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mercoledì 13 maggio 2020

DON COZZI (CESTRIM): “IL RE È NUDO: QUESTO CI DICE IL COVID19”.


DON MARCELLO COZZI, PRESIDENTE DEL CESTRIM
PURTROPPO NON ANDRÀ TUTTO BENE PER TUTTI PERCHÈ GIÀ PRIMA LE COSE PER TANTISSIME PERSONE NON ANDAVANO PER NULLA BENE. COSI', IN ITALIA DAL 2010 AD OGGI SONO STATI TAGLIATI ALLA SANITA' 40 MILIARDI DI EURO, SONO STATI CHIUSI 1000 OSPEDALI, CANCELLATI TRA I 30 E I 60 MILA POSTI LETTO MA PER DECRETO SI È DECISO CHE È “STRATEGICO” IL SETTORE MILITARE CHE DEVE PRODURRE GLI F35, GLI AEREI PER TRASPORTARE LE BOMBE NUCLEARI”.

IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE DI DON MARCELLO COZZI, PRESIDENTE DEL CESTRIM (CENTRO DI STUDI E RICERCHE SULLE REALTÀ MERIDIONALI)

UN NUOVO UMANESIMO PER QUESTO RE NUDO
Il re è nudo: questo ci dice il covid19.
E ci dice anche che mentre lui non guarda in faccia a nessuno, dall’altro lato ha trovato un Sistema che invece le differenze le fa, e sono sotto gli occhi di tutti.
Tutti invitati a restare a casa, ma in Italia ci sono 2 milioni di famiglie senza una casa, in Europa 9 milioni di famiglie vivono in case inadeguate e circa un milione di persone vivono per strada. Tutti invitati a lavarsi le mani, eppure nel mondo ci sono circa 700 milioni di persone, di cui circa 300 milioni di bambini, che vivono senz’acqua e non solo perché sono in teatri di guerre ma perché le condizioni di povertà di quei Paesi semplicemente non glie lo consente.
E a proposito di guerre. Nel 2019 le spese militari a livello mondiale sono ammontate a 1822 miliardi di dollari, di cui 27 miliardi spesi dall’Italia; e ora se in piena pandemia è stata giustamente fermata un’intera economia – e pensiamo a quella invisibile di tante piccole aziende, attività commerciali, imprese familiari e alle tante fabbriche ritenute non essenziali che vivranno conseguenze a dir poco devastanti – per Decreto si è deciso però che è essenziale, o meglio, “strategico” il settore militare che quindi deve continuare a lavorare, e pertanto a produrre gli F35, cioè aerei in grado di trasportare bombe nucleari, uno dei quali – solo uno – costa circa 150 milioni di euro. E se pensiamo ai novanta F35 che nell’ultimo decennio sono stati acquistati dai governi che di volta in volta si sono succeduti nel nostro Paese è inevitabile chiedersi: quanti respiratori si sarebbero potuti comprare?
Ed invece no. In Italia dal 2010 ad oggi sono stati tagliati al Servizio Sanitario Nazionale 40 miliardi di euro, sono stati chiusi 1000 ospedali, cancellati tra i 30 e i 60 mila posti letto, insomma un’intera Sanità pubblica smantellata per trasformarla in azienda e fare profitto. Salvo poi applaudire medici e infermieri – come ovviamente è giusto che sia – quando tutti e ciascuno ci sentiamo in pericolo. Numeri impietosi come i quasi 300000 morti da Covid in tutto il mondo, ma
anche come le 450 mila vittime delle guerre in giro per il mondo negli ultimi due anni, o i 10000 morti circa spazzati dalle catastrofi naturali causati dai cambiamenti climatici; numeri – questi ultimi – che invece non ci commuovono, per i quali non c’è un pianto collettivo.
La verità è che questa pandemia è la spietata denuncia ad una disuguaglianza sociale planetaria assunta ormai a sistema e alla quale ci siamo tutti assuefatti.
La verità è che purtroppo “non andrà tutto bene” per tutti, per il semplice motivo che già prima le cose per tantissime persone non andavano per nulla bene. Se la normalità che tutti desideriamo è quella che negli anni ci aveva tutti anestetizzati, noi a quella normalità non vogliamo tornarci. E neanche vogliamo tornare alla normalità di una politica che appiattendosi sempre più sull’ossessione del consenso ha snaturato se stessa tradendo la propria vocazione di essere “coscienza contemplativa” sulla storia, come affermava il Cardinale Martini.
Coscienza, cioè, che sa guardare a “un oltre”. Riprenderà il cammino, certo. Si ricostruirà, certo. Che sia chiaro però: o si riparte dall’idea di
un nuovo umanesimo, oppure il sacrificio di tante vittime innocenti ancora una volta non sarà servito a niente. 


don Marcello Cozzi

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