Visualizzazioni totali

mercoledì 5 marzo 2025

SANITA’ BASILICATA. TROPPI 360 PANNOLONI A TRIMESTRE AD ANZIANO. NE POTRANNO AVERE MASSIMO 160! QUANDO SI VUOLE RISPARMIARE SU PRESIDI PER INCONTINENTI E SULLE CARROZZINE PER DISABILI! NON C’È PIÙ… RELIGIONE. LA PROTESTA DI CGIL E CISL. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE



FONTE UFFICIO STAMPA CGIL BASILICATA

SUMMA (SPI CGIL): "NON AUTOSUFFICIENTI LASCIATI SENZA I BISOGNI PRIMARI IN BASILICATA. L'ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITÀ CONVOCHI CON URGENZA I SINDACATI E RIATTIVI IL TAVOLO SULLA NON AUTOSUFFICIENZA"

"L'assistenza agli anziani non autosufficienti rappresenta una delle emergenze sociali del nostro paese e di questa regione, un’emergenza cui non corrispondono adeguate risposte assistenziali. La notizia dei tagli da parte dell'Asp nella distribuzione di dispositivi sanitari indispensabili come pannoloni o carrozzine, che rispondono a bisogni primari, è molto grave. L’assessore regionale alla Sanità Cosimo Latronico convochi con urgenza un incontro con i sindacati al fine di riattivare il tavolo sulla non autosufficienza". Lo dichiara il segretario generale dello Spi Cgil Basilicata Angelo Summa.

"È di tutta evidenza - prosegue Summa - che una delle conseguenze dell'invecchiamento demografico è il sempre maggiore bisogno di un'assistenza più o meno continuativa, che, peraltro, a causa del forte incremento di famiglie mononucleari, difficilmente riesce ormai ad essere erogata all'interno del nucleo familiare stesso. Questo pone due ordini di problemi: da un lato la necessità di fornire una assistenza attraverso strutture adeguate, dall’altra quella di rafforzare l’assistenza domiciliare che oggi garantisce un servizio ancora molto limitato in termini di ore per anziano.

Obiettivo primario è e deve continuare ad essere quello di garantire standard di qualità nell’offerta di assistenza domiciliare che va rafforzata.

È necessario – prosegue – che il governo regionale della Basilicata finanzi la legge regionale 29 del 2017 in materia di promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale e rimasta inapplicata, riavvii il confronto per arrivare all’approvazione di un Piano regionale della non autosufficienza e alla creazione di un fondo regionale, integrativo a quello nazionale. Troppe le questioni irrisolte che riguardano gli anziani e le persone fragili, dallo stato di attuazione dei piani intercomunali socio sanitari e socio assistenziali per Ambiti territoriali alla regolamentazione dell’accreditamento delle strutture residenziali per anziani o che comunque svolgono servizi e attività socio sanitarie e socio assistenziali, al piano per lo smaltimento delle liste di attesa per le prestazioni sanitarie. Chiediamo di riprendere quanto prima il confronto sindacale per rafforzare e potenziare l’assistenza territoriale e rispondere ai bisogni sociali di assistenza per assicurare a tutti i lucani e a tutte le lucane il diritto ad essere curati dal sistema sanitario pubblico.

Ciò – precisa Summa – tanto più nello stallo in cui versa il percorso della riforma sulla non autosufficienza avviato dal Governo nazionale con la legge 33/2023, disatteso e rinviato con il successivo decreto legislativo 29/2024. Ricordiamo che sono 5 milioni in Italia e più di 40 mila in Basilicata le persone non autosufficienti e che il Governo Meloni con il decreto Anticipi ha ridotto di circa 350 milioni di euro il fondo per le politiche della disabilità. A questo si aggiunge che nella manovra di bilancio non sono stati previsti stanziamenti per la non autosufficienza. Una carenza gravissima che non dà seguito a quanto previsto dalla legge, il cui fabbisogno stimato era di 7 miliardi di euro, e che avrà conseguenze disastrose in una regione come la Basilicata, dove la popolazione è sempre più anziana e vulnerabile.

Non solo non si finanzia la sanità pubblica che ormai è allo stremo, sempre più desertificata in favore del privato. L’aspetto più inquietante – prosegue il segretario dei pensionati della Cgil lucana – è che si sta privando il diritto alla dignità ai tanti disabili e non autosufficienti. Bisogna dare attuazione alla legge 328 del 2000 che per anni è rimasta inattuata, così come rischia di rimanere inattuata la legge sulla non autosufficienza. Occorre investire nel welfare pubblico per rendere la qualità della vita delle persone anziane e disabili migliore, con una capillare assistenza domiciliare adeguata. La cura delle persone, il welfare di prossimità è un elemento chiaro di sviluppo di crescita del nostro paese e della nostra regione, oltre che strumento necessario per assicurare una vita dignitosa, di indipendenza e di inclusione per le persone più vulnerabili".


FONTE UFFICIO STAMPA CISL BASILICATA

CAVALLO (CISL) E AMATULLI (FNP CISL) CONTRO I TAGLI AI PANNOLONI PER GLI ANZIANI: «COSÌ SI FA CASSA SUI PIÙ FRAGILI E SULLE FAMIGLIE, INTERVENGA LA REGIONE»

I segretari generali della Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo, e della Fnp Cisl Basilicata, Giuseppe Amatulli, esprimono forte indignazione per la decisione dell’Azienda sanitaria di Potenza di ridurre drasticamente il numero di pannoloni assegnati agli anziani non autosufficienti, numero che, secondo quanto denunciato dalla stampa, passerebbe dagli attuali 360 a 180 unità a trimestre pro capite.

Secondo Cavallo e Amatulli «questa misura, motivata da esigenze di contenimento della spesa sanitaria, colpisce in modo ingiusto e inaccettabile le fasce più fragili della popolazione, privandole di un diritto essenziale per la loro dignità e qualità della vita. Non possiamo accettare che il risanamento dei conti della sanità regionale avvenga a discapito degli anziani e dei più deboli. Si tratta di un provvedimento che creerebbe enormi disagi alle famiglie e ai caregiver, costringendoli a sopperire con spese aggiuntive ad una necessità primaria per chi è costretto a letto o ha gravi problemi di incontinenza».

 I segretari della Cisl e della Fnp sottolineano come «questa scelta sia frutto di una visione miope e priva di sensibilità sociale che ignora il ruolo fondamentale del sistema sanitario nel garantire assistenza e tutela ai cittadini più fragili. Ci chiediamo come sia possibile che, mentre si continuano a registrare sprechi e inefficienze nella gestione sanitaria, l’unica soluzione individuata sia quella di tagliare servizi essenziali per gli anziani e le loro famiglie». Le due sigle sindacali chiedono pertanto un intervento immediato della Regione Basilicata e nella fattispecie dell’assessore alla Salute Cosimo Latronico «affinché venga revocata questa misura e siano garantiti i livelli minimi di assistenza per tutti gli anziani non autosufficienti». Cavallo e Amatulli sollecitano anche un incontro urgente con l’assessore e la direzione dell’Asp «per trovare soluzioni alternative che non penalizzino i cittadini più fragili perché la sanità pubblica deve essere un diritto per tutti, non un lusso per pochi».

Nessun commento:

Posta un commento