Visualizzazioni totali

lunedì 24 giugno 2024

REGIONE BASILICATA. IL CONSIGLIO DEL 26 GIUGNO SPOSTATO AL 5 LUGLIO. GLI INTERESSI DEI LUCANI IN SECONDO PIANO RISPETTO AGLI ACCORDI POLITICI DI CENTRODESTRA, AZIONE, ITALIA VIVA

ED IL CENTROSINISTRA GRIDA ALLO “STRAPPO ISTITUZIONALE”

 

La riunione del Consiglio regionale della Basilicata già definita nella prima riunione svoltasi dopo le elezioni del 21 e 22 aprile scorso è stata spostata al 5 luglio prossimo. La richiesta è arrivata dai consiglieri del centrodestra a poche ore dalla vittoria del centrosinistra nel ballottaggio per il Comune di Potenza. Ballottaggio conclusosi con l'elezione del nuovo sindaco, Vincenzo Telesca, e la sconfitta, pesantissima, di Francesco Fanelli, già vicepresidente della Giunta regionale nella scorsa legislatura.

L'assemblea ha all’ordine del giorno l’elezione dell'Ufficio di presidenza. Che, in genere, avviene quando i tasselli della Giunta sono ormai posizionati. Evidentemente, le cose, soprattutto dopo la cocente sconfitta di Potenza, non stanno così. Da qui il rinvio. A due mesi dalle elezioni del 21 e 22 aprile scorso, dunque, non pare ci sia accordo per l’avvio del nuovo Bardi bis. Che dicono Azione ed Italia Viva?

LA RICHIESTA DI AGGIORNAMENTO DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO REGIONALE PREVISTA PER IL 26 GIUGNO

I consiglieri regionali Aliandro, Casino, Cicala, Fazzari, Latronico, Morea, Napoli, Pepe, Pittella, Polese, Tataranno, vista la legge Statutaria regionale n. 1/2016 e s.m.i.; vista la Delibera di Consiglio regionale n.665/2024; visto il nuovo Regolamento interno del Consiglio regionale; richiamata la seduta di insediamento del nuovo Consiglio regionale tenutasi in data 13 giugno 2024 ed il successivo aggiornamento al giorno 26 giugno; considerato il turno di elezioni amministrative che ha coinvolto ben 52 Comuni della Regione tra cui il Comune capoluogo e le concomitanti Elezioni europee che hanno impegnato fino al 9 giugno scorso tutte le forze politiche locali e nazionali; considerata la mole di incontri politici nazionali connessi all’insediamento del nuovo Parlamento europeo eletto durante la tornata elettorale dell’8 e 9 giugno 2024; considerata la tornata elettorale di ballottaggio nella città di Potenza; rilevato il concomitante svolgimento di avvenimenti di carattere istituzionale straordinario a livello nazionale che hanno impegnato i leader politici nei giorni precedenti;

Chiedono

l’aggiornamento della data prevista per la prossima seduta del Consiglio regionale del 26 giugno al 5 luglio 2024, per consentire alle forze politiche di completare la fase di confronto iniziata nei giorni precedenti ma resa complessa dai molteplici avvenimenti oggettivi sopra citati.

I CONSIGLIERI REGIONALI DI CENTROSINISTRA: “LA DECISIONE UNILATERALE DEL CENTRODESTRA DI SPOSTARE LA SEDUTA DEL CONSIGLIO REGIONALE AL PROSSIMO 5 LUGLIO RAPPRESENTA UN VERO E PROPRIO IMMOTIVATO STRAPPO ISTITUZIONALE”

La decisione unilaterale del centrodestra di spostare la seduta del Consiglio regionale al prossimo 5 luglio rappresenta un vero e proprio immotivato strappo istituzionale. Evidentemente la sconfitta elettorale di Potenza brucia terribilmente, ma la maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale non è padrona della Basilicata e non si può permettere di procrastinare ulteriormente l’inizio reale della legislatura senza aver avuto neanche l’accortezza di condividerla con l’intero Consiglio regionale. È quanto dichiarano i consiglieri di minoranza in Consiglio regionale di Basilicata.
Il Consiglio regionale, nella sua sovranità, aveva deciso di aggiornarsi a mercoledì 26 giugno. Nessuno, neanche Bardi e tanto meno il Consigliere anziano Cupparo, anche se compulsati dalla maggioranza, hanno il potere di sostituirsi alla volontà del Consiglio. Sono evidenti i problemi di equilibrio politico all’interno della maggioranza che, pertanto, non riesce a trovare la cosiddetta quadra. Ma restiamo interdetti nel dover assistere impotenti insieme ai lucani di fronte a questo menefreghismo del centrodestra che lascia la Basilicata da oltre tre mesi senza un governo regionale nel pieno delle proprie funzioni ed approva atti dalla dubbia legittimità. Bardi è letteralmente scomparso dalla scena politica lasciando la Basilicata allo sbando. Un atto di viltà politica ed egoismo politico che non ha precedenti nella storia della Basilicata. Ci sono emergenze serie nella sanità, in agricoltura, nell’industria, ed invece assistiamo ad atti di arroganza politica contro le esigenze dei lucani. Bardi dimostri con i fatti di avere a cuore gli interessi dei lucani e si liberi immediatamente del fardello che lo tiene incatenato alla voracità del centrodestra. 

Nessun commento:

Posta un commento