CRISI IDRICA. LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA F. MANCINI E A TUTTI I SINDACI DELLA PROVINCIA DI MATERA
Con la presente, ancora una volta, gli agricoltori e le comunità del Metapontino vi rivolgono un accorato appello affinché nelle opportune sedi possiate assumere, per quanto di vostra competenza, le necessarie e non più rinviabili iniziative atte a sollevare il mondo agricolo e il Paesaggio Agrario dalla morsa del disagio e dalla esasperazione a causa e per effetto della cattiva e dannosa politica del governo, gestione ed erogazione delle acque pubbliche ad uso IRRIGUO. Si fa notare che detta politica ha determinato nell' arco Metapontino danni alle colture irrigue danni diretti ed indiretti calcolati intorno ai 10 milioni di euro. A tanto vanno aggiunti i mancati redditi per la sottrazione di circa 1500 ettari all' esercizio irriguo per imposizione del Consorzio di Bonifica: colture orticole, foraggere stagionali ivi comprese posticipazioni di messa a dimora di frutticole ed agrumi.
Gli agricoltori ad oggi continuano a piangere nel vedere i propri campi inariditi e le piante appassire, contemporaneamente non è offerta loro la prospettiva di programmare la coltivazione di pregiate colture estive e autunno -vernine a causa delle mancate assegnazioni di volumi e di portate idriche necessarie a soddisfare il fabbisogno irriguo poiché sia la Regione sia il Consorzio di Bonifica tergiversano e si rifiutano di incontrare le vere vittime del disastro che sono i produttori e non già i rappresentanti di alcune sigle come la Coldiretti ecc… Si fa rilevare che per soddisfare il fabbisogno del Paesaggio Agrario Metapontino a partire da oggi sono sufficienti circa 70 milioni di metri cubi di acqua già disponibile e fruibile dagli schemi idrici: Agri, Sinni e Bradano Basento prima di avventurarsi nella sciagurata ipotesi di prelievi e distribuzione di acque notoriamente inquinate ed inquinanti.
Va da se concludere che al momento attuale le acque invasate nei bacini lucani sono stimate complessivamente intorno ai 350 milioni di metri cubi; se per la vicina Puglia la priorità è il potabile, come giusto che sia, per il nostro Metapontino è l' irriguo da cui dipende la nostra agricoltura e gran parte della economia Regionale e specificatamente delle comunità ioniche.
Agli agricoltori e agli allevatori in questa fase interessa prevalentemente il riconoscimento del diritto di poter continuare a lavorare e vivere ed non già di essere bistrattati ed offesi dalle incompetenze, da incapacità e da abusi di potere che già tanti danni hanno arrecato a chi lavora per sé e per gli altri.
Per TAVOLO VERDE PUGLIA E BASILICATA, COMITATO BASENTANA 407, COMITATO METAPONTINO EMERGENZA IDRICA – 5 LUGLIO 202 - PROF. F. M. MALVASI
CRISI IDRICA, L’8 LUGLIO ALLE 11 NELLA MEDIATECA DI PISTICCI SCALO È IN PROGRAMMA UN CONSIGLIO PROVINCIALE APERTO MONOTEMATICO. IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, FRANCESCO MANCINI: “OPPORTUNO IL DIALOGO SU UN TEMA PRIORITARIO PERCHÉ È NECESSARIO IL CONTRIBUTO DI TUTTI”
Un Consiglio provinciale, aperto ai sindaci e alle sigle sindacali, per confrontarsi sulla grave crisi idrica che attanaglia il territorio e dare corpo ad una collaborazione istituzionale che possa mitigare gli effetti della siccità attraverso l’adozione di una sinergica azione comune. Anche per questo l’invito a presenziare è stato esteso all’assessore regionale all’Agricoltura, Carmine Cicala.
E’ in programma l’8 luglio alle ore 11.00 nella mediateca comunale di Pisticci scalo. Convocato dal Presidente della Provincia di Matera, Francesco Mancini, è anche il frutto di un’interlocuzione con i sindaci e le sigle sindacali di categoria che l’Ente di via Ridola ha da tempo avviato.
“Alla luce della grave e persistente crisi idrica che sta interessando il nostro territorio, con particolare riferimento al Metapontino – ha spiegato Mancini – anche su impulso di sindaci, associazioni di categoria e operatori del settore abbiamo deciso di convocare la massima assemblea provinciale per ascoltare le istanze, discutere e confrontarci sulle possibili soluzioni utili a mitigare gli effetti della crisi e le sue ripercussioni sul settore agricolo.
Al fine di rendere il confronto ancora più ricco, al Consiglio sono stati invitati sia l’assessore Cicala che le sigle sindacali: la loro presenza – ha concluso Mancini – appare strategica al fine di acquisire utili informazioni e condividerle in modo virtuoso nell’ambito di una sinergica azione comune”.
Va ricordato che la Provincia di Matera è da tempo attiva nel supporto al settore agricolo grazie all’istituzione del Tavolo permanente provinciale che vede quali protagonisti, oltre all’Ente presieduto da Mancini, anche i rappresentanti del DAFE (Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari e Ambientali) dell’Università della Basilicata e le sigle sindacali.
PROVINCIA DI MATERA – 7 LUGLIO 2025
CRISI IDRICA IN BASILICATA, INTERVENTO DI DON GIUSEPPE DITOLVE, PARROCO CHIESA SAN GIUSEPPE LAVORATORE DI PISTICCI SCALO – 7 LUGLIO
Sollecitato ad una mia riflessione, dopo un’attenta osservazione di quanto accaduto nei diversi ambienti agricoli del territorio lucano, il problema dell’acqua non nasce ora ma già da un decennio a questa parte – con una presa di coscienza più profonda, di quello che doveva già verificarsi, come detto, già da dieci anni fa. Alcuni scienziati, in collaborazione con il Santo Padre Francesco, hanno denunciato quanto si verificherà fino al 2050; negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a diversi fenomeni di degrado ambientale, di violazioni del diritto internazionale, di inefficienze della sanità pubblica e forti migrazioni. Con l’Enciclica “Laudato Sì. Sulla cura della casa comune”, nella giornata del 03.07 c.a. nella Sala Stampa della Santa Sede è stato presentato il nuovo formulario da inserire nel Messale Romano della prima Messa per la Custodia della Creazione. La situazione attuale è davvero seria e preoccupante. Papa Francesco ha spesso sollecitato l’attenzione sulla questione dell’acqua, definendola un “bene primario dell’umanità”. Ha esortato alla sua tutela e ad evitarne sprechi e abusi, evidenziando come la sua scarsità, spesso causata da cambiamenti climatici, possa portare a conflitti. Papa Francesco dedica ampio spazio all’acqua, sottolineandone l’importanza come risorsa vitale e diritto umano fondamentale. Il documento focalizza la necessità di proteggere l’acqua da inquinamento e sfruttamento, promuovendo un accesso equo e sostenibile per tutti. L’enciclica afferma che l’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale e universale, fondamentale per la sopravvivenza e per l’esercizio di altri diritti. L’acqua non dovrebbe essere considerata una merce soggetta alle leggi del mercato, ma un bene comune pubblico da tutelare e condividere equamente. È inconcepibile che la maggior parte dell’acqua vada concessa totalmente per l’estrazione petrolifera. Qui parliamo di un biocidio umano, togliamo ai poveri per inchinarci ai potenti, è vergognoso assistere a questa realtà di maleficio in un territorio asservito da decenni e maltrattato da predatori senza coscienza che adorano il dio danaro. Il Papa nella LAUDATO SÌ ha sollecitato ad una gestione sostenibile delle risorse idriche, denunciando la loro distorsione, inquinamento e gestione arbitraria, che danneggiano soprattutto le popolazioni più vulnerabili, invitando a superare rivalità e antagonismi per affrontare insieme la sfida della gestione dell’acqua, sottolineando che nessuno si salva da solo. Ragion per cui, dovremmo tirare un po’ le somme e parlarci con molta chiarezza e serenità per un avvenire che sembra non roseo.
In tutto questo tempo, cosa si è fatto per prevenire quello che oggi non ci piace? Quanti metri cubi di acqua, soprattutto potabile, sono stati versati sotto l’indifferenza o il cinismo di chi ha visto e non è intervenuto denunciando alle autorità preposte per tutelare il bene acqua? Le dighe perché non sono state e non vengono manutenute per evitare di ridurne le capacità di invaso? Cosa serve gridare e protestare in ritardo? Siamo tutti complici dei disastri che stiamo subendo in questo momento! Non abbiamo diritto di lagnarci se negli anni siamo stati omissivi nella tutela dell’acqua!
Apprendiamo con attenzione quanto Francesco nell’ Enciclica ha criticato lo spreco e l’abuso dell’acqua, sottolineando che non dovrebbe mai essere considerata una semplice merce o oggetto di speculazione.
In questi tempi bui del nostro vivere, rispondiamo con la bellezza che c’è ancora attorno a noi, condividendo insieme le battaglie per una giusta causa: la salvaguardia per il creato!
La Laudato Sì sottolinea l’importanza di preservare l’acqua per le generazioni future, invitando a sviluppare modelli educativi e culturali che sensibilizzino la società al rispetto e alla tutela di questo bene che non è solo primario, ma anche come un fattore di coesione sociale e di pace, la cui gestione responsabile è fondamentale per il futuro dell’umanità.
Ognuno deve fare la sua parte e chi non è all’altezza di affrontare determinate situazioni faccia umilmente un passo indietro. Il cantautore Ivano Fossati in una sua celebre canzone ribadiva anni fa: <<… La guerra dell’acqua è già cominciata. In qualche modo e da qualche parte. Non sono un falco, ma riconosco un congresso di avvoltoi. Un cielo pieno di avvoltoi, sì. … >> che privilegiano il profitto su tutto, anche sulla vita umana, a scapito del “bene comune”, che ricomprende sicuramente l’acqua.





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