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giovedì 13 giugno 2024

REGIONE BASILICATA. UN FLOP LA PRIMA RIUNIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE. LA MAGGIORANZA DI CENTRODESTRA RINVIA L’ELEZIONE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA AL 26 GIUGNO

CONTRARIA L’OPPOSIZIONE DI CENTROSINISTRA: “NO ALLA NOMINA DELLA GIUNTA DOPO IL BALLOTTAGGIO AL COMUNE DI POTENZA”. AUGURI UNANIMI DI PRONTA GUARIGIONE AD ANGELO CHIORAZZO


VITO BARDI

FRANCESCO CUPPARO

ALESSIA ARANEO

MARCELLO PITTELLA

POTENZA – Dodicesima legislatura della Regione Basilicata al via. Alle 12.15 il consigliere anziano che ha preseduto i lavori, Francesco Cupparo, ha messo ai voti il primo punto all’ordine del giorno: la convalida provvisoria degli eletti. Approvato con 19 voti (assenti il consigliere Giovanni Vizziello e Angelo Chiorazzo). A proposito del leader di Basilicata Casa comune tutti gli intervenuti, a cominciare dal presidente Vito Bardi, hanno rivolto auguri di pronta guarigione a Chiorazzo auspicando la sua presenza a breve in aula.

Al secondo punto all’ordine del giorno, l’elezione del Presidente del Consiglio e dell’Ufficio di Presidenza, ecco l’empasse. E’ stato il consigliere Cosimo Latronico, a nome della maggioranza, a chiedere “responsabilità” ai suoi colleghi chiedendo un rinvio al 26 giugno prossimo. “Non si tratta – ha detto l’esponente di FdI – di un tempo di sospensione ma di lavoro”. Richiesta fatta propria dal governatore Bardi. Ma ecco il “fuoco di fila” di no da parte dell’opposizione. Roberto Cifarelli (Pd): “Diciamo no al rinvio dopo che sono passati 90 giorni dalle elezioni. E diciamo no alle decisioni dopo il ballottaggio al Comune di Potenza mentre non sappiamo come sia stato chiuso, se è stato chiuso, il buco nella sanità”. No al rinvio, motivato con i tanti problemi aperti della Regione, anche da Vizziello (Basilicata Casa comune), giunto in leggero ritardo in Consiglio; Viviana Verri (M5s); e Piero Lacorazza (Pd). “Il rinvio è una normale situazione politica – ha spiegato Marcello Pittella (Azione) – verificatasi in altre occasioni. Non dobbiamo meravigliarci. Non è uno scandalo riconvocarci al 26 giugno. E non c’entrano nulla le elezioni di Potenza”. No al rinvio, però, anche da Alessia Araneo (M5s): “Proroga inaccettabile. Dobbiamo indignarci per questa richiesta. Senza attendere il ballottaggio al Comune di Potenza. Dobbiamo combattere contro il provvedimento dell’autonomia differenziata”. Bochicchio Antonio (AVS-PSI-BP): “No al rinvio”. Pasquale Pepe (Lega): “Nessun problema. La nomina della Giunta da parte del presidente Bardi può arrivare anche prima del 26 giugno. Tanto vinceremo a Potenza”. Di parere diametralmente opposto, invece, Piero Marrese. E’ seguita, quindi, l’auto presentazione in Consiglio di Raffaele Domenico Tataranno (Lega) e Nicola Massimo Morea (Azione). Michele Napoli (FdI): “Lavoriamo ad un governo di legislatura e di riforme. Non conta un giorno in più od in meno”. Ha concluso il dibattito Michele Casino (FI). Alle 13.55 il voto sulla richiesta di aggiornamento della seduta dal 26 giugno prossimo: 13 favorevoli contro 7 contrari.

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