CHIESTO UN “PATTO PER LA SALUTE” ALLA REGIONE BASILICATA PER RISPONDERE ALLE ESIGENZE DEI CITTADINI. SETTE I PUNTI CHE DEVE CONTENERE L'INTESA. QUALI? LA RISPOSTA E' NELLA SEGUENTE NOTIZIA
FONTE ANSA.IT
SALUTE: DAI SINDACATI A BARDI, SERVE "PATTO PER LA SANITÀ"
UNA MANIFESTAZIONE A POTENZA PROMOSSA DA CGIL, CISL E UIL
(ANSA) - POTENZA, 19 NOV - "Un patto tra istituzioni, organizzazioni sindacali e mondo delle professioni per rispondere ai bisogni dei cittadini", una piattaforma di lavoro da consegnare al governatore lucano Vito Bardi e all'assessore regionale, Francesco Fanelli: è quello che hanno chiesto Cgil, Cisl e Uil, stamani, a Potenza, durante la manifestazione unitaria sulla sanità lucana.
Nonostante il maltempo, il piazzale antistante gli edifici della Regione Basilicata si è riempito di manifestanti provenienti da ogni parte della regione, mentre sul palco si sono susseguiti gli interventi dei segretari regionali, Angelo Summa (Cgil), Vincenzo Cavallo (Cisl) e Vincenzo Tortorelli (Uil), il presidente dell'Ordine dei medici di Potenza, Rocco Paternò, diversi sindaci e qualche lavoratore.
Sette i punti del documento, che sarà consegnato alla Regione alla prima convocazione, sui quali le sigle sindacali intendono sollecitare l'intervento rapido della politica lucana: la carenza di medici, gli organici insufficienti, il precariato, i limiti del tetto di spesa per il personale, le liste di attesa, l'assistenza domiciliare inadeguata alla conformazione del territorio, il sistema di emergenza-urgenza.
"La manifestazione di oggi - ha detto Summa -
testimonia quale sia il livello di consapevolezza dei cittadini su una
questione fondamentale. Denunciamo lo stato di collasso della sanità lucana e
costruiamo una grande alleanza democratica per rilanciare e riaffermare il
diritto alla salute. Non c'è più tempo da perdere, invitiamo il governatore ad
aprirsi al confronto e a pensare a quella programmazione nel settore che è
mancata negli ultimi tre anni".
"Il governatore e la sua giunta - ha detto Cavallo -
non può far finta di niente: vogliamo che la politica convochi le organizzazioni
sindacali in una riunione seria per iniziare a discutere di politica sanitaria
in una regione dove è in discussione anche il diritto alla salute".
"In questo momento - ha concluso Tortorelli - serve
aprire un confronto, noi non siamo 'contro', vogliamo solo iniziare a discutere
su un documento chiaro che tuteli per i lucani i diritti alla salute che sono
costituzionalmente garantiti".
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