DON MARCELLO COZZI: “IN QUESTI CASI SI PENSA ALLE SOTTOVALUTAZIONI, A CHI SI È GIRATO
DALL'ALTRA PARTE, A QUANTI PER ANNI, PER TROPPI ANNI CI AVEVA ACCUSATO DI
CACCIA ALLE STREGHE, A CHI NON HA MAI VOLUTO PRONUNCIARE LA PAROLA MAFIA”. DI SEGUITO LA
DICHIARAZIONE INTEGRALE DELL'ESPONENTE DI LIBERA
DON MARCELLO COZZI |
In questi casi non si gioisce. Non ci si attarda nella logica dell'avevamo detto. In questi casi si pensa alle sottovalutazioni, a chi si è girato dall'altra parte, a quanti per anni, per troppi anni ci aveva accusato di caccia alle streghe, a chi non ha mai voluto pronunciare la parola mafia. In questi casi si pensa a chi ha subito in silenzio, a chi è rimasto solo sotto il giogo mafioso, a chi non ha avuto il coraggio di denunciare. In questi casi si pensa a quanti oggi ancora non vogliono denunciare e si dice loro che a volte è questione di attese ben ricompensate, di gridi di dolore che prima o poi li Stato raccoglie. A questo pezzo di Stato autorevole e credibile noi oggi diciamo grazie, a quel pezzo di Paese e di Basilicata ancora pieno di paura noi oggi diciamo di non perdere mai la speranza.
DON MARCELLO COZZI
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