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martedì 28 giugno 2022

BERLINO. IL MURO SIMBOLO DELLA DIVISIONE UMANA TRASFORMATO IN UNA GALLERIA D'ARTE E IN UNA STRADA DEL RICORDO. VISITA A CHECK POINT CHARLIE

MA QUANTI MURI POTRANNO ANCORA ESSERE ALZATI DALL'UOMO “CIVILE”? LA CAPITALE TEDESCA URLA PACE, PACE, PACE! DI SEGUITO IL POST INTEGRALE 

BERLINO. EAST SIDE GALLERY

BERNAUERSTRABE. LA STORIA DEL MURO

CHECK POINT CHARLIE

Non puoi andare a Berlino e non chiederti del muro che dal 13 aprile del 1961 al 9 novembre del 1989 ha diviso in due questa splendida città cosmopolita. Si trattava di una barriera in calcestruzzo armato lunga ben 155 km e alta 3,6 m. Non per sfociare nella facile retorica ma oggi, nonostante il dramma della divisione dopo la ferocia della seconda guerra mondiale, quanti altri muri potranno essere alzati nel mondo? Vedere le immagini della distruzione di questa capitale ha portato la mente alle distruzioni in corso di Kiev, Mariupol, nel Donbass e nelle altre città e regioni dell'Ucraina. Come è stato possibile, nel 2022, dimenticare Berlino con il suo muro carico di significati? Da qui la nostra visita. Per non dimenticare, per ricordare, per volere a tutti i costi la pace. The wall oggi è stato trasformato in una galleria di murales all'aperto, nella East side Gallery, nella ex Berlino Est. Ma foto, tratti di muro, statue e un memoriale sono anche visitabili in Bernauerstrabe dove siamo stati accompagnati da Pino Bianco, l'ambasciatore di Scanzano Jonico, il Metapontino, la Basilicata, nella capitale tedesca. Per ultimo, per non dimenticare la divisione di questa città che ha ancora freschi i ricordi della guerra e dello scontro tra potenze militari, ecco la visita al Check point Charlie, sulla Friedricstrabe, l'unico punto in cui, nell'epoca del muro, si poteva passare, sotto stretto controllo poliziesco, dall'Est all'Ovest della città e viceversa.

BERLINO URLA PACE, PACE, PACE!

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