LANCIATA UNA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE ARTICOLATA SU INIZIATIVE CHE HANNO TUTTE UN SOLO FILO CONDUTTORE: DIRE “NO!” E “METTERE UN PUNTO” A QUALSIASI FORMA DI COMPORTAMENTO VIOLENTO - SIA FISICO CHE PSICOLOGICO - CONTRO LE DONNE. QUALI I CONTENUTI DELLA CAMPAGNA? QUALI I NUMERI DELL’AZIONE DI CONTRASTO ALLA VIOLENZA DI GENERE? LE RISPOSTE SONO NELLA SEGUENTE NOTIZIA INTEGRALE
FONTE COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
ROMA, 25 NOVEMBRE 2022
L’ARMA
DEI CARABINIERI
CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della
violenza contro le donne, l’Arma dei Carabinieri ha organizzato una campagna di sensibilizzazione (in allegato) articolata
su tante iniziative diverse, che hanno tutte un solo filo conduttore: dire
“No!” e “Mettere un punto” a
qualsiasi forma di comportamento violento - sia fisico che psicologico - contro
le donne. Le tante iniziative - che hanno coinvolto i media tradizionali, il
web e i social - hanno anche un altro obiettivo fondamentale: quello di convincere
tutte le donne che subiscono maltrattamenti o vessazioni di qualsiasi tipo a
denunciare con fiducia ai Carabinieri. Non è giusto subire violenze o
privazioni della propria dignità neanche all’interno delle mura domestiche, quando
l’autore è una persona cara. È per questo che l’Arma punta a far diminuire il
numero dei cosiddetti “reati sommersi”, spronando le vittime a muovere il primo
passo verso la libertà: sporgere denuncia.
Anche quest’anno tante caserme si illuminano
di arancione, in adesione alla campagna internazionale “Orange the World” come segnale tangibile dell’assoluta attenzione
e priorità dell’Arma a invogliare le donne vittime di violenze a denunciare.
Nonostante la crisi energetica, l’Arma non ha voluto rinunciare a questo forte
segnale simbolico e lo ha fatto - questo è bene sottolinearlo - senza aumentare
i consumi energetici con nuove illuminazioni, ma semplicemente usando quelle
già attive.
Le stazioni ferroviarie, luogo
simbolo di partenze e magari anche di “ripartenze” dopo brutte esperienze, sono
state scelte quest’anno come spazi per dare visibilità a questi progetti.
Viaggiatori, pendolari, giovani coppie di innamorati e studenti avranno modo di
soffermarsi qualche istante sulle tante iniziative per questo 25 novembre.
È questa l’occasione giusta anche per
ricordare che questo triste fenomeno si combatte anzitutto formando uomini e
donne rispettosi della legalità. Questa sfida comincia da lontano, tra i banchi
di scuola, quando si forma la cultura ma soprattutto la coscienza dei cittadini
del futuro. In tale ottica, i Carabinieri hanno deciso di puntare sulla
creatività proprio degli studenti, coinvolgendoli in un progetto a livello
nazionale.
In particolare, i ragazzi di un
Istituto superiore (Ist. Tecn. Sup. G.
B. Vaccarini di Catania) hanno realizzato per l’Arma un breve video contro la violenza di genere,
che verrà trasmesso sui social istituzionali e - gratuitamente - su 1200 schermi presenti in 125 stazioni
ferroviarie, nonché sul pannello multimediale posto sull’apice della Stazione Cadorna a Milano nell’omonima
piazza. Gli studenti di un'altra scuola (Ist.
Tec. Sup. C. Musatti di Dolo - VE), invece, hanno realizzato una fotografia
(diffusa via social) e un logo pubblicitario che è diventato parte integrante
di una video motion (videografica)
- che verrà diffusa sui canali social dell’Arma - nella quale un “avatar
Carabiniere donna” mette in guardia sui comportamenti che costituiscono forme
di violenza e che spesso si ha la tendenza a sottovalutare.
Per l’occasione un’ altra immagine evocativa è stata realizzata “in house”
dall’Arma e verrà visualizzata - gratuitamente - nelle grandi Stazioni Ferroviarie e a bordo delle carrozze dei treni
Freccia di Trenitalia S.p.a, sugli schermi infomoving degli autogrill e dei
centri servizi della rete Autostrade per l’Italia S.p.a. e Brescia-Padova,
negli aeroporti di Roma (Fiumicino e Ciampino), Milano (Malpensa e Linate) nonché
Venezia, Treviso, Verona e su alcuni cartelloni pubblicitari e maxischermi led
ubicati nelle location più prestigiose di Roma e Milano nonché sullo spazio
espositivo presente sulla facciata della caserma Acqua, sede del Cdo Legione
“Lazio” in Piazza del Popolo a Roma.
Quest’anno,
in collaborazione con Radio Rai, è stato realizzato un podcast che sarà messo in onda proprio il 25 novembre su Rai play sound e sul sito www.carabinieri.it, con rilanci sui social
istituzionali. Il Podcast conterrà un estratto di un intervento del Comandante
Generale Gen. C.A. Teo Luzi e del Presidente del “1522” Elisa Ercoli, Help line per la violenza e lo stalking.
Per far fronte a questa dolorosa
piaga sociale, queste iniziative sono preziose ma da sole non bastano. Per
questo la Benemerita si è dotata di tanti strumenti, il primo dei quali è la Sezione Atti Persecutori del
Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche. Questa Sezione svolge
attività di studio e analisi del fenomeno, elaborando valutazioni sui “fattori
di rischio” in favore dei reparti operanti, e programmi di formazione del
personale. Tra i progetti più importanti troviamo il “prontuario operativo”, un
documento riepilogativo delle migliori pratiche adottate nella gestione dei
casi. Fondamentali sono i corsi basici e specialistici sul tema dello stalking,
a favore di Ufficiali dell’Arma in servizio presso i reparti investigativi,
nonché di tutti i Comandanti di Compagnia, Tenenza e Stazione.
A questo si aggiunge, sin dal 2014,
la “Rete nazionale di monitoraggio sul
fenomeno della violenza di genere”, strutturata su ufficiali di polizia
giudiziaria - Marescialli e Brigadieri - inseriti nell’ambito delle
articolazioni investigative territoriali e formati presso l’Istituto Superiore
di Tecniche Investigative, con specifici corsi. Ad oggi ne sono stati svolti
complessivamente 27, che hanno consentito di formare oltre 550 unità, operanti
sul territorio nazionale.
In questo delicato ambito, è
importante ricordare anche l’Accordo tra
i Ministri della Difesa e per le Pari Opportunità, cui è seguito il rinnovo
della collaborazione tra il D.P.O. e
l’Arma, tutt’ora vigente. Questi accordi hanno consentito alla Sezione Atti
Persecutori di occuparsi dello sviluppo di attività di ricerca e analisi, nonché
della formazione del personale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e
degli operatori del numero di pubblica utilità “1522”, Help line per la violenza e lo stalking. Non meno importante è l’impegno che
è scaturito dall’accordo di sensibilizzazione in favore delle scuole, alle
quali è stato dedicato un ciclo di formazione di 40 giornate. Su richiesta del
D.P.O., inoltre, è stata effettuata la mappatura dei Centri Antiviolenza
presenti sul territorio nazionale, al fine di verificare l’effettiva esistenza
ed operatività delle strutture attive nell’ambito dell’assistenza alle vittime.
L’Arma ha anche collaborato, quale
rappresentante del Ministero della Difesa:
- al Tavolo Interministeriale,
istituito nel 2013, per l’elaborazione del “Piano
d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere”, adottato
nel luglio 2015 dalla P.C.M.;
- all’Osservatorio Nazionale sulla
violenza, i cui lavori hanno portato alla redazione del “Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne
(2017-2020)”, approvato nella riunione del Consiglio dei Ministri del 23
novembre 2017, e delle “Linee guida
nazionali per le aziende sanitarie e ospedaliere in tema di soccorso e
assistenza socio - sanitaria” alle donne vittime di violenza, adottate con
D.P.C.M. del 24 novembre 2017.
Sul piano delle collaborazioni
interistituzionali, sul territorio nazionale sono state siglate numerose intese
tra Procure della Repubblica, Prefetture, Forze di polizia, Ospedali e Centri
antiviolenza, che vedono tutte la partecipazione dell’Arma.
Si sottolinea inoltre il progetto
avviato con Soroptimist International
d’Italia, denominato “Una stanza
tutta per sé”, consistente nell’allestimento, all’interno di Caserme
dell’Arma, di locali idonei all’ascolto protetto di donne vittime di violenza.
Un progetto che ha consentito di allestire ad oggi 155 stanze su tutto il
territorio nazionale che permettono ogni giorno di accogliere in un ambiente
confortevole e meno “istituzionale” le vittime di abusi. Inoltre, Soroptimist
ha fornito 37 kit per la videoregistrazione ad altrettanti Comandi dell’Arma,
da utilizzare nelle fasi di ricezione delle querele o nelle attività di
escussione.
Nell’ambito delle iniziative di
questo 25 novembre, l’Arma dei Carabinieri insieme a Fondazione Vodafone Italia
e Soroptimist International d’Italia annunceranno l’avvio di Mobile
Angel, un progetto pilota che prevede - a Torino, Milano e Napoli - la
consegna di un device a 45 donne, vittime di maltrattamenti. Il dispositivo con
un sistema di allarme permetterà di attivare le Centrali Operative dell’Arma,
permettendo così di intervenire tempestivamente.
Infine, l’Arma ha partecipato con la Polizia di Stato alla realizzazione
del sistema “Scudo”, una banca dati
dedicata, volta a fornire agli operatori, nell’immediatezza degli interventi,
un quadro informativo completo su eventi pregressi e soggetti coinvolti.
L’impegno quotidiano degli uomini e le donne dell’Arma è innanzitutto
finalizzato ad evitare che si verifichino ulteriori “femminicidi”, ma ci sono
altri reati apparentemente meno gravi che insidiano quotidianamente le donne.
Un esempio è il fenomeno comunemente denominato “stalking”, che è ricondotto ai
reati di “atti persecutori” (art. 612-bis c.p.), nonché i casi di
maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.) e percosse (art. 581c.p.), con
vittima donna.
L’Arma dei Carabinieri anche nel corso del 2021 e nei primi dieci mesi
del corrente anno ha continuato a focalizzare il proprio impegno per poter contrastare
tali crimini.
Nel 2021, da gennaio a ottobre, i
delitti perseguiti dall’Arma con riferimento agli atti persecutori sono 16.549
e con riguardo ai primi dieci mesi del 2022, i Reparti Carabinieri hanno
perseguito 13.744 atti persecutori.
Per quanto attiene ai maltrattamenti
in famiglia, nel 2021, da gennaio a ottobre, i delitti perseguiti sono 20.637.
Con riferimento al periodo gennaio - ottobre dell’anno in corso, i Reparti Arma
hanno perseguito 18.833 maltrattamenti in famiglia.
Infatti, lo scorso anno, da gennaio a
ottobre, sono state tratte in arresto 1.393 persone per reati connessi con gli
atti persecutori, mentre nei primi dieci mesi dell’anno in corso gli arresti
sono stati 1452.
Analogamente, per i maltrattamenti in
famiglia, nel 2021, da gennaio a ottobre, sono stati arrestati 2662 soggetti.
Nel periodo gennaio – ottobre del 2022 le persone tratte in arresto per
maltrattamenti in famiglia sono state 2852.
Nel 2021, da gennaio a ottobre, per
reati di violenza sessuale, l’attività istituzionale condotta ha consentito di
trarre in arresto 876 persone, mentre nei primi dieci mesi del 2022, gli
arresti sono stati 909.
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