Visualizzazioni totali

domenica 31 maggio 2020

LA PROTESTA DEI TITOLARI DEGLI STABILIMENTI BALNEARI A SCANZANO JONICO

BRACCIA CONSERTE. LA PROTESTA DEI TITOLARI DI STABILIMENTI BALNEARI

IN FORSE LA DATA DELLA RIAPERTURA DEI LIDI ATTREZZATI. MANCATO RINNOVO DELLE CONCESSIONI DEMANIALI, SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE, SOSTEGNO ECONOMICO PER L'EMERGENZA 2020, ALLA BASE DELL'INIZIATIVA. MA DIFFICOLTA' CI SONO ANCHE PER GLI EFFETTI DELLA PANDEMIA DA CORONAVIRUS. DI SEGUITO LE DICHIARAZIONI RACCOLTE AL LIDO TORRE. VIDEOINTERVISTA SULLA PAGINA FACEBOOK FILIPPO MELE GIORNALISTA CLICCANDO SUL LINK IN CODA ALL'ARTICOLO

SCANZANO JONICO – Dopo Metaponto, protesta dei titolari di stabilimenti balneari anche al Lido Torre. Perchè? Alessandro Quaranta, titolare di un lido proprio su questa spiaggia: “Potevamo aprire da tempo ma non apriamo ancora perchè vogliamo certezze sulle nostre concessioni demaniali in scadenza al 31 dicembre 2020”. Ma non sono serviti gli incontri che avete già fatto con esponenti del governo regionale? Non sono superati i problemi della direttiva Bolkestein che metteva all'asta le aree? “Secondo noi sono superati. C'è anche una legge che porta al rinnovo automatico delle concessioni. Purtroppo c'è qualcosa che non sta funzionando nella nostra Regione sia da parte politica sia da parte amministrativa. Ci sono funzionari che non si vogliono prendere la responsabilità di darci questo meritato rinnovo che aspettiamo da anni”. Insomma si vogliono garanzie per il futuro. Ma ci sono altri motivi per la protesta? Nel volantino si chiedono aiuti da parte della Regione. C'è un bando regionale di pochi giorni fa? Avrete questi sostegni? “I bandi ci sono - ha risposto Vito Esposito, con attività a Metaponto. Faremo sicuramente la domanda. Stiamo ancora verificando gli atti per capire se questi soldi saranno sufficienti per ristorare quello che abbiamo perduto. Siamo qui, però, per avere serenità del nostro lavoro. Oggi, di fronte, ad un diniego di concessione abbiamo problemi seri”. Ma è vero che i titolari di lidi attrezzati pagano una fesseria annuale per avere la concessione demaniale? “Lo ha detto lei stesso che è una fesseria – ha replicato il nostro interlocutore. Lavoriamo. Noi non quantizziamo il lavoro degli altri e gli altri non devono quantizzare il nostro. Per essere seri”. Ed ecco cosa ci ha detto Mauro Russo, titolare di un camping con annesso stabilimento balneare al Lido Torre: “Non possiamo definire la data di apertura. Ci sono una serie di problemi. Il rinnovo delle concessioni, la semplificazione delle procedure, gli effetti dell'emergenza Covid-19. A proposito non abbiamo un disciplinare che ci metta in tranquillità. Ad esempio: l'identificazione dei frequentatori della spiaggia ci pone enormi quesiti di privacy e di adempimenti burocratici. Non si è capito, poi, quando finisce la responsabilità dell'imprenditore sia nei confronti dei clienti, che possono arrivare da ogni dove ed occasionalmente, sia nei confronti dei dipendenti. Se si contagia uno di loro di chi la responsabilità? Alla fine, però, apriremo. Sulle nostre spalle ci sono la nostra famiglia e quelle di lavoratori che hanno l'unica certezza di poter sopravvivere grazie al nostro lavoro stagionale. Quando, come e se apriremo questo oggi è ancora un grosso punto interrogativo”. Quaranta: “Al momento non ho una data prestabilita per l'apertura”. Pippo Corrado, titolare di un lido a Terzo Madonna, la spiaggia vittima dell'erosione: “Io ci provo a lavorare anche questa estate. Ho fatto degli investimenti. Voglio continuare”. Giuseppe Puce, con stabilimento balneare proprio al Lido Torre: “Io domenica prossima aprirò. Speriamo che arrivino anche i turisti del Nord, preferibilmente quelli... buoni”.

VIDEOINTERVISTA SULLA PAGINA FACEBOOK FILIPPO MELE GIORNALISTA CLICCANDO SUL SEGUENTE LINK:
https://www.facebook.com/FilippoMelegiornalista/videos./268414447639456/

Nessun commento:

Posta un commento