di Amministrazione) DEBBA ESSERE espressione unicamente dell’Assemblea ossia nominato tra i 35 suoi membri eletti (n. 30/iscritti nei ruoli di contribuenza), nominati (n. 4/Conferenza dei Sindaci) o designati/nominati (n. 1 Regione) in quanto i soli soggetti legittimati per legge ed unici appartenenti all’organo competente “elettivo” ossia all’Assemblea!!!” (cfr. enfasi contenuta nel testo originario).

Come ulteriore corollario della data interpretazione, soggiungono che “l’organo amministrativo PUO’ e DEV’ESSERE espressione unicamente non solo dell’Assemblea elettiva, ossia nominato tra i 35 suoi componenti, ma bensì individuato tra gli elettivi iscritti nei ruoli di contribuenza in quanto detentori – per legge – della maggioranza assoluta!!!” (cfr. enfasi riproposta nel testo originario).

A conclusione si chiede al Sig. Presidente Bardi ovvero al Dott. Busciolano di “garantire la legittimità della nomina – ex art. 20 “Poteri dell’assemblea” L.R. 1/2017 – del nuovo Organo Amministrativo (Amministratore unico o C.d.A.) del Consorzio di Bonifica della Basilicata”.

Il tentativo, si ripete, è maldestro. Come è noto il Consorzio di Bonifica della Basilicata è retto dalla Legge Regionale n. 1/2017 (atto normativo e fonte primaria di diritto) e, ai sensi dell’art. 34, comma 5, lett. a), dallo statuto del disciolto Consorzio di Bonifica Bradano e Metaponto vigente al 31.12.2017, “salvo che per le norme in contrasto con la presente legge”.

Orbene, lo statuto del disciolto Consorzio di Bonifica Bradano e Metaponto (che è bene ricordare assurge ad atto normativo e fonte secondaria di diritto), riflette in maniera puntuale i principi contenuti nella vecchia legge regionale n. 33/2001 la quale, appunto, stabiliva che l’organo di gestione amministrativa era attribuito al “Comitato di Coordinamento” i cui componenti dovevano essere eletti in seno al “Consiglio dei Delegati” (artt. 16 e 18), il tutto in linea con i precedenti modelli organizzativi che delimitavano la sfera di attività del Consorzio di Bonifica ai soli interventi nel campo della bonifica e relative opere.

Con la legge regionale n. 1/2017 la regione Basilicata ha inteso, invece, dare voce al nuovo indirizzo normativo generale che vede i consorzi di bonifica impegnati anche in compiti non strettamente legati alla bonifica in senso stretto ma, più in generale, alla “difesa e valorizzazione del territorio rurale” coordinando le proprie attività “con le altre azioni per la gestione delle risorse idriche e del territorio” [cfr. art. 1, comma 3; si pensi anche alla “forestazione” di cui all’art. 7 e a tutti gli interventi diffusi sul territorio finalizzati all’efficientamento e alla messa in sicurezza delle infrastrutture idriche primarie (grandi adduttori, dighe e invasi, grandi derivazioni)].

In linea con questo nuovo contesto, con mission e ruoli cambiati, il legislatore regionale con la citata legge n. 1/2017 ha inteso modernizzare l’impianto normativo riformando integralmente il modello di governance per renderlo più adeguato alle nuove sfide e responsabilità, prevedendo espressamente la possibilità che l’amministrazione sia affidata anche a manager o professionisti esterni al contesto consortile, in generale, e assembleare nello specifico.

Infatti, mentre nel previgente assetto normativo il legislatore regionale ha espressamente sancito che il “Comitato di Coordinamento” (assimilabile all’attuale amministratore unico/consiglio di amministrazione) fosse composto esclusivamente di appartenenti al Consiglio dei Delegati (di cui 15 eletti dall’Assemblea e 5 dalle Comunità Montane e dai Comuni) (art. 16 l.r. 33/2001), con la riforma del 2017 lo stesso legislatore ha statuito all’art.20, comma 1, che “Il Consorzio è amministrato da un amministratore unico o da un Consiglio di Amministrazione composto da 3 a 5 membri i quali possono essere scelti anche tra non consorziati”.

Norma che non può che essere interpretata nel senso che l’Organo Amministrativo può essere composto da soggetti non consorziati esterni/estranei al Consorzio e, quindi, anche all’Assemblea.

A ciò trovando conferma:

a) nel tenore letterale della disposizione;

b) nella circostanza che le specifiche norme statutarie del disciolto Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto in siffatta materia non si applicano per evidente antinomia con la fonte normativa primaria come, peraltro, previsto dall’art. 34, comma 5, lett. a), della L.R. n. 1/2017;

c) nei principi sopra esposti sui nuovi ruoli dei Consorzi di Bonifica;

d) nella semplice ma efficace ulteriore circostanza che se si volesse accedere, per assurdo, all’idea che possono essere nominati quali componenti non consorziati i soli rappresentanti della “Conferenza dei Sindaci” ovvero il rappresentante “nominato dal Presidente della Regione” in quanto facenti parte dell’assemblea, si arriverebbe al paradosso che la norma non potrebbe mai essere applicata sia perché vi osta anche il D. Lgs. n. 39/2013, sia perché, nel caso del componente di nomina regionale, quest’ultimo ricadrebbe anche nell’ipotesi di ineleggibilità;

e) ed ancora nell’ipotesi in cui i cinque nominati dalla Conferenza dei Sindaci e dal Presidente della Regione fossero anche dei consorziati il chiaro inciso contenuto nell’art.20 comma 1 sarebbe privo di qualsivoglia significato.

A non sottacere, infine, del fatto che proprio l’inciso “non consorziati” nella sua semplicità e linearità rende meglio di chiunque altro il sopra delineato concetto.

E, comunque, si ribadisce che, proprio ai sensi del più volte citato art. 34, comma 5, lett. a), della legge n. 1/2017, le disposizioni del vecchio statuto del Consorzio di Bonifica Bradano e Metaponto riguardanti l’organo amministrativo non possono trovare applicazione perché riferite ad un modello organizzativo riformato integralmente con conseguente palese contrasto delle stesse (norme statutarie riproducenti la vecchia normativa) con il nuovo assetto normativo voluto con la riforma.

Infatti la norma statutaria enfaticamente ed improvvidamente citata dai sindaci di Policoro e Francavilla sul Sinni (art.28) riproduce pedissequamente il contenuto dell’art. 16 della precedente e non più in vigore legge regionale n. 33/2001 e tanto basta per chiudere ogni discussione.

Infine va ricordato ai firmatari della nota ed ai loro consiglieri che la Regione ha già dato una corretta interpretazione del sistema normativo vigente nel momento in cui dopo aver, a nostro parere illegittimamente, sostituito in Assemblea l’Avv. Musacchio con il Dott. Busciolano, ha ritenuto correttamente e legittimamente che l’Avv. Musacchio potesse continuare a svolgere il ruolo di amministratore unico pur non rivestendo più anche il ruolo di componente dell’Assemblea.

Tanto modestamente si deve, si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti.

IL PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI BASILICATA

ING. ANTONIO PESSOLANI


FONTE UFFICIO STAMPA COMUNE DI POLICORO

CONSORZIO DI BONIFICA, SINDACO BIANCO: “VENGA SCELTO ALL’INTERNO DELL’ASSEMBLEA. UNA NUOVA GOVERNANCE E UNA ‘VISIONE’ ANCHE SUL METAPONTINO”

Si chiede discontinuità e l’obbligo di rispettare il codice normativo che disciplina il Consorzio di Bonifica, facendolo di fatto tornare in mano agli agricoltori che dovranno essere sempre più protagonisti del cambiamento. Questo in sintesi il contenuto di una pec, protocollata nei giorni scorsi, in cui il Sindaco di Policoro, Enrico Bianco, e il primo cittadino di Francavilla in Sinni, Romano Cupparo, hanno chiesto al Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi e a tutti i rappresentanti istituzionali coinvolti, di formare una “governance” nuova per il Consorzio di Bonifica chiedendo che la scelta ricada all’interno dell’Assemblea, composta da 35 membri, che si riunirà questo venerdì, 15 marzo, per l’elezione del nuovo Amministratore Unico o Consiglio di Amministrazione. Questa scelta, infatti, deve essere unicamente espressione dell’Assise che deve nominare un membro dal suo interno, rispettando la legge regionale e lo Statuto del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto che prevede che l’elezione riguardi, solo ed esclusivamente, i soggetti legittimati per legge, unici appartenenti all’organo competente elettivo, ossia all’Assemblea. Una presa di posizione che va in controtendenza all’attuale dirigenza del Consorzio che negli ultimi anni è stata in carico dell’avvocato Giuseppe Pio Musacchio, da sempre esterno all’organizzazione, poiché non eletto, e - vox populi - possibile riconfermato Amministratore. “Chiediamo che venga rispettata la normativa - commenta il Sindaco Bianco - che, tra l’altro, potrebbe portare nuova linfa all’intero organismo consortile. La fase de “l’uomo giusto per tutte le stagioni” non funziona più. E’ necessario rinnovare la governance, ricondurre agli agricoltori la responsabilità delle scelte e rilanciare, in termine di investimenti e di visione, il Consorzio di Bonifica, soprattutto rispetto alle esigenze del Metapontino. Viste le ultime proteste del mondo agricolo, bisogna fare qualcosa di più”, conclude il primo cittadino.

POLICORO, 13.03.2024

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