IL RESPONSABILE TECNICO DELL'IMPRESA NEGLI ANNI ’90 (ADDIRITTURA!) ERA STATO CONDANNATO PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE DI STAMPO MAFIOSO. ED E’ STATO SOTTOPOSTO. ALTRESÌ, A "SORVEGLIANZA SPECIALE DI PUBBLICA SICUREZZA" CON PROVVEDIMENTO GIUDIZIARIO DEFINITIVO, PER IL QUALE NON RISULTA INTERVENUTA RIABILITAZIONE. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE
FONTE PREFETTURA DI MATERA
EMESSA COMUNICAZIONE ANTIMAFIA INTERDITTIVA AI SENSI DELL'ARTT. 84 COMMA 2 E 88 D. LGS. 159 DEL 2011
In data odierna il Prefetto di Matera, Sante Copponi, ha adottato a norma dell'art. 88 del codice antimafia un provvedimento di comunicazione antimafia interdittiva, nei confronti di un'azienda avente sede in provincia di Matera, operante nel settore "Pulizia, disinfezione, derattizzazione e sanificazione".
Nel corso dell'attività amministrativa è emerso che il responsabile tecnico dell'impresa suddetta è stato sottoposto alla misura di sicurezza della "sorveglianza speciale di pubblica sicurezza" con provvedimento giudiziario definitivo, per il quale non risulta intervenuta riabilitazione.
Pertanto, la presenza della predetta "Misura di Sicurezza", determina l'automatica reazione da parte dello Stato che si estrinseca, appunto, nell'emissione di un provvedimento, la comunicazione interdittiva, obbligatorio e vincolato.
Il responsabile tecnico dell'impresa risulta, inoltre, gravato da condanna per aver fatto parte interno agli anni 90 di un'associazione per delinquere di stampo mafioso, operante in questa provincia e costituita allo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti quali omicidi, estorsioni, attentati dinamitardi, traffico di armi e sostanze stupefacenti. La predetta organizzazione mafiosa è stata smantellata grazie ad attività investigativa condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza.
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