CONSIGLIO
COMUNALE AUTOCONVOCATO. L'ACCUSA: “ENTE IRRIGAZIONE INADEMPIENTE.
VENGANO QUI IL PRESIDENTE DELLA REGIONE, VITO BARDI; L’ASSESSORE
REGIONALE ALL’AGRICOLTURA, FRANCESCO FANELLI; E I COMMISSARI
DELL’ENTE IRRIGAZIONE DI PUGLIA, BASILICATA E IRPINIA E DEL
CONSORZIO DI BONIFICA PER UNA RISOLUZIONE INCISIVA DEL PROBLEMA”
IL
TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO STAMPA INVIATO DAL CONSIGLIERE
COMUNALE ENZO DEVINCENZIS
CONSIGLIO COMUNALE AUTOCONVOCATO
CONSIGLIO COMUNALE AUTOCONVOCATO
A
comunicarlo sono i consiglieri comunali Devincenzis, Giordano e
Maffia, che questa mattina hanno provveduto ad inoltrare esplicita
richiesta al Presidente del Consiglio comunale, Franco Gioia e al
sindaco, Piero Marrese. È stata convocata in accordo, per sabato 16
maggio, apposita commissione consiliare preliminare al consiglio
comunale che si terrà verosimilmente nella giornata di lunedì 18
maggio, data la gravità dell’emergenza idrica nelle campagne
montalbanesi e metapontine.
Il
Consiglio Comunale intende invitare a Montalbano il presidente della
Regione Basilicata, Vito Bardi, l’assessore regionale
all’Agricoltura, Francesco Fanelli e i commissari dell’Ente
Irrigazione di Puglia, Basilicata e Irpinia e del Consorzio di
Bonifica
per una risoluzione incisiva del problema.
A
tal fine il Consiglio Comunale intende rimanere aperto
ad
interim in attesa dell’incontro.
Sono
note da lungo tempo, infatti, le inadempienze dell’Ente Irrigazione
per le mancate riparazioni della guaina bituminosa della Diga di
Monte Cotugno e della Paratia di Fondo della Diga del Pertusillo. A
Monte Cotugno, a causa di tali inadempienze, è stata addirittura
dimezzata la capacità di invasamento, con un
passaggio
da 480 milioni a 240 milioni di metri cubi di acqua, dimezzamento che
riduce la Basilicata, fornitrice di acqua, a regione con perenne
emergenza idrica.
L’Ente
Irrigazione, con sede a Bari, rimane peraltro a servizio prevalente
della Regione Puglia e dell’Acquedotto Pugliese. Non può
certamente ignorare la condizione emergenziale delle terre lucane e
deve farsene carico, riducendo le portate per la regione Puglia e
fornendo il quantitativo necessario a non far perire le aziende
agricole metapontine e lucane.
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