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In data 4 Luglio ultimo
scorso l'ASM ha pubblicato un incarico per 19 ore settimanali ad un altro
chirurgo vascolare presso il Presidio Ospedaliero di Tinchi. Ci sorgono
spontanee a questo punto delle domande.
Perché l'ASM il 14 Aprile aveva comunicato di avere già individuato un
sostituto del chirurgo che andava in pensione? In quel comunicato Beatrice Di Venere, Direttore UOC di Chirurgia Generale
Ospedale di Policoro, dichiarava: “nel presidio di Tinchi l’Ambulatorio
Chirurgico è tutt’ora funzionante e gestito tutti i giorni dal lunedì al
sabato dalla dottoressa Garbetta, Dirigente Medico specialista in chirurgia
vascolare” che garantiva tutti i servizi legati alla chirurgia. Già allora
non si capiva bene a cosa servisse il chirurgo vascolare. Adesso che ne
prendono un altro vorremmo capire a cosa servono tutti questi
chirurghi vascolari. Di sicuro non per il progetto. Forse i dirigenti
dell'ASM vogliono aprire una sezione di chirurgia vascolare in un ospedale distrettuale
cominciando dal personale per poi implementare tutta la diagnostica
indispensabile per la specialità?
Forse pensano, da ignoranti della materia medica essendoci magari avvocati
alla “Direzione Strategica” e non medici, che il progetto della sezione di
vulnologia e ferite difficili sia attività specialistica vascolare?
Avessero avuto un minimo di intelligenza avrebbero dovuto informarsi come
abbiamo fatto noi e avrebbero scoperto che lo specialista vascolare è la
figura professionale meno interessata nelle lesioni vulnologiche (incide solo
per il 5-8%) e che, soprattutto quando il paziente vulnologico ha bisogno del
chirurgo vascolare, le rivascolarizzazioni vanno effettuate in ambiente
ospedaliero specializzato, non in ambiente ambulatoriale.
Sono le basi della conoscenza medico-chirurgica, che evidentemente un
avvocato che dirige l'ASM ignora. Il progetto necessiterebbe di un team
multidisciplinare con un manager team che gestisca le attività.
Questo era il progetto che si stava realizzando a Tinchi, progetto che è stato
interrotto e cancellato dalla “Direzione Strategica dell'ASM” mostrando di
non avere contezza e idea di che cosa sia la scienza medica e che cosa sia la
sanità al servizio del cittadino. Progetto interrotto con l'avallo del Direttore
di Struttura di Chirurgia dell'Ospedale di Matera che avrebbe dovuto sapere o
informarsi in che cosa consistono le attività per le quali, ci dicono,
esprimeva parere negativo, ammesso che anche lui ne avesse avuto le
competenze. Evidentemente chi dirige la chirurgia a Matera pensa di essere un
inviato del padreterno e si crede proprietario della “masseria”.
Esisteva una sezione di
chirurgia ambulatoriale ora attivo, ma solo in minima parte, solo grazie alla
dottoressa Di Venere che è stata costretta a sottrarre tempo ed energie al
reparto di chirurgia dell'Ospedale di Policoro per evitare ulteriori disagi e
proteste a Tinchi.
Ignoranti come capre dovrebbero solo vergognarsi per il disastro da loro
creato a Tinchi dove, lo ricordiamo di nuovo, era
presente anche la chirurgia della parete addominale, la chirurgia
proctologica, la chirurgia del sistema venoso superficiale. Centinaia di
pazienti, dopo la visita anestesiologica e la programmazione dell'intervento,
venivano operati presso le sale operatorie di Policoro. Senza lunghe e
dannose liste di attesa, sconosciute presso l'ambulatorio di Tinchi.
Per quanto riguarda la chirurgia del sistema venoso superficiale, valutato
che la chirurgia vascolare di Matera (il primario è stato esautorato e il
reparto ridimensionato e demansionato) da anni non era in grado di offrire le
cure necessarie per queste patologie con celerità, l'unico presidio che
offriva terapia chirurgica era il binomio Tinchi-Policoro. Tutto questo era
il progetto cancellato dalla chirurgia di Matera e dai Direttori Strategici che
continuano a diffondere informazioni e dati non corrispondenti alla realtà.
Ma l'Assessore Latronico ha contezza delle
minkiate che fanno alla 'Direzione Strategica' dell'ASM?
Chiediamo che i parroci
si attivino per evitare che venga cancellato quello che era il fiore
all’occhiello di una sanità che funzionava, cancellato dalla inettitudine e
incapacità, se non anche dalla disonestà intellettuale di amministratori
politicizzati e lautamente compensati.
Chiediamo ancora una volta al Sindaco, alla sua Giunta, alle forze politiche
di maggioranza e opposizione la convocazione di un consiglio comunale urgente
aperto al quale invitare l’assessore regionale, il direttore generale e
magari anche il primario della Chirurgia di Matera a venire a rispondere alle
nostre domande. Il Sindaco coinvolga i cittadini, le associazioni, le
parrocchie, i pazienti al fine di tutelare la dignità del territorio. IL COMITATO DIFESA
OSPEDALE DI TINCHI
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