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mercoledì 13 maggio 2020

METAPONTINO. ALLARME CARENZA MANODOPERA AGRICOLA

LE FRAGOLE DI FRUTTAZERO
GIOVANNI LIPPO (FRUTTAZERO): “MANCA IL 40% DELLA FORZA LAVORO DEGLI ALTRI ANNI. CAUSA COVID-19 NON SONO ARRIVATI I BRACCIANTI DALL'EST. SE IL CALDO DIVENTERA TERRIBILE PER PESCHE ED ALBICOCCHE SARANNO GUAI. CHE FARE? CORRIDOI VERDI, VAUCHER, ADDETTI DEL TURISMO NELLE CAMPAGNE, REGOLARIZZAZIONE DEI BRACCIANTI EXTRACOMUNITARI. MA QUEST'ULTIMA MISURA NON SIA UNA SCUSA PER RISOLVERE I PROBLEMI UMANITARI”.

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POLICORO - Giovanni Lippo, titolare di FruttaZero, è un giovane imprenditore agricolo e del commercio. Nel suo negozio di via Salerno, infatti, vende le produzioni della sua attività agricola. Frutta ed ortaggi pregiati del Metapontino offerti a chilometro zero. Da qui il nome al suo punto vendita.

Giovanni, però, attualmente, ha, come tutti i suoi colleghi imprenditori del settore primario, un grosso problema. Quale?
E' il problema della carenza di manodopera. Se continuerà l'ondata di caldo e non ci sarà immissione di braccianti saranno guai seri. Per via del Covid-19, infatti, gli ingressi di lavoratori dai Paesi dell'Est sono stati bloccati. Finora con le fragole non abbiamo avuto grosse carenze per il clima clemente che ha consentito una produzione a scalare. Le raccoglitrici ed i raccoglitori, perciò, sono stati sufficienti. Pur se qualche partita ha avuto danni”. 

Ora, però, maturano le drupacee, vale a dire pesche, nettarine, albicocche. C'è il rischio di lasciare gran parte della produzione sugli alberi...
Se non arriva manodopera stagionale si”. 

Ma quali sono le vostre proposte alle istituzioni?
Creare corridoi verdi, vale a dire concordare l'ingresso di stagionali da Paesi esteri. Tenete presente che ci manca il 40% della forza lavoro impiegata negli altri anni. La reintroduzione di strumenti come i vaucher per consentire, ad esempio, agli studenti di lavorare nella raccolta della frutta come abbiamo fatto noi; l'utilizzo in agricoltura dei lavoratori una volta impegnati nel turismo”. 

E la regolarizzazione di braccianti irregolari extracomunitari che sta agitando la politica italiana come la vedi?
Noi abbiamo bisogno si gente specializzata. Se si tratta di persone che hanno già avuto esperienze sul campo in passato pur non essendo regolari ben venga. Ma senza creare commistione tra missione sociale e manodopera in agricoltura”. 

Non ci nascondiamo dietro un dito. Alla Felandina, il campo profughi di Metapontino sgombrato oltre un anno fa, c'erano 400 - 500 migranti che già lavoravano in campagna solo che lo facevano in nero. Far emergere le occupazioni clandestine, allora, regolarizzare l'occupazione bracciantile, eliminare il caporalato, non ba bene?
Si. Io ho detto che va bene regolarizzare lavoratori al limite della legalità. Ma la sanatoria non sia una scusa per nuovi arrivi irregolari”. 

Per i nuovi regolari, tuttavia, ci sarà la possibilità di alloggi dignitosi?
I miei dipendenti provvedevano da soli. Ci sono miei colleghi, però, che hanno riattato le case coloniche per ospitare i braccianti”. 

E qui potrebbe intervenire lo Stato garantendo, con un bando pubblico, la sistemazione di circa 150 stagionali stranieri. Ma Giovanni Lippo, imprenditore agricolo e commerciante del settore, è ottimista o pessimista?
Sono ottimista. Spero che vada bene sia per gli aspetti sanitari sia per quelli economici. L'agricoltura è il motore, con il turismo, della nostra economia, il fiore all'occhiello del made in Italy. Lo Stato deve aiutarci e deve puntare sull'agricoltura per il rilancio”. 

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