Visualizzazioni totali

venerdì 24 luglio 2020

AUTISMO. REGIONE BASILICATA DIFFIDATA AD ADEMPIERE

ANNA PADULA E ANTONIO RIGGIO (PRESIDENTE NAZIONALE DI AUTISMO IN MOVIMENTO) NEL SIT IN DI POLICORO DEL 3 LUGLIO SCORSO

MAMME CORAGGIOSE IN GUERRA PER I LORO DIRITTI E PER QUELLI DEI LORO FIGLI. LE GUIDA UNA DONNA INTREPIDA, DI 43 ANNI MA CON UNA SAGGEZZA DA CENTENARIA, ANNA PADULA, MADRE DI LORENZO, 13 ANNI, AUTISTICO. ANNA, DOPO LE SUE RICHIESTE DI AIUTO, INASCOLTATE, SI E' RIVOLTA AD UN LEGALE PER VEDERE APPLICATA ANCHE IN BASILICATA UNA LEGGE DELLO STATO. COSI', L'AVVOCATO GIANNI DI PIERRI HA “MESSO IN MORA” LA REGIONE: “ENTRO 30 GIORNI DEVE DARE ATTUAZIONE ALLA LEGGE NAZIONALE N. 134/2015 CHE PREVEDE LA DISPONIBILITA' DI STRUTTURE RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI CON COMPETENZE SPECIFICHE SULL'AUTISMO E L'EROGAZIONE DELLA TERAPIA ABA COME SANCITO DAI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSITENZA. ALTRIMENTI SI AGIRA' IN GIUDIZIO”.  

Dal 5 maggio scorso, quando intervistai per la prima volta Anna Padula, una piccola-grande donna da me subito definita mamma-coraggio, ho incontrato tante altre donne come lei. Che mi hanno raccontato storie, terribili e dolci per l'amore che si portano dentro, da farti venire i brividi. Tanto sono crude e dolorose, ma gioiose allo stesso tempo, nella loro realtà. Madri che vivono esclusivamente in funzione dei loro ragazzi, minori od adulti che siano. Ragazzi che vivono ognuno nel loro mondo esclusivo. Dove, forse, possono entrare solo le loro madri grazie al profondo legame fisico, affettivo, istintivo che lega una mamma ad un figlio. Figli che per le nostre istituzioni quasi non esistono. La scuola, qualche centro di riabilitazione, nulla più. La chiusura da Covid-19 è stata dirompente per Anna. Ha visto il suo Lorenzo regredire, chiuso in casa. L'ha visto sbattere letteralmente la sua bella e grande testa contro il cancello di ingresso. Ha sentito la violenza incolpevole del suo ragazzo rivolgersi contro di lei tanto da rischiare di rimanere invalida per tutta la vita il 17 giugno scorso. Io la intervistai per la seconda volta il giorno dopo. Lei era immobile, stesa su un divano. Già la disabilità. Disabili non si nasce. Invisibili non si nasce. Ci si diventa. Così, Anna e le altre mamme, dal 5 maggio in poi, si sono trasformate in una sorta di fiume in piena. Vogliono una o più strutture regionali di tipo residenziale o semiresidenziale in cui i loro figli possano essere assistiti con l'ausilio delle terapie ormai unanimente riconosciute a livello internazionale come quella Aba (Analisi applicata del comportamento). Con le buone o con le cattive. Così, dopo una manifestazione a Policoro, il 3 luglio scorso, con l'associazione “Autismo in movimento”, presente il presidente nazionale Antonio Riggio, e la fase costituente in sede territoriale con già venti adesioni nel solo Metapontino, ecco l'azione legale. Su incarico di Anna, l'avvocato Gianni Di Pierri, gratuitamente e per puro slancio solidale, ha inoltrate al massimo ente regionale due diffide ad adempiere. Basta silenzi. Basta ritardi. Basta omissioni. Anche la Basilicata deve ottemperare a una legge nazionale. Altrimenti Anna e le altre mamme coraggio della regione che vorranno firmare il prevedibile ricorso trascineranno il massimo ente territoriale locale in tribunale. In nome dei tanti Lorenzo che vivono insieme a noi. 

 
LA PRIMA DIFFIDA INOLTRATA ALLE ISTITUZIONI NAZIONALI E REGIONALI DALL'AVVOCATO DI PIERRI




LA SECONDA DIFFIDA A FIRMA AVVOCATO DI PIERRI


Nessun commento:

Posta un commento