Il mistero delle pompe che aspirano acqua dal Basento segnalato dall’ex sindaco ed attuale consigliere comunale Vito Di Trani. Mistero risolto. Le pompe sono del Consorzio di bonifica della Basilicata. E l’acqua prelevata è utilizzata, secondo la nostra fonte, esclusivamente a fini industriali e non agricoli. Il sindaco Domenico Albano, tuttavia, dopo l’accesso e relazione del Corpo dei vigili urbani, ha intimato all’ente consortile, il 16 luglio scorso, il blocco dei prelievi. Intimazione inviata anche alla Procura della Repubblica di Matera, alla Regione Basilicata ed ai carabinieri forestali. Da nostre informazioni l’acqua prelevata è a valle dello scarico di Tecnoparco e verrebbe rimandata al sistema delle aziende della Valbasento. Si tratterebbe, cioè, di una sorta di reiniezione verso il sito industriale che non abbisognerebbe, per la nostra fonte, di alcuna autorizzazione. L’operazione sarebbe effettuata, oltretutto, nell’ambito della gestione della grave crisi idrica che attanaglia l’intera Basilicata tanto da essere stata concordata al tavolo interdipartimentale sull’emergenza. Ciò consentibbe, cioè, di non utilizzare prelievi utili ai fini agricoli per scopi industriali. Ed anche la Valbasento ha bisogno di acqua per continuare nelle attività in essere.
Intanto, Di Trani insiste. Ecco il suo ultimo intervento in merito: “Sono trascorsi parecchi giorni da quando abbiamo scritto che qualcuno ritenendosi, più furbo, più intelligente o semplicemente potente, ignorando l'ordinanza sindacale che proibisce di attingere acqua dal Basento per irrigare e abbeverare gli animali, commettendo di fatto un reato, ha stravolto con mezzi meccanici l'argine del fiume, ha posizionato due motopompe che aspirano acqua putrida che attraverso i tubi del consorzio di bonifica viene veicolata nelle vasche di Tecnoparco. Mentre la regione Basilicata spingeva perché il sindaco di Pisticci revocasse l'ordinanza, per fare utilizzare l'acqua fluviale a fini irrigui senza che nessuno esame né certificasse la purezza, gli eroi del novello Far west non avendo ottenuto quanto chiesto perché nulla è cambiato rispetto alle motivazioni che spinsero il sindaco dell'epoca ad emetterla si sono attrezzati e presi dall' impazienza senza aspettare l'agognata revoca, hanno cominciato ad aspirare illegalmente. Il sindaco viene messo al corrente dell'accaduto così come l'assessore all'ambiente del comune di Pisticci ed il capitano dei vigili; vengono fatti sopralluoghi da vigili e carabinieri forestali ma nessuno ordina il sequestro dell'area deturpata ed il blocco delle motopompe. Chiedo, mezzo PEC al Sindaco Albano, per capire, l'accesso agli atti ma, stranamente mi viene negato perché ci sono delle indagini in corso dicitur. Intanto i dipendenti sanno, il Sindaco sa, l'assessore al ramo sa ed i consiglieri non possono sapere. A questo punto, visto che nessuno è capace di fare rispettare la legge intervenga la Procura , intervenga il Prefetto e si blocchino le pompe che inquinano i tubi del consorzio di bonifica. A Tecnoparco viene concessa acqua grezza dal consorzio industriale ed altra acqua dal consorzio di bonifica. Perché necessita di altra acqua ancora e per di più putrida? Chi ha ordinato gli interventi sul fiume? Chi ha posizionato le pompe, nuove agli inizi e poi sostituite? Chi ha autorizzato l'immissione negli impianti del consorzio di bonifica dell'acqua Basentana in presenza di ordinanza che lo vieta? Perché le pompe ancora non vengono bloccate? A questo punto, lo ripeto per l'ennesima volta, vista la manifesta impotenza di Regione Basilicata ed amministrazione comunale di Pisticci si chiede un intervento immediato delle forze dell'ordine, con sequestro dell'area interessata e blocco delle motopompe, e le dimissioni di chi ha creato questo putiferio con la propria inerzia e manifesta incapacità mettendo a repentaglio la salute dei cittadini”.

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