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martedì 29 novembre 2022

REGIONE BASILICATA. LA FORTE DIFESA CON J’ACCUSE DEL CONSIGLIERE REGIONALE ROCCO LEONE TORNATO IN CONSIGLIO PER DECISIONE DEL TRIBUNALE DEL RIESAME

“NON SCAPPO DAVANTI ALLA GIUSTIZIA. MA LA GIUSTIZIA DEVE RISPETTARE LA VITA DELLE PERSONE. IO SOCIALMENTE PERICOLOSO? SU 22 ATTI DI ACCUSA NON È STATO TROVATO ALCUN INDIZIO A MIO CARICO. GRAZIE ALLA GIUSTIZIA GIUSTA DEL TRIBUNALE DEL RIESAME. LA MAGISTRATURA DEVE AVERE RISPETTO PER LE PERSONE”. DI SEGUTO LA NOTIZIA INTEGRALE

ROCCO LEONE INTERVIENE IN CONSIGLIO REGIONALE

Accorato intervento del consigliere regionale rocco Leone (Fdi) tornato in Consiglio per decisone del Tribunale del Riesame dopo La vicenda giudiziaria in cui è rimasto coinvolto il 7 ottobre scorso. Qui riportiamo quasi integralmente il suo intervento: “Voglio un momento chiarificatore in vicenda personale in cui sono stato coinvolto e che per certi aspetti ha interessato anche il Consiglio Regionale poiché in mia assenza e quella di Francesco Piro è stata presentata una mozione di sfiducia alla giunta Bardi. Ringrazio chi mi è stato vicino. Io di fronte alla giustizia non sono mai scappato. Quando sono venuto a conoscenza dell’indagine che mi riguardava ho chiesto al pm di essere ascoltato. In quella occasione feci una precisazione. Ho capito che alcune volte le sanno prima i giornalisti e poi gli indagati. Siate cauti. Quando si ha a che fare con essere umani bisogna essere cauti. Non si conosce come quell’essere possa reagire. Il cittadino deve essere rispettoso nei riguardi della giustizia e ma chi persegue la giustizia deve essere rispettoso nei confronti del cittadino. In questa vicenda qualcosa non è andata come doveva. Intercettazioni interpretate in maniera difforme dalla realtà. Io voglio essere giudicato a 360 gradi, radiografato, guardato. Però il cittadino deve meritare rispetto. Quando si entra nelle vite delle persone per intercettazioni di dubbia interpretazione si smembra la vita dell persone. Questo non è giusto. Signor procuratore, signor pm l’appello che io faccio in questa sede. Eccolo: quando guardo un bambino è come se visitassi mio figlio. Il procuratore, il pm debbono pensare: se capitasse a mio fratello o a mio figlio? Rispetto. La mia tristezza è che è mancato rispetto. Io definito socialmente pericoloso atto a consumare quotidianamente atti criminosi. Quali sin signor pm e signor procuratore? I 100 bambini che visito al giorno e la notte a rispondere al telefono. Quella è mia attività criminosa. Un uomo è una persona con la sua storia personale che va osservato prima di sentenziare. Io sono stato già giudicato mediaticamente. Trattato come un delinquente, Sono state pubblicate cose che niente avevano anche fare con l’inchiesta. Le conoscevano a i giornalisti e non io indagato. La giustizia se viene gestita in un certo modo perde la sua autorevolezza. I carabinieri che vanno alle 7 in ambulatorio. E i i genitori che dicevamo che vergogna. Che figura ci fa la giustizia? Ringrazio il tribunale del riesame che ha fatto chiarezza e ha detto che su 22 capi di imputazione non c’è nessun indizio a carico del dottor Leone. Questa è la giustizia giusta. Mi preme sottolineare il rispetto dell’uomo che in questo caso è venuto mancare”.

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