CONTRARI MEDICI, OPPOSIZIONI, UNA PARTE DI FORZA ITALIA. A FAVORE LA LEGA CHE RILANCIA: “RIMBORSIAMO CHI HA PAGATO”. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE
FONTE ANSA.IT
MEDICI E OPPOSIZIONI CONTRO LO STOP ALLE MULTE 'NO VAX'. CONTRARIETÀ ANCHE IN FI. LA LEGA RILANCIA ANCHE SUL RIMBORSO
OPPOSIZIONI E MEDICI, MA ANCHE UNA PARTE DI FI, ALL'ATTACCO CONTRO L'ANNULLAMENTO DELLE MULTE DI 100 EURO PER QUANTI NEL 2022 NON HANNO OTTEMPERATO ALL'OBBLIGO VACCINALE CONTRO IL COVID PREVISTO NEL DECRETO MILLEPROROGHE
"Non è certamente un bel segnale e pone un problema di equità", va all'attacco il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, commentando la misura. ll dibattito - evidenzia - è legato principalmente al fatto che cancellando le multe ai no vax, si crea una forma di diseguaglianza rispetto ai cittadini che invece quelle multe le hanno pagate. Nel merito, è chiaro che in quel momento, durante la pandemia, l'obiettivo con l'obbligo della vaccinazione era quello di proteggere la salute della popolazione".
Oggi, rileva il presidente Fnomceo, "dopo due anni, la sanzione perde di significato, ma si pone un grosso problema di equità". Per le opposizioni si tratta di un "condono" ancora più grave in un momento in cui la sanità è in crisi o ancora di una "vergogna" o un "messaggio devastante".
"E' una decisione molto
grave. Il governo strizza l'occhio a chi evade", stigmatizza la leader del
Pd Elly Schlein. Si tratta inoltre, rincara per Iv Maria Elena Boschi, di
"una grave offesa agli operatori sanitari". Ma sulla misura si
registra anche la perplessità di Forza Italia. La vicepresidente del Senato,
Licia Ronzulli, non usa mezzi termini: "Se era sbagliato prorogare il
congelamento delle multe, cancellarle è inaccettabile e significa far finta di
dimenticare cos'ha rappresentato il Covid per l'Italia. Quella dei 'no vax' era
tutt'altro che una battaglia di libertà e spero che la maggioranza torni sui
suoi passi". Dall'altra parte la Lega rivendica la scelta e Matteo Salvini
parla di un segnale di "pacificazione nazionale". Non solo. C'è chi
nel suo partito torna a insistere sull'ipotesi di rimborsare quanti abbiano già
pagato quelle multe. Ipotesi che era stata inserita in una bozza del decreto
approvato ieri in Cdm e che ha, invece, solo cancellato i procedimenti in
essere. Una decisione che, già di per sè, in base a stime dello scorso anno, costa
150 milioni. Cifra che salirebbe ancora se si prevedesse, appunto, un rimborso
per quanti le hanno già pagate.
Un'idea comunque già bocciata dal Mef. Una previsione, insiste però il leghista
Claudio Borghi che da tempo porta avanti questa battaglia, che "deve
essere valutata. Se il numero di coloro che hanno pagato è piccolo, e c'è il
rischio di cause, si può tranquillamente valutare la restituzione". Anche
il presidente della Camera, il leghista Lorenzo Fontana, sottolinea di non aver
mai apprezzato l'idea "che ci fosse una multa per una questione di
vaccinazione". Per poi aggiungere: "non mi piacque - evidenzia
durante il saluto alla stampa parlamentare - il fatto che fu messa allora, ma
il fatto di toglierla...Penso che se qualcuno quella multa l'ha pagata, adesso
fa la figura del fesso. È una situazione che ha pro e contro".
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