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sabato 2 maggio 2020

IL COVID-19 IN GERMANIA. INTERVISTA A PINO BIANCO ED ANGELA MATARRESE

MAMMA ANGELA E PINO BIANCO
BIANCO: “A BREVE IL MIO RISTORANTE A' MUNTAGNOLA FESTEGGERA' 30 ANNI DI VITA. MA LA CRISI DA CORONAVIRUS E' TERRIBILE ANCHE QUI A BERLINO. SE NON SI TROVERA' AL PIU' PRESTO UN VACCINO LE PREVISIONI SONO NERE”. E MAMMA ANGELA: “NON HO PAURA DEL VIRUS. TANTO CHE NON SONO STATA CHIUSA IN CASA MA HO CONTINUATO A LAVORARE IN CUCINA”. COSI', DA OGGI QUESTO BLOG E LA MIA PAGINA FACEBOOK, FILIPPO MELE GIORNALISTA, DIVENTANO UN PO' INTERNAZIONALI. GRAZIE A PINO E MAMMA ANGELA

Come sta andando la pandemia da Coronavirus in Germania? Come si sono comportati i tedeschi nei confronti dei nostri connazionali all'esplodere della crisi? E come la gente ha giudicato le chiusure prima e le aperture poi del Governo di Angela Merkel nei confronti dell'Italia? Queste ed altre domande abbiamo posto a Pino Bianco, noto ristoratore di Scanzano Jonico a Berlino, titolare della premiata trattoria A' muntagnola, e ad Angela Matarrese, per tutti mamma Angela, la madre di Pino, ad 86 anni ancora l'“anima” del locale. Bianco è un personaggio. Basti citare solo che egli è stato definito dalla stampa “l'ambasciatore della Basilicata in Germania”. Nel 2002 ha vinto il concorso indetto dalla nostra Regione quale Miglior ristorante lucano nel mondo e due anni fa A' muntagnola ha primeggiato tra i locali italiani nella capitale tedesca nel programma televisivo Little big Italy, condotto a Francesco Panella, su Nove. Ma non è finita. Pino, nel 2007, dopo la strage di 'ndrangheta di Duisburg del 15 agosto dello stesso anno, costituì l'associazione Mafia nein danke (Mafia no grazie) riunendo i ristoratori originari del nostro Paese in Germania e collaborando con la magistratura tedesca per individuare sul nascere le infiltrazioni della criminalità organizzata. Infine, ecco il ristoratore uomo di cultura. Nel 2002, per i tipi della casa editrice Transit, pubblico prima in tedesco e poi in italiano il volume “A' Muntagnola. La Basilicata e la sua cucina. Un viaggio per scoprirla”. Io ebbi da lui l'onore e l'onere di presentare la nostra regione ai lettori del Paese d'Oltralpe. Lo feci scrivendo 27 pagine dal titolo, “Sulle tracce di Federico II”. Lo “stupor mundi” fu il primo grande germanico a calcare la nostra terra lasciandovi castelli, monumenti, usi e costumi ancora oggi di rilevante importanza.
L'intervista completa a Pino Bianco ed Angela Materrese è visionabile su Facebook cliccando sul seguente link:

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