Continua senza sosta lo
scempio della pesca a strascico di novellame sulla costa jonica lucana. Nonostante
le numerose operazioni della Guardia Costiera. Ci vorrebbe una autentica flotta
per bloccare i pescatori di frodo. Il video che diffondiamo ci è stato inviato
dalla foce del fiume Sinni da un nostro follower, con allegate poche parole: “Oggi 8 Marzo, come tutte le
altre mattine, pesca del bianchetto sulla costa jonica lucana”. Già. I predatori
arrivano dalla Calabria e dalla Puglia con i furgoni e con barche trainate da
auto. Scendono in mare, pescano a pochi metri dalla riva, caricano e vanno via.
Accade su tutto il litorale da Metaponto a Nova Siri. La lotta tra le forze
dell’ordine e chi distrugge il futuro della pesca del nostro mare è impari. Sarebbe
utile pattugliare lo Jonio, per prevenire la pesca a strascico. Ma come si fa? E
sarebbe utile non solo sequestrare il novellame appena pescato ma anche quello trasformato
nei prelibati “cento bocconi” venduti liberamente nei supermercati e nei
mercati rionali e serviti come prelibatezze nei ristoranti. Ma come si fa?
Tempo fa si era parlato di trasformare l’Ufficio locale marittimo - Guardia
costiera, di Policoro, in Ufficio circondariale, dotato di più uomini e mezzi
navali. A che punto siamo? Nell'attesa non sarebbe opportuno potenziare l'Ufficio esistente?
Quando iniziamo a fare le cose sul serio e’ sempre tardi ! E’ una vita che andiamo avanti così e poi sono gli stessi pescatori che si lamentano che il mare è sempre più vuoto di pesci , che tristezza !!!
RispondiEliminaGian Paolo Farina