MAMMA ANTONIETTA CON IL SUO PAOLO IN UN VIDEO GIRATO CON LE ALTRE MAMME PER SOLLECITARE INTERVENTI A FAVORE DEI LORO RAGAZZI |
L'HA LANCIATO UNA MAMMA DI GRASSANO, ANTONIETTA LUISI, MADRE DI PAOLO, UN RAGAZZO AUTISTICO GRAVE DI 13 ANNI. “PRESIDENTE – HA DETTO ANTONIETTA – SERVE IN BASILICATA UN CENTRO RESIDENZIALE O SEMIRESIDENZIALE DOVE I NOSTRI FIGLI POSSANO ESSERE SEGUITI DA PERSONALE SPECIALIZZATO. NON E' GIUSTO CHE TUTTA L'ASSISTENZA A QUESTI RAGAZZI DEBBA PESARE ESCLUSIVAMENTE SULLE FAMIGLIE. LA BATTAGLIA CHE STA CONDUCENDO LA SIGNORA ANNA PADULA DI SCANZANO JONICO È GIUSTA. IO, E LE ALTRE MAMME DELLA REGIONE, SIAMO AL SUO FIANCO”. IL FILO ROSSO DELLA SOLIDARIETÀ E DEL RISCATTO, DUNQUE, LEGA GRASSANO A SCANZANO JONICO. IL MOVIMENTO PER OTTENERE I PROPRI DIRITTI CRESCE IN BASILICATA. LE ISTITUZIONI NON POSSONO PIÙ FAR FINTA DI NIENTE.
“Presidente Vito Bardi risponda al nostro appello. In Basilicata serve un centro residenziale o semiresidenziale, od anche più di uno, per i ragazzi e gli adulti autistici. Siamo una delle poche regioni che non ha strutture simili. Noi non vogliamo emigrare altrove per far curare ed assistere i nostri figli. Le istituzione lucane, e lei in proma persona, rispondano al nostro grido di aiuto. La battaglia che sta conducendo Anna Padula, di Scanzano Jonico, è giusta. Io, e tante altre mamme, coi nostri ragazzi, siamo con lei”. Lo ha detto, tutto d'un fiato, Antonietta Luisi, di Grassano, madre di Paolo, 13 anni, con grave disturbo del comportamento e dello spettro autistico associato a disabilità cognitiva di grado grave e marcata compromissione del linguaggio a livello 3. Una condizone che pesa solo ed esclusivamente sulla famiglia. Così, a sentire la storia raccontata da Antonietta, ci sono tornate in mente tutte le altre simili ascoltate sinora. Dalla prima video-intervista con Anna Padula, la madre di Lorenzo, di Scanzano Jonico, la donna che sta mobilitando con la sua azione tutte le altre mamme, sono già oltre 50 in tutta la regione quelle da lei censite. “Paolo – ha spiegato mamma Antonietta, madre anche di Angela, 18 anni – parla solo a richiesta grazie all'Aba, la tecnica di Analisi del Comportamento Applicata. Egli, poi, pratica anche logopedia e psicomotrocità. A fine mese andremo a fare l'Aba a Matera dove farà anche terapia occupazionale. L'Aba è una cosa meravigliosa. Paolo è cambiato totalmente. Gli psicologi specialisti in questa tecnica riescono ad entrare nella mente di questi ragazzi ed a collegarsi a quel che loro pensano ottenendo risultati che altri non avevano mai ottenuto. Ma ci vuola tanta pazienza, amore, tempo”. Già. Paolo è iperattivo, agitato, difficle fargli fare qualcosa per 5 minuti consecutivi, magari col ricatto delle patatine o del telefonino. La tecnica Aba rientra nel Livelli essenziali di assitenza. Ogni Regione deve garantirli. Avviene così' in Basilicata? “No – ha rispsoto la nostra interlocutrice - paghiamo tutto noi. La Asm, però, mi ha rimborsato 1900 euro dei 3 mila che ho speso sinora”. Ma su chi pesa l'assistenza di Paolo soprattutto quando non va a scuola? “Interamente su me e mio marito, 24 ore su 24 - ha risposto Antonietta. Non ci fossero le famiglie che fine avrebbero fatto questi ragazzi? E quale faranno dopo di noi? Quando ho visto il video di Anna che parlava di Lorenzo nel periodo della chiusura per il Covid in me è nata una speranza. Ho visto una mamma che metteva la faccia nella sua battaglia. Una battaglia che è anche mia e di tante altre. Noi siamo famiglie abbandonate a noi stesse. Ma non deve essere più così. Noi stiamo combattendo una battaglia giustissima. La dobbiamo vincere. La Regione deve realizzare un centro residenziale o semiresidenziale. Io accompagnerò Anna in tutto. Sono fiduciosa, intanto, nella diffida che ha mandato alle istituzioni. E sono pronta, in caso di mancata risposta, a firmare un ricorso legale insieme a lei. Finlamente sembra che qualcosa si muova per l'autismo in Basilicata. Almeno da parte nostra. Dalle istituzioni, invece, niente. Presidente Bardi confidiamo in lei”.
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