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venerdì 3 giugno 2022

POLICORO. ANOMALIA IN CAMPAGNA ELETTORALE. MARRESE, CANDIDATO SINDACO E DIPENDENTE ASM, NON PUÒ PARLARE DEI PROBLEMI DELL’OSPEDALE GIOVANNI PAOLO II O DELLA SANITÀ TERRITORIALE

RISCHIA, AD OGNI POST O DICHIARAZIONE O COMIZIO IN MERITO, DI FINIRE DAVANTI ALLA COMMISSIONE AZIENDALE DI DISCIPLINA. MA SE PARLASSE BENE DELL’ATTIVITA’ ASM? COME OGNI ALTRO CANDIDATO A COMUNE, REGIONE, CAMERA O SENATO. IL PROBLEMA E’ NAZIONALE.  MINISTRO SPERANZA, PENSACI TU. DI SEGUITO LA NOSTRA NOTIZIA INTEGRALE

POLICORO – Sei candidato sindaco e sei anche dipendente di una azienda sanitaria: puoi parlare dei problemi dell’assistenza ospedaliera o distrettuale o territoriale della città che ti accingi ad amministrare? Pare proprio di no. Soprattutto se lo fai in termini negativi. Il candidato primo cittadino della città ionica, Gianluca Marrese, ad esempio, è stato già convocato una volta dalla Commissione disciplina della Asm per aver trattato in un suo post sul suo profilo Facebook, il 29 aprile scorso, “Rischio chiusura Utic e cardiologia di Policoro”, dei problemi dell’Unità coronarica intensiva del locale ospedale Giovanni Paolo II. Oggi, a quanto ci risulta, giorno del suo 48esimo compleanno, è comparso davanti a tale Commissione. Audizione coperta dal massimo riserbo. Ma con che spirito Marrese potrà affrontare in campagna elettorale i problemi del nosocomio del centro jonico, il terzo per numero di ricoveri della Regione e con un saldo, pare, attivo della migrazione-immigrazione sanitaria? Cosa dirà sulle difficoltà di servizi, prestazioni, reparti? E dei problemi del Distretto sanitario potrà occuparsi o no?

Esisterebbe, a proposito, un regolamento interno, che crediamo sia valido in tutta Italia, che impedisce ai dipendenti delle Asl di poter “esternare” su Facebook e con dichiarazioni alla stampa il loro pensiero sulle politiche aziendali. Soprattutto, forse, se con accenti critici. Noi non discutiamo il regolamento. Ma poniamo un interrogativo: per chi fa politica, come la mettiamo? Possibile che un candidato sindaco o consigliere comunale o regionale o concorrente ad un seggio in Parlamento, se dipendente Asl, non possa occuparsi di sanità a 360 gradi? I medici convenzionati con la medicina generale e la pediatria di libera scelta, invece, possono parlare come e quanto vogliono. Per fortuna. Altrimenti il sottoscritto sarebbe stato licenziato sicuramente prima di arrivare all’età della pensione. Onorevole Roberto Speranza, a questo punto, pensaci tu! Quantomeno si potrebbe sancire una sospensione del regolamento per i candidati-dipendenti aziendali e per quanti fra loro dovessero risultare eletti.

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