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sabato 26 novembre 2022

MATERA. OSPEDALE MADONNA DELLE GRAZIE. IN FUNZIONE SOLO DUE SALE OPERATORIE DI DIECI

E AL PRONTO SOCCORSO MANCANO 5 MEDICI. CARENZA ANCHE DI INFERMIERI. NE OCCOREREBBERO ALMENO 20 IN PIU'. COSÌ, A POCHI GIORNI DAL PRESIDIO DEI SINDACATI DAVANTI AL NOSOCOMIO, LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO HA FATTO IL PUNTO SU UN OSPEDALE “AL COLLASSO”. DI SEGUITO LA NOTIZIAINTEGRALE


LA MANIFESTAZIONE "SANITA'. SE NON LA CURI NON TI CURA" DI CGIL, CISL E UIL, A POTENZA, IL 19.11.22

MATERA. LA RACCOLTYA DI FIRME CONTRO IL DECLINO DELLA SANITA' MATERANA

FONTE LAGAZZETTADELMEZZOGIORNO.IT

MATERA. SANITÀ AL COLLASSO

OSPEDALE DI MATERA: ATTIVE SOLO DUE SALE OPERATORIE SU DIECI

TAPPABUCCHI AL PRONTO SOCCORSO

26 NOVEMBRE 2022

ROSSANO CERVELLERA

MATERA - Al Madonna delle Grazie funzionano solo due sale operatorie su dieci. La carenza di personale sanitario sta bloccando l’attività dell’ospedale materano e la situazione non sembra essere superabile in tempi ragionevolmente brevi.

Per risolvere il problema bisognerebbe mettere sotto contratto almeno una ventina di infermieri, cosa alquanto improbabile vista la difficoltà nel reclutarli. Al pronto soccorso a mancare sono invece i medici (almeno 5) ed il servizio è garantito dal personale, che opera nei diversi reparti, dirottato a svolgere quella funzione con appositi ordini di servizio. Chiaramente questa situazione rallenta l’attività delle unità operative che restano di volta in volta sguarnite. Eppure in pieno periodo covid c’è stato chi ha sollecitato l’assunzione di personale con i fondi messi a disposizione delle Regioni per affrontare l’emergenza. Francesco Dimona, per anni primario del reparto di Anestesia del Madonna delle Grazie, è da pochi mesi in pensione ma nel momento più duro della lotta al coronavirus ricopriva la carica di capo del Dipartimento emergenza: «In quel periodo - dice - avevamo deciso di aprire una seconda sala rianimazione ed anche un secondo pronto soccorso dedicati ai pazienti covid e ho più volte evidenziato, al direttore generale e a quello sanitario dell’Asm, la necessità di reclutare il personale infermieristico dal momento che per quei servizi utilizzavamo i professionisti delle sale operatorie la cui attività era fortemente ridotta durante il lockdown. Non ho mai ricevuto risposta alle mie sollecitazioni, quindi non conosco il motivo per cui non si è proceduto in quella direzione».

Gli ospedali pugliesi lo hanno fatto e non a caso il problema della carenza di personale sembra non esistere nelle strutture che sorgono a pochi chilometri da Matera. «Il problema del pronto soccorso - dice ancora Dimona - avevamo iniziato ad affrontarlo oltre un anno fa perché sapevamo che avremmo avuto delle difficoltà. Abbiamo fatto decine di riunioni cercando di individuare possibili soluzioni che poi puntualmente non sono arrivate e per questo non siamo più riusciti a riaprire la medicina d’urgenza». La carenza di personale però sembra investire a cascata tutti i reparti: in Anatomia patologica risulta esserci solo un medico in servizio, mentre situazioni di disagio, affrontate grazie al sacrificio dei medici e degli infermieri in servizio, sono segnalate anche in altri reparti. Per le sale operatorie c’è poi un’altra anomalia tutta materana. Non è mai stato approvato un regolamento per l’attività interventistica intramoenia. In pratica un chirurgo in servizio al Madonna delle Grazie non può operare pazienti esterni all’ospedale e questo può rappresentare e uno svantaggio competitivo per la struttura persino all’interno della stessa Basilicata dal momento che al San Carlo di Potenza questa possibilità, in linea teorica, esisterebbe. Stranezze (quest’ultima di lunga data) della Sanità lucana.

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