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domenica 20 novembre 2022

VITTIME DELLA STRADA. OGGI GIORNATA NAZIONALE. NOI RICORDIAMO NELL’OCCASIONE MARIO RUBINO, FONDATORE A POLICORO DELL’ASSOCIAZIONE ANGELI DELLA STRADA, DEDICATA AL FIGLIO RINO

NUMERI TRAGICI: SECONDO I DATI ISTAT, IN ITALIA NEL 2021 GLI INCIDENTI STRADALI SONO STATI 151.875 NEI QUALI HANNO PERSO LA VITA 2.875 PERSONE, MENTRE 204.728 SONO STATE QUELLE FERITE. I CONSIGLI DELLA POLIZIA STRADALE. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE, CON ALLEGATO L’ARTICOLO DEDICATO A RUBINO



FONTE POLIZIA DI STATO

20 NOVEMBRE, GIORNATA NAZIONALE IN MEMORIA DELLE VITTIME DELLA STRADA


Si celebra, oggi, la “GIORNATA NAZIONALE IN MEMORIA DELLE VITTIME DELLA STRADA”, dedicata a quanti hanno perso la vita sulla strada e ai loro familiari: un momento che impone una riflessione su quanto sia importante, sulla strada, adottare condotte consapevoli e corrette.

La Polizia di Stato ricorda a tutti che sulla strada NON SI SCHERZA. Guidare un veicolo dopo aver bevuto alcolici o aver assunto droghe, “chattare” mentre si guida o si attraversa la strada, oppure assumere comportamenti azzardati dettati spesso dalla distrazione o dalla fretta è estremamente pericoloso per sé e per chi si incrocia sul proprio percorso.

Basta pensare che il solo rispondere al cellulare fa distogliere lo sguardo dalla strada per un tempo variabile di alcuni secondi che, se si è alla guida di un veicolo, possono diventare fatali. A una velocità di 50 km/h, infatti, bastano solo due secondi per percorrere circa 30 metri e se in quei due secondi lo sguardo non è rivolto alla strada è come se si guidasse completamente bendati.

La Polizia Stradale già da anni ha intrapreso un percorso per fronteggiare il fenomeno dell’incidentalità, con campagne di sensibilizzazione ed iniziative di educazione alla legalità che coinvolgono soprattutto i giovani. A partire dalle scuole primarie, la Polizia di Stato, attraverso le articolazioni della Stradale, interviene con programmi educativi strutturati e modelli comunicativi adeguati per far comprendere, a chi vive la strada, quali comportamenti adottare per salvaguardare la vita propria e altrui.

Secondo i dati ISTAT, in Italia nel 2021 gli incidenti stradali sono stati 151.875 nei quali hanno perso la vita 2.875 persone, mentre 204.728 sono state quelle ferite. Dati incoraggianti se confrontati con il 2001, anno in cui si sono verificati 263.100 incidenti provocando 7.096 vittime e 373.286 feriti. A fronte di volumi di traffico sempre maggiori, dunque, gli incidenti sono sensibilmente diminuiti e soprattutto i morti si sono più che dimezzati, segno che qualcosa sta cambiando in meglio; una maggiore e diffusa educazione stradale rappresenta il propulsore di una rinnovata cultura della sicurezza.

La Polizia di Stato è comunque sempre al fianco delle vittime e dei loro familiari, grazie ad operatori che opportunamente formati per fronteggiare situazioni particolarmente dolorose, come possono essere gli incidenti stradali o ferroviari, aiutano chi è sopravvissuto all’incidente o i familiari della persona deceduta a riprendere il controllo della propria vita e/o ad elaborare il lutto.

In questa giornata dedicata a tutte le vittime di incidenti, infine, un ricordo particolare va anche agli appartenenti alle Forze di Polizia che sono sulla strada tutti i giorni per compiere il proprio dovere e che spesso per questo pagano, purtroppo, un tributo altissimo.

 

FONTE FILIPPOMELE.BLOGSPOT.COM

MARTEDÌ 8 DICEMBRE 2020

POLICORO. IN RICORDO DI MARIO RUBINO, UN UOMO BUONO

AGOSTO 2018. MARIO RUBINO MI CONSEGNA LA TARGA RICORDO DELLA SUA ASSOCIAZIONE

IL FONDATORE DELL'ASSOCIAZIONE “ANGELI DELLA STRADA” HA RAGGIUNTO IN CIELO IL FIGLIO RINO, A CUI AVEVA DEDICATO LA SUA VITA ED IL SUO IMPEGNO SOCIALE. TANTE LE INIZIATIVE DA LUI ORGANIZZATE PER DIFFONDERE TRA I CITTADINI LA CULTURA DELLA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI STRADALI. COSÌ, MARIO ERA DIVENTATO NOTO IN TUTTA ITALIA

RICORDO DI UN UOMO BUONO

POLICORO – Mario Rubino non c'è più. Ho saputo della sua scomparsa navigando su Facebook. Ieri, i suoi funerali. Ma chi era Mario Rubino? Per me egli era un uomo buono. Rappresentava benissimo la categoria degli obesi che fanno simpatia. Portava con se, però, un dolore continuo, sordo, legato alla scomparsa in un incidente stradale del figlio Rino. Un figlio cui ha dedicato tutta la sua vita ed il suo impegno sociale. Già. Mario e Rino ora saranno insieme. Ma questo padre coraggioso, in terra, ha smosso mare e monti, lui umile lavoratore forestale, per affermare, soprattutto tra i giovani, la cultura della prevenzione e della sicurezza stradale. E' stato lui a fondare, anni fa, una associazione, Angeli della strada, che in poco tempo, grazie alla sua infaticabile azione, è diventata nota in tutta Italia.

Mario era un fiume in piena quando doveva organizzare il “Memorial estivo”. “Dottore – mi chiamava – la scrivi la presentazione per la Gazzetta?” Ed io la scrivevo, immancabile. Gli articoli che gli erano piaciuti di più, tuttavia, erano stati quelli dedicati al suo Rino: il primo, in cui egli parlava del maledetto incidente in cui l'amato figlio perse la vita; il secondo, quando pubblicò il primo degli opuscoli con le storie di quanti perdevano la vita sulle strade. L'ultima volta che mi chiese di scrivere non per lui ma per la sua associazione fu il 20 febbraio del 2018. Mario era incazzato nero: “Dopo 12 anni non si farà a Policoro l'appuntamento sulla sicurezza stradale organizzato dall'associazione “Angeli della strada”. E ciò per il mancato contributo del Comune di soli 200 euro. Mai precedenti amministrazioni avevano fatto mancare il sostegno alla ricorrenza”. Per lui era una “questione di principio”. Poi, però, dopo 3 giorni dal primo articolo, ecco il secondo: “Policoro. Gara di solidarieta' per “Angeli della strada”. Rubino: “La manifestazione estiva sulla sicurezza stradale si fara'”. Mario era rimasto sorpreso dalle manifestazioni di solidarietà concreta che gli erano arrivate da più parti dopo la pubblicazione della notizia del “salto” dopo 12 anni dell'iniziativa organizzata dalla sua onlus. La manifestazione si fece il 19 agosto del 2018. Mario mi invitò ma io, assente, non potei partecipare.




Così, egli, a sorpresa, mi chiese un appuntamento in ambulatorio. Mi portò una targa ricordo dell'“11esimo memorial Angeli della Strada. La tua vita vale di più”. Mi colpì il suo gesto. Tanto che volli fare una foto con lui che pubblicai come mia “copertina” su Facebook per giorni. E la sua targa è ancora sulla mia scrivania. Grazie per la tua gratitudine Mario. Credo, però, che in molti, e non solo a Policoro, debbano qualcosa a te per il tuo immenso impegno sociale. Per questo io ho voluto dedicarti questo mio “RICORDO DI UN UOMO BUONO”. Mi piacerebbe che qualcuno facesse vivere ancora, dopo la tua morte, l'Associazione Angeli della strada di Policoro, fondatore Mario Rubino.

FILIPPO MELE

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